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Lo sviluppo dei social network: fenomeno di socializzazione o alienazione?

L’avvento dei Social Network crea effetti concreti sul modo di pensare degli utenti, che modificano così le loro pratiche di interazione sociale usuali.

ID Articolo: 115686 - Pubblicato il: 23 novembre 2015
Lo sviluppo dei social network: fenomeno di socializzazione o alienazione?
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Silvia Soderini – OPEN SCHOOL Studi Cognitivi San Benedetto del Tronto

L’avvento dei Social Network ha creato effetti concreti sul modo di sentire e di pensare degli utenti, che finiscono per modificare le loro pratiche di interazione sociale usuali. La facile accessibilità dei new media, però, potrebbe trasformarli in strumenti potenzialmente pericolosi per le illusioni che sono capaci di generare.

Ma tu non sei su Facebook? Ci sono tutti!” Chi di noi non ha mai detto, o almeno sentito dire, da un amico, un parente o un collega questa frase! Ormai i social network sono entrati a far parte, in maniera più o meno diretta, della vita di ognuno di noi. Dallo studente universitario che li usa per rimanere in contatto con i propri compagni, al manager sempre alla ricerca di nuove tendenze, all’azienda che vuole migliorare i rapporti con i propri clienti/fornitori e vuole farsi pubblicità: tutti sono iscritti su qualche social network.

È infatti innegabile che la tecnologia abbia cambiato le nostre vite e le nostre abitudini e la rivoluzione provocata dai social network non può essere ignorata poiché si estende a macchia d’olio ed ha un potenziale interno molto ampio. (Riva, 2010).

L’utilizzo dei social network e delle nuove tecnologie inducono difatti molti cambiamenti: cambia il rapporto con se stessi e soprattutto con gli altri, che diventa più diretto ma molto più mediato. Le nuove tecnologie ci promettono di incontrare molte persone ma tendono a togliere il sapore, la genuinità, l’originalità e la freschezza alla relazione interpersonale vera e propria. Cambia, inoltre, il modo di concepire la quotidianità. È difficile pensare alle nostre giornate senza aprire il computer o usare il cellulare; la nostra esperienza quotidiana subisce dei pesanti condizionamenti poichè può cambiare il modo di partecipare alla vita di società. Le nuove tecnologie inoltre ci danno maggiori possibilità di partecipare alla vita sociale condividendo anche luoghi virtuali, ma non è detto che questa partecipazione sia poi effettiva. (Riva, 2010).

Ma capiamo meglio cosa sono i social network… I social network sono diventati un fenomeno globale e negli ultimi 10 anni si è visto un aumento esponenziale del loro uso: Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin, sono solo alcune delle piattaforme social che dal loro avvento ad oggi hanno conquistato in maniera esponenziale il Web. Tutte le applicazioni di social network si basano sulla costruzione, manutenzione, gestione e visibilità di profili e di pagine Web personali.

Un profilo ricco di informazioni e dinamico, una lista di contatti e un numero elevato di relazioni interpersonali instaurato con amici e conoscenti, sono gli elementi che fanno dei nuovi media sociali e delle applicazioni di social networking qualcosa di diverso rispetto alle chat, ai blog e ai forum che hanno caratterizzato il Web 1.0. (Massarotto, 2011).

Le applicazioni di social networking permettono di coltivare relazioni amicali e di allargare le proprie reti sociali coinvolgendo persone mai incontrate e senza bisogno di un incontro precedente dal vivo e faccia a faccia. Come piattaforma tecnologica con le sue funzionalità, applicazioni e risorse, il social network facilita le interazioni e lo sviluppo di connessioni e relazioni attraverso l’utilizzo di contenuti diversi (testuali, video, audio, fotografici), la condivisione sociale su piattaforme e dispositivi eterogenei (PC, smartphone e tablet), il coinvolgimento attivo dei membri della rete e la rapidità con cui si può conversare e disseminare informazioni. (Boyd, 2008).

Si potrebbe affermare che questi nuovi strumenti tecnologici abbiano semplicemente amplificato ciò che, con altri mezzi, gli umani sanno fare da sempre, eliminando le barriere temporali e spaziali e offrendoci nuove opportunità di elaborare nuovi pensieri, di produrre nuovi contenuti e di riflettere su noi stessi. Nel fare questo i nuovi media hanno reso obsoleti gli strumenti e modi di comunicare precedenti come l’incontro di persona e le altre forme di interazione tradizionali. (Riva, 2010).

