University of California
University of California è citata nei seguenti articoli:
I ricercatori sono sottoposti a una forte pressione rispetto alla pubblicazione di lavori scientifici in cui si cerca di conciliare tradizione e innovazione
L’alcol modifica struttura e funzionalità di alcuni neuroni della regione del cervello che regola le nostre azioni: questo spiegherebbe il binge drinking.
Il fenomeno psicobiologico della paralisi del sonno è spesso spiegato secondo credenze sovrannaturali: è infatti anche chiamato attacco da Pandafeche.
Un nuovo studio suggerisce che, tramite una scansione cerebrale, si può individuare quali persone otterrebbero maggior vantaggio a lungo termine dalla CBT.
L’ipotesi indagata dai ricercatori è che nei disturbi maggiori dell’umore vi sia una sovrapproduzione sia dello XIST che del KDM5C – Neuroscienze
Secondo Christina E. Wierenga nei pazienti anoressici sarebbe presente un alterato funzionamento dei circuiti cerebrali coinvolti nei processi decisionali.
L’ eccessivo utilizzo nei discorsi di pronomi come ‘io’ e ‘me’, non indica una tendenza narcisistica, anzi. E’ quanto conferma una nuova ricerca sul tema.
Secondo i ricercatori, utilizzando pc come estensioni della memoria, le persone possono proteggersi dai costi del dimenticare e migliorare la memoria
Nello studio è stata rilevata una maggiore attività della corteccia insulare e dell’amigdala nei bambini obesi rispetto al gruppo di controllo -Neuroscienze
Il cane vuole essere il migliore amico dell’uomo, il gatto non proprio: chiunque abbia un felino per casa sa benissimo che questa è una sacrosanta verità…
Le molecole di segnalazione del sistema immunitario, le citochine, compromettono la comunicazione tra i neuroni dell’ippocampo e le abilità discriminative
Nell’era dei pc e dei tablet, la scrittura a mano è obsoleta? Nuovi studi suggeriscono un legame profondo tra questa e un più ampio sviluppo educativo.
Menzogne: Sei capace di capire quando qualcuno sta mentendo? Secondo una recente ricerca tutti possediamo questa abilità almeno potenzialmente.
Nei bambini con autismo il cervello possa, a volte, ricostruire alcuni connessioni, compensando in questo modo i deficit focali precoci.