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Il decadimento della memoria sociale nella schizofrenia

E' stato dimostrato come la schizofrenia sia caratterizzata da un decadimento della memoria episodica e ciò ha delle ripercussioni sul funzionamento sociale

Di Filomena Propato

Pubblicato il 04 Ott. 2017

Aggiornato il 03 Lug. 2019 12:06

Le persone affette da schizofrenia spesso vanno incontro a debilitanti problemi cognitivi, inclusi i deficit di memoria episodica, un fattore chiave per il funzionamento sociale.

 

Cosa accade alla memoria episodica e al funzionamento sociale nei pazienti affetti da schizofrenia?

La funzione della memoria episodica è quella di immagazzinate informazioni relative ad eventi specifici; essa è importante per la rievocazione della maggior parte degli avvenimenti della nostra vita, include eventi personali e dettagli delle interazione sociali. La compromissione di tale funzione mnestica limita la capacità di formare relazioni con gli altri ed è una delle caratteristiche che si riscontra nei pazienti schizofrenici.

Recentemente, i ricercatori della University of California, Los Angeles (UCLA) hanno scoperto che i pazienti schizofrenici, in fase iniziale, hanno la possibilità di migliorare la capacità di richiamo di eventi sociali se vengono dati loro dei suggerimenti specifici.

I risultati della ricerca suggeriscono una potenziale strategia per il mantenimento della memoria episodica nelle persone affette da schizofrenia.
Per lo studio, i ricercatori hanno voluto verificare se la memoria episodica, in particolare in relazione al ricordo degli eventi sociali, peggiora nel corso della malattia. Il campione sperimentale era suddiviso in tre gruppi: persone ad alto rischio di psicosi, persone che hanno vissuto un episodio di psicosi e persone con schizofrenia cronica.

Ai soggetti non è stato comunicato né l’oggetto della ricerca, né i vari test di memoria a cui sarebbero stati sottoposti. I ricercatori hanno mostrato ai partecipanti 24 filmati, raffiguranti amici che parlavano, un meccanico che parlava con un cliente e altre scene ordinarie di vita quotidiana.
I partecipanti hanno poi esaminato diverse fotografie: 24 immagini raffiguranti persone presenti nei filmati e 24 immagini di persone che non lo erano.

I ricercatori hanno chiesto ai soggetti di identificare quali facce apparivano familiari e quali suscitavano il ricordo di dettagli appartenenti alle scene viste. Tutti i volontari dei tre i gruppi sono stati in grado di identificare i volti presenti nei filmati, ma hanno mostrato una difficoltà specifica nella capacità di rievocare le situazioni sociali associate ai volti, indicando una scarsa funzionalità della memoria episodica.

Nella seconda parte dello studio, ai partecipanti sono state nuovamente mostrate le foto con la richiesta di scegliere tra quattro frasi proposte, quella in grado di descrivere meglio la situazione in cui era apparso uno specifico volto. I partecipanti con alto rischio di sviluppare la schizofrenia non hanno avuto problemi nello svolgere questo compito. Tuttavia, coloro che avevano già sperimentato un episodio psicotico o che presentavano già schizofrenia cronica hanno riscontrato delle difficoltà significativamente maggiori in questo compito sperimentale.

Secondo i ricercatori dunque la differenza tra i gruppi nel compito sperimentale di “selezione della frase” sottolinea un cambiamento della memoria episodica con l’insorgenza della psicosi.

 

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