expand_lessAPRI WIDGET

Tra fedeltà dovute e tradimenti confessati: la diffusione e l’adattamento italiano del coping power program – Congresso SITTC 2014

Il Coping Power Program è un programma cognitivo comportamentale per il controllo e la gestione della rabbia nei bambini di età scolare-Congresso SITCC 2014

Di Ioana Cristina Marchis

Pubblicato il 29 Set. 2014

Aggiornato il 14 Dic. 2022 14:07

SCARICA IL PROGRAMMA DEL CONGRESSO

Tra fedeltà dovute e tradimenti confessati - SITCC 2014

Nel simposio presieduto dal Dott. Furio Lambruschi e Giuseppe Romano si è discusso su come il  Coping Power Program possa essere adattato e utilizzato con successo nel contesto socio culturale italiano.

Il Coping Power Program (Lochman e Wells, 2002) è un programma multimodale per il controllo e la gestione della rabbia per i bambini di età scolare, basato sull’intervento cognitivo comportamentale e sul modello socio-cognitivo di elaborazione dell’informazione di Dodge (Crick e Dodge, 1994).

Il Coping Power Program, inizialmente denominato Anger Coping Program, prevede sessioni di gruppo con i bambini e sessioni di parent training per i genitori. Tale modello di trattamento è riconosciuto oggi dal governo degli USA, nonché dalla comunità scientifica internazionale, come efficace nella prevenzione in bambini e adolescenti che presentano uno scarso rispetto delle regole sociali, comportamenti violenti e abuso di sostanze.

Durante il simposio, Dott. Pietro Muratori ha esposto la sua esperienza su come il programma  Coping Power possa essere inserito ed utilizzato con successo nel contesto italiano. A tale proposito è stato presentato il servizio “Al di là delle Nuvole” per il trattamento dei disturbi del comportamento in età evolutiva dell’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (PI).

 Tale servizio si focalizza sia sui processi del contesto familiare che sui processi cognitivi dei bambini, cercando di promuovere migliori strategie di problem solving e migliori modalità di relazione con i pari. Dai risultati di questi interventi emerge come i bambini che hanno partecipato al programma Coping Power, all’interno del servizio migliorino notevolmente dal punto di vista comportamentale. 

Inoltre, dall’intervento della Dott. Laura Vanzin emerge come il Coping Power Program possa essere adattato e utilizzato nel lavoro con i bambini affetti da Disturbo da Deficit dell’Attenzione con Iperattività (ADHD).

L’aspetto più interessante che è emerso dall’ esposizione della Dott. ssa Vanzin si è focalizzato  su come la consapevolezza possa essere potenziata attraverso un Programma di Coping Power nei bambini con ADHD.

Aumentando la consapevolezza dell’ io, dei pensieri, delle sensazioni corporee, del contesto e della storia personale il bambino impara a focalizzarsi sulle proprie esperienze di vita capendole e gestendole adeguatamente. 

In tal modo, il bambino affetto da ADHD sviluppa l’abilità di stare nel momento presente con piena consapevolezza e apertura all’esperienza, impegnandosi in azioni che siano in linea con i valori personali. 

Inoltre, come sottolineava il dott. Buonanno nel suo intervento durante il simposio, il Coping Power Program riduce i costi relativi all’impatto della sintomatologia esternalizzante (ADHD) e migliora l’attenzione in supervisione in quanto si focalizza sugli acting: prevede le circostanze attivanti e sviluppa regolarità. 

Dall’intervento di Dott. Furio Lambruschi emerge come il Coping Power Program possa essere utilizzato come servizio Sovradistrettuale per il trattamento dei disturbi generalizzati, lavorando sia sui bambini che sui genitori.

Il lavoro sui bambini, ha come obiettivo quello di potenziare: l’abilità a intraprendere obiettivi a breve e a lungo termine, l’organizzazione e le abilità di studio, il riconoscimento e la modulazione della rabbia, il problem solving in situazioni conflittuali, l’abilità a resistere alle pressioni dei pari, le abilità sociali e l’ingresso in gruppi sociali positivi.

Invece il lavoro con i genitori è volto a sviluppare e potenziare le abilità genitoriali relative a: gratificare e fornire attenzione positiva, stabilire regole chiare ed esprimere le aspettative sul comportamento del figlio, promuovere l’organizzazione e le abilità di studio, utilizzare appropriate pratiche educative, modulare lo stress genitoriale, incrementare la comunicazione familiare ed il problem solving in situazioni conflittuali, rinforzare le abilità di problem solving che i bambini stanno acquisendo. 

In conclusione il Dott. Giuseppe Romano sottolinea quanto sia importante essere flessibili rispetto all’utilizzo di protocolli come Coping Power Program presi da contesti culturali diversi come quello statunitense in quanto essi possono essere adattati con successo al contesto socio culturale italiano attraverso un lavoro congiunto.  

LEGGI ANCHE:

Congresso SITCC 2014

SITCC 2012

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Ioana Cristina Marchis
Ioana Cristina Marchis

Dottoressa Magistrale in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi Educativi, Tirocinante presso Studi Cognitivi

Tutti gli articoli
ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel