INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA (19)
La regolazione emotiva è volta a sostituire uno stato emotivo inadeguato alle circostanze che si vivono in quel momento con un altro più funzionale.
Col termine regolazione emotiva si è soliti fare riferimento a una serie di comportamenti messi in atto dall’individuo per regolare l’emozione provata in quel momento.
La regolazione emotiva è volta a sostituire uno stato emotivo inadeguato alle circostanze che si vivono in quel momento con un altro più funzionale.
Per questo motivo adattare le emozioni è un aspetto fondamentale per l’individuo non solo da un punto di vista sociale, ma anche relazione e soggettivo.
La regolazione emotiva è considerata pertanto un costrutto multidimensionale, caratterizzato da:
- disponibilità a sperimentare emozioni negative o positive
- consapevolezza, comprensione e accettazione dei diversi stati emotivi;
- impegnarsi nel raggiungimento dell’obiettivo, in risposta ad emozioni sia positive che negative;
- uso flessibile di strategie adeguate al contesto per modulare l’intensità e/o la durata della risposta emotiva,
- spostamento e non soppressione l’emozione disfunzionale.
La presenza di carenze in una di queste aree sono considerate indici di difficoltà di regolazione emotiva. In questo caso si parlerà di disregolazione emotiva, ed è indice di psicopatologia (Gross e John, 2004).
Chi è in grado di riconoscere le proprie emozioni, capire come funzionano, dotarle di significato, usare l’informazione da loro derivante, e gestire l’esperienza, apparirà, dunque, più capace di rispondere efficacemente alle richieste e alle situazioni della vita quotidiana rispetto a chi non è in grado di farlo.