L’aspetto da considerare però è come l’avvento di queste comunità online abbia creato effetti concreti sul modo di sentire e di pensare degli utenti, che finiscono per modificare le loro pratiche di interazione sociale usuali. Alla corporeità dell’incontro faccia a faccia si sostituisce la virtualità del profilo da cui si elimina il corpo ma soprattutto i suoi significati.

La trasparenza dei nuovi media, ossia la loro facile accessibilità, li trasforma in strumenti potenzialmente pericolosi per le promesse di cui si fanno portatori e le illusioni che sono capaci di generare. (Mazzucchelli, 2014). I nuovi media infatti danno la sensazione di essere sociali per definizione e come tali capaci di incidere sulla solitudine sociale per chi ne soffre ma, a lungo termine, si è visto come non sempre si producano conseguenze del tutto positive.

Una delle prime indagini condotta sui social network e che ha coinvolto un numero elevato di individui è stata eseguita dall’ Australian Psychological Society. Sono state intervistate 2.3 milioni di persone prendendo un campione composto sia da membri coinvolti nell’utilizzo di socia network sia da persone senza alcuna presenza on-line. L’indagine, condotta nel 2010, ha evidenziato quanto segue:

  • Il social network interessa persone di tutte le età (97% degli intervistati)
  • Il 70% degli intervistati spende meno di due ore al giorno on-line
  • Il 28% ha avuto almeno un’esperienza negativa
  • Il 52% afferma che i social network hanno aumentato la possibilità di contatto e interazione con amici e parenti
  • Il 26% ha visto aumentare la sua partecipazione come risultato di una maggiore socialità
  • Il 25% tra i 31-50 anni ha incontrato l’anima gemella o un nuovo partner on-line
  • Il 21% (del 25 %) degli incontri ha dato origine a relazioni intime nella vita reale.

Dati interessanti sono emersi anche dall’analisi della frequenza prolungata dei siti di social network. Il 77% degli intervistati ha indicato di accedere a un social network giornalmente, il 51% più volte al giorno e il 26% una volta al giorno. L’accesso più frequente, 59%, è fatto da persone giovani, a seguire, 36%, dalle persone più adulte (32-50 anni) e da quelle anziane, 23%. (APS, 2010).

Un’ulteriore ricerca (Ferguson e Perse, 2000; Leung, 2001) ha messo in evidenza anche quali siano le motivazioni che spingono all’uso del social network, identificandone principalmente 5:

  • Inclusione sociale, cioè il bisogno di appartenere ad un gruppo.
  • Mantenimento di relazioni, la comunicazione on-line permette di rimanere sempre in contatto con i propri amici anche con quelli non raggiungibili perché lontani.
  • Incontro di nuove persone
  • Compensazione sociale, cioè la tendenza a compensare problemi comunicativi presenti nella comunicazione faccia a faccia con la socializzazione on-line
  • Divertimento

Rivoltella (2006) ha evidenziato pressoché le stesse motivazioni evidenziate dalle ricerche internazionali precedentemente citate anche nel contesto italiano.
Recenti studi hanno fatto emergere anche un altro dato significativo. Mentre le persone estroverse sembrano utilizzare i siti di social network per migliorare ulteriormente la loro posizione sociale, gli introversi sembrano utilizzare questo mezzo di comunicazione per compensare le loro difficoltà relazionali.

Entrambe le motivazioni correlano positivamente con un maggiore utilizzo del social network. (Ross et al. 2009; Correa et al. 2010). Il social network agisce come deterrente e via di fuga per persone che nella vita sociale reale sperimentano difficoltà di socializzazione, A causa di tratti del carattere come la timidezza o situazioni d’isolamento sociale, l’utilizzo delle nuove tecnologie e dei social network sembrano diventare una fonte privilegiata di emozioni e sensazioni appaganti e intense, seppure scaturite da dimensioni del tutto virtuali. (Caretti, La Barbera, 2005). Internet può rappresentare così un mezzo per fuggire dalla realtà quotidiana e rifugiarsi in un mondo illusorio e gratificante, in cui l’elemento virtuale permette di superare le difficoltà e le inibizioni che possono caratterizzare le interazioni reali. (Cantelmi et al., 2000).

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