Rimozione

La rimozione è un meccanismo psichico inconscio che allontana dalla consapevolezza del soggetto quei contenuti considerati inaccettabili dall'Io

In psicoanalisi, la rimozione è un meccanismo psichico inconscio che allontana dalla consapevolezza del soggetto (Vaillant G.E., 1992), nel senso quasi fisico del termine, quei desideri, pensieri o residui mnestici considerati inaccettabili e intollerabili dall’Io, e la cui presenza provocherebbe ansia ed angoscia.

Quando un’esperienza si fa angosciante e dunque da rimuovere, si attiva spesso un processo operato dal Super Io, il cui scopo è quello di modificare, ristrutturare nel contenuto e nella forma, il contesto reale del ricordo rimosso di quella esperienza, al fine di ridurne l’impatto disturbante sulla coscienza (nello specifico l’Io).

La funzione di questi due meccanismi interessa egualmente una pulsione, un’emozione o processo ideativo riferiti all’Io (Vaillant G.E., 1992) che, da una iniziale origine e conseguente obiettivo, viene variata – letteralmente ridirezionata – verso un altro oggetto organizzato in modo meno minaccioso per il soggetto.

La rimozione, intesa come meccanismo cardine di difesa cui consequenzialmente ne derivano tutti gli altri, va considerata come modalità universale dello psichismo con finalità propriamente difensiva; tale difesa è a tutela dell’ideale dell’Io (o Super Io) in cui ciascuno si rispecchia, ovverosia quella immagine, sempre e comunque esperienziale perchè ideativa affettiva e concreta, è la summa di specifici divieti e permessi enucleati e mossi dal Super Io stesso.

Un elemento esperienziale, o contenuto, ritenuto inaccettabile o al di fuori dei “permessi” del Super Io, risveglia il materiale rimosso che spinge, se così possiamo dire, per manifestarsi più o meno intensamente e progressivamente a livello cosciente, e l’Io quindi media fra questo elemento esperienziale e la resistenza/controllo della resistenza (Perry J.C., 1991). In questo caso entra in gioco il meccanismo di spostamento vero e proprio, enucleando un necessario appagamento, tramite mimesi e compensazione, che permette al materiale rimosso di manifestarsi ma – ed è proprio dello spostamento – in contenuti e forme assai diverse dal suo originario materiale, decisamente più distorte e lontane dalla forma originaria pulsionale quanto più è forte la resistenza agita dal Super Io.

Nella vita ordinaria il sogno, i lapsus, gli atti mancati, sono il prodotto e correlato di questo duplice processo.

 

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