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La legge del desiderio (2023) di Nicola Bruno – Recensione del libro

'La legge del desiderio' racconta le leggi della psicofisica a supporto della comprensione dei modelli sulle decisioni e i comportamenti umani

Di Enrica Gaetano

Pubblicato il 12 Mar. 2024

“La legge del desiderio”

Il recente libro di Nicola Bruno, professore di psicofisica e psicologia generale all’Università di Parma, edito da Il Mulino, dal titolo La legge del desiderio propone un’idea apparentemente “strana” ma interessante su come la psicofisica si sia evoluta nel tempo e possa essere utilizzata oggi per comprendere ciò che motiva e orienta le decisioni e i comportamenti degli individui, ovvero quello che potremmo chiamare desiderio.

Inizialmente, il titolo del libro potrebbe depistarci e farci pensare che esso tratti una riflessione approfondita sul tema del desiderio e i diversi approcci teorici che hanno tentato di definirlo e comprenderlo dalla psicoanalisi in poi. Tuttavia, gli scopi dell’autore sono ben diversi: passare in rassegna le tappe fondamentali che hanno portato alla nascita di psicofisica e accompagnare il lettore nella comprensione di come queste tappe abbiano influenzato la matematizzazione e la misurazione di alcune funzioni psicologiche o processi mentali.

La psicofisica, ovvero lo studio rigoroso della relazione fra psichico e fisico e delle risposte prodotte da un organismo a seguito di stimolazioni, ha portato alla formulazione di leggi che ancora oggi ci permettono ad esempio di misurare oggettivamente una sensazione (uditiva, tattile, visiva, ecc.) o definire il concetto di soglia assoluta o differenziale. In merito a ciò, basti pensare alla legge di legge di Weber-Fechner, secondo cui, dato uno stimolo R, la variazione DR dello stimolo necessaria per generare una sensazione S, è proporzionale a R e costante (K), o alla teoria dei livelli di adattamento di Helson per cui, per ogni condizione di stimolazione esiste uno specifico livello di adattamento, che si modifica continuamente in funzione del contesto spazio-temporale, definendo un livello di riferimento rispetto al quale viene valutato l’effetto di ogni nuovo stimolo (Moderato, 2006).

“La legge del desiderio” dalla psicofisica alla psicologia

Ma come è possibile che questi contribuiti provenienti dalla psicofisica possano rivelarsi utili o trovare applicazione in molti ambiti di studio della psicologia come la decisione, la valenza affettiva, la motivazione, l’apprendimento

Nella seconda parte del libro, il lettore trova la risposta a tale quesito. In essa infatti, l’autore spiega come l’apparato concettuale della psicofisica, nato per matematizzare le risposte sensoriali, abbia potuto influenzare ad esempio la descrizione di un modello psicologico come quello delineato dalla Teoria del Prospetto di Tversky e Kahneman in ambito economico (1979), per il quale il valore soggettivo di una decisione varia in funzione del valore monetario e del contesto decisionale di riferimento degli individui: le persone tendono a sopravvalutare il dispiacere di una perdita rispetto al piacere di un guadagno e questa tendenza si modifica a seconda dei contesti in cui vi è una percezione soggettiva (e non razionale) di probabilità di perdita e guadagno (Kahneman & Tversky, 1979).

Con un linguaggio semplice, il libro spiega come i modelli della psicofisica abbiano influenzato concettualmente alcuni modelli psicologici che ci consentono oggi di fare previsioni su come le persone potrebbero rispondere alla complessa rete di stimoli interni ed esterni. 

Così come per un medico è importante considerare i principi generali che regolano il funzionamento di un organo per poter comprendere le origini di una patologia, anche per chi si occupa di funzioni della mente, la ricerca di leggi e modelli di spiegazione potrebbe contribuire ad una comprensione più oggettiva di come gli individui orientano un comportamento, prendono una decisione o si adattano (o meno) al contesto nella loro vita quotidiana.

In conclusione, un libro interessante per chi mai avrebbe pensato che la psicofisica potesse avere a che fare con le nostre scelte in ambito economico, relazionale o alimentare.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Bruno, N. (2023). La legge del desiderio. Il Mulino.
  • Kahneman, D. & Tversky, A. (1979) Prospect Theory: an analysis of decision under risk. Econometrica, 47(2), 263 – 292.
  • Moderato, P. (2006). Interazioni umane. McGraw-Hill.
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