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Scuola: qualità del sonno & performance scolastica nei bambini

La buona qualità del sonno notturno è correlata ad una migliore performance scolastica dei bambini nello studio della matematica e delle lingue - Psicologia

Di Laura Stefanoni

Pubblicato il 27 Gen. 2015

Aggiornato il 02 Mar. 2015 10:50

 FLASH NEWS

Una buona qualità del riposo notturno è risultata essere correlata ad una migliore performance scolastica dei bambini nello studio della matematica e delle lingue, materie che costituiscono degli importanti predittori del loro futuro successo scolastico.

Per molti genitori convincere i propri figli ad andare a letto presto la sera può trasformarsi spesso in una vera e propria lotta.

Uno studio condotto da alcuni ricercatori della McGill University e del Douglas Mental Health University Institute di Montreal e pubblicato su Sleep Medicine suggerisce, tuttavia, come lo sforzo compiuto dai genitori porti in realtà a diversi vantaggi. Una buona qualità del riposo notturno è risultata infatti essere correlata ad una migliore performance scolastica dei bambini nello studio della matematica e delle lingue, materie che costituiscono degli importanti predittori del loro futuro successo scolastico.

Il presente studio ha coinvolto 75 bambini sani, aventi un’età compresa tra i 7 e gli 11 anni, grazie alla collaborazione con il Riverside School Board di Saint-Hubert (Quebec). Nel corso della ricerca è stata valutata l’“efficacia del sonno”, che costituisce un indice del livello di qualità del sonno ottenuto attraverso la misurazione del rapporto tra il tempo di riposo notturno ed il tempo totale trascorso a letto. Ciascun bambino è stato monitorato per mezzo di actigrafia, uno strumento che usa un’apparecchiatura simile ad un orologio da polso in grado di rilevare i movimenti che un individuo compie mentre sta dormendo, permettendo così di valutare la qualità del sonno. Successivamente è stata fatta una media dei dati raccolti durante 5 notti per ottenere un pattern del sonno abituale di questi bambini che è stato in seguito correlato con i loro risultati scolastici.

I risultati ottenuti hanno messo in evidenza l’esistenza di una correlazione significativa tra “efficacia del sonno” e una migliore performance scolastica solo in alcune materie, quali matematica e lingue, mentre non è emersa alcuna influenza di questo aspetto sullo studio di materie quali scienze e arte. Rispetto a studi precedenti, in cui era stata rilevata una correlazione tra il sonno e la performance accademica generale, i ricercatori di Montreal hanno quindi messo in evidenza l’impatto del riposo notturno sulla performance ottenuta in alcune materie specifiche.

Secondo Gruber, ricercatore presso il Douglas Institute e professore del McGill’s Department of Psychiatry, l’influenza della qualità del sonno sulla performance scolastica è da attribuire ad un’influenza di questo fattore soprattutto su alcune funzioni esecutive (abilità mentali coinvolte nella pianificazione, attenzione e multitasking per esempio) che costituiscono aspetti più critici nello studio soprattutto della matematica e delle lingue rispetto alle altre materie. Gruber, inoltre, sottolinea come dormire poco possa costituire un significativo fattore di rischio per uno scarso rendimento scolastico, un problema che ormai interessa circa il 10-20% della popolazione.

I risultati mostrano l’importanza di identificare l’esistenza di problematiche del sonno che possono altrimenti passare inosservati. Questo non vuol dire che i genitori debbano precipitarsi a far testare i propri bambini nelle cliniche del sonno, ma mostra un bisogno da parte dei pediatri di aggiungere domande in merito alla qualità del sonno nei controlli generali di routine.

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Laura Stefanoni
Laura Stefanoni

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

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