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Deficit del controllo inibitorio nel DOC e nel GAP

L'obiettivo dello studio è quello di verificare a quale livello di elaborazione delle informazioni si colloca il deficit inibitorio nel DOC E nel GAP. 

Di Guest, Gabriele Caselli

Pubblicato il 23 Feb. 2016

Aggiornato il 28 Mar. 2018 12:41

DEFICIT DEL CONTROLLO INIBITORIO NEL DOC E NEL GAP

Dal VI FORUM sulla FORMAZIONE in PSICOTERAPIA – Assisi 2015

Monia Torrieri 1, Gabriele Caselli 1,2 & Clarice Mezzaluna 1
1 Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo-Comportamentale –Sede di San Benedetto del Tronto (AP)
2 Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo-Comportamentale – Sede di Milano

INTRODUZIONE

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) e il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) sebbene rappresentino due quadri psicopatologici ben distinti, mostrano alcune analogie sintomatologiche comuni. Infatti, diversi studi hanno osservato che la causa dei comportamenti compulsivi nel DOC è ascrivibile ad un deficit del controllo inibitorio similmente a quanto verificato per il comportamento impulsivo presente nel GAP. Il deficit del controllo inibitorio è alla base della relazione tra impulsività e compulsività e sarebbe ascrivibile a precisi meccanismi neuropsicologici sottostanti entrambi i costrutti. Compulsività e impulsività rappresenterebbero quindi il polo opposto della stessa medaglia.

Tenendo in considerazione che nel DOC la compulsività è legata all’obiettivo di evitare l’evento minaccioso durante la fase del conflitto decisionale, implicando il coinvolgimento del controllo attenzionale, mentre nel GAP l’impulsività all’azione è scatenata dal deficit del discontrollo motorio, abbiamo ipotizzato che il deficit inibitorio comune ad entrambi i disturbi si localizzi in aree cerebrali contraddistinte.

Obiettivo dello studio è stabilire a quale livello di elaborazione delle informazioni si colloca il deficit inibitorio riscontrato sia nel DOC che nel GAP. Ci aspettiamo che il deficit del controllo inibitorio nel GAP si collochi nella fase di selezione delle risposte motorie e viceversa nel DOC si manifesti nella fase del controllo attenzionale, stabilendo pertanto una differenziazione tra la fase di percezione dello stimolo e la fase finale di emissione della risposta motoria.

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Gabriele Caselli
Gabriele Caselli

Direttore scientifico Gruppo Studi Cognitivi, Professore di Psicologia Clinica presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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