expand_lessAPRI WIDGET

Ben is back (2018): il doloroso intreccio tra tossicodipendenza, amore e paura – Recensione del film

Ben is back (2018), film in uscita nelle sale il 19 Dicembre, racconta del delicato rapporto di una madre con il giovane figlio tossicodipendente

Di Cristiana di San Marzano

Pubblicato il 19 Dic. 2018

Nel salotto ci sono i pacchetti regalo, l’albero è illuminato, Babbo Natale atteso. Ma Ben is Back, anche se si svolge nella giornata della vigilia, non è un film strenna. Al contrario è un dramma, quello di una famiglia che si appresta a festeggiare il Natale quando nel salotto di casa si presenta il figlio tossico.

 

Ben is back appunto. È tornato, e nessuno lo aspettava perché era in un centro di disintossicazione e recupero, perché in quelle comunità ci devi restare a lungo prima di potere riaffrontare il terreno dove hai sviluppato la dipendenza. Ma Ben non ha retto all’isolamento, è tornato a casa. Solo un giorno, promette, per festeggiare tutti insieme. Saranno 24 ore di inferno. Per tutti.

Il film è del regista Peter Hedges, che è anche drammaturgo, romanziere e sceneggiatore. Un autore che ha sempre voluto raccontare storie di nuclei familiari non proprio da mulino bianco. Anche per esperienze personali.

Vengo da una famiglia che è stata profondamente colpita dalla dipendenza, alcool e droga – ha raccontato presentando il film ai giornalisti – Alcuni membri si sono ripresi, altri non ce l’hanno fatta e alcuni stanno ancora lottando. Per questo ho voluto fare un film per esplorare come una persona ferita può avere un impatto su tutti gli altri membri della famiglia.

L’”impatto” raccontato nel film è doloroso. Da una parte la madre di Ben, Holly, interpretata da una bravissima Julia Roberts: abbraccia felice il figlio, e forse per l’ennesima volta si illude di poterlo aiutare con la forza del suo affetto. Dall’altra la sorella e il patrigno del ragazzo: più scettici, temono che il ragazzo devasti le loro vite tranquille come è successo altre volte. E già nelle prime scene si assiste a un classico scambio di accuse, il rimpallo delle colpe: “voi lo avete abbandonato”, “il tuo amore incondizionato non può bastare”, “è un tossico, tu sei viva, lui non più”.

L’ARTICOLO CONTINUA DOPO LE IMMAGINI DEL FILM:

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza, amore e paura - Recensione 1

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza amore e paura Recensione 2

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza amore e paura Recensione 3

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza amore e paura Recensione 4

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza amore e paura Recensione 5

Ben is back: tra speranze e dolore

Sono ventiquattro ore disperate quelle che ci racconta il film Ben is back. Ventiquattro ore in cui si snocciolano paure, speranze e l’immenso dolore di chi vuole bene a un tossico. Al rientro da una festa di Natale in chiesa la famigliola trova la casa saccheggiata, e ancora peggio, è sparito l’amato cagnolino dei fratellini.

È evidente che qualcuno della banda di pusher che teneva legato Ