Non c’è conflitto, nell’inconscio non rimosso, ma piuttosto il retaggio di quel legame sensoriale stabilito nelle prime fasi di vita con l’oggetto materno.
Era desiderio di Roberto Lorenzini che questo decalogo fosse trasmesso a chi veniva dopo di lui, ai giovani e meno giovani che avrebbero fatto il suo stesso mestiere di psicoterapeuta.
La convinzione di dover essere felici crea la trappola della felicità: più rincorro la felicità come obiettivo di vita più sarò frustrato e meno sarò felice
Si ipotizza una relazione tra nevroticismo e alimentazione notturna e che questa sia mediata dal distress psicologico e da strategie di coping disadattive