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Caregiving: prendersi cura di chi non si è preso cura di te in passato

Il ruolo di caregiver può riattivare dinamiche familiari del passato, soprattutto in presenza di relazioni segnate da trascuratezza o maltrattamento

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 19 Set. 2025

Aggiornato il 26 Set. 2025 13:29

Una storia di relazioni nel passato

I caregiver sono spesso familiari, es. i figli, per questo definiti caregiver informali, che prestano assistenza e cure gratuitamente al genitore in una condizione di necessità a causa di malattie o disabilità (Schulz et al., 2020). 

Essere un caregiver informale attiva una serie di emozioni complesse e ambivalenti, tra cui la tristezza, la frustrazione e la rabbia, il senso di colpa, l’impotenza. Spesso insorgono vissuti di rabbia e frustrazione in relazione a dinamiche familiari complesse e problematiche che si sono originate e mantenute nel passato e possono persistere nel presente. In altre parole, i caregiver di oggi hanno una storia di eventi e dinamiche relazionali positive e negative con le persone che si trovano ad accudire; nel tempo queste dinamiche relazionali possono modificarsi oppure rimanere simili e ripetersi anche nel presente. In ogni caso, possono influenzare i vissuti che il caregiver sperimenta nel presente.  

Tenere in considerazione la storia familiare relazionale del passato è fondamentale poichè tali esperienze possono influenzare le relazioni tra familiari nelle fasi successive di vita, le dinamiche e i vissuti della persona che diviene caregiver dei genitori anziani. 

La difficoltà dei caregiver di un genitore maltrattante

All’interno di relazioni familiari problematiche e complesse sin dal passato, nel figlio adulto caregiver possono emergere rabbia, risentimento, frustrazione e senso di ingiustizia: in alcuni, da figli ci si ritrova (o in altri casi si rifiuta di) assumere il ruolo di portatore di cura a figure genitoriali che possono essere state assenti, trascuranti, disfunzionali e persino maltrattanti nell’età infantile.  

Le ricerche evidenziano che una storia di maltrattamento infantile è uno dei fattori che impatta negativamente sul benessere del caregiver: ad esempio, in alcuni studi è emerso che, tra i figli che nel presente assumono il ruolo di caregiver, dal 10 al 26% di questi ha vissuto nell’infanzia storie di abusi, maltrattamenti e trascuratezza dal genitore di cui si prende cura. Gli studi evidenziano che questi caregiver presentano una peggiore salute mentale rispetto ai caregiver che non hanno una storia di maltrattamenti e abusi (Kong & Moorman, 2015; Kong, 2018). 

I figli che da adulti si ritrovano ad accudire un genitore che in passato fu maltrattante o trascurante, nel nuovo assetto relazionale di caregiver possono vivere condizioni di elevato distress emotivo. Quel genitore che nel passato ha esercitato coercizione, maltrattamento o che è stato assente, ora è malato o disabile; le aspettative sociali pressano affinché i figli si mostrino compassionevoli, comprensivi e pronti ad assistere. In tali situazioni, il figlio adulto può sentire che si riattivano antichi dolori, sofferenze che sono legate a memorie infantili in cui il genitore non era una adeguata figura di cura. 

In termini tecnici, si direbbe che in alcuni casi, le situazioni di caregiving del presente possono essere ri-traumatizzanti per il figlio adulto. Ad esempio, contatti quotidiani che richiedono vicinanza fisica con il genitore da accudire possono essere molto stressanti, vissuti negativamente, riattivare antiche memorie dolorose nel caregiver

Spesso i figli sentono di non avere scelta e di dover accudire per forza di cosa il genitore anziano, ad esempio per difficoltà economiche e limiti del sistema di assistenza pubblico, per l’influenza dello stigma e delle norme culturali del contesto (Kong & Moorman, 2015; Kong, 2018). Possono sentirsi intrappolati tra rabbia, frustrazione, costrizione e senso di colpa nel caso in cui decidessero di non assumere il ruolo di caregiver

Punti chiave per tutelare il benessere del caregiver

Per tutti i caregiver in generale, ma a maggior ragione per chi ha alle spalle storie di maltrattamento e trascuratezza nell’infanzia, è essenziale dare priorità alla cura di sé e alla definizione di confini mentre si affrontano le sfide emotive e le complessità legate alla decisione se rendersi disponibili o meno come prestatori di cura di un genitore disfunzionale. 

In questo senso, i figli che hanno vissuto in passato abusi e trascuratezza da parte di un genitore che ora necessita di assistenza possono aver bisogno di supporto nella fase decisionale riguardo all’assumere o meno il ruolo di caregiver.

Un processo decisionale consapevole è cruciale per evitare che i figli adulti si sentano costretti a ricoprire il ruolo di caregiver (per aspettative e norme sociali-culturali, per sensi di colpa e vergogna, etc) e che si ripetano potenzialmente le dinamiche disfunzionali tra loro e il genitore. Nel ponderare tale scelta è importante valutare i costi emotivi  legati al prendersi cura del genitore (ad esempio, la riattivazione del trauma) e la necessità di stabilire i propri confini  in termini di impegno e disponibilità dell’assistenza che ci si sente in grado di fornire. 

E’ auspicabile quindi che si attivino percorsi di supporto psicologico psicoterapico individuale, così come altre forme di sostegno da parte della comunità e delle rete sociale, per agevolare decisioni sostenibili, consapevoli e in linea con i propri bisogni e valori, a tutela del proprio benessere psichico. Il supporto psicoterapico è essenziale per far emergere, validare ed elaborare i faticosi ed ambivalenti vissuti emotivi che caratterizzano il caregiving di un genitore maltrattante/trascurante o la decisione di non assumere tale ruolo.

Riferimenti Bibliografici
  • Kong, J. (2018). Effect of caring for an abusive parent on mental health: The mediating role of self-esteem. The Gerontologist, 58(3), 456-466.
  • Kong J, Kunze A, Goldberg J, Schroepfer T. Caregiving for Parents Who Harmed You: A Conceptual Review. Clin Gerontol. 2021 Oct-Dec;44(5):507-519.
  • Kong J, & Moorman S (2016). History of childhood abuse and intergenerational support to mothers in adulthood. Journal of Marriage and Family. 78, 926–938. 
  • Kong J, & Moorman S (2015). Caring for my abuser: Childhood maltreatment and caregiver depression. The Gerontologist, 55, 656–666
  • Schulz R, Beach SR, Czaja SJ, Martire LM, & Monin JK (2020). Family caregiving for older adults. Annual review of psychology, 71, 635–659. 10
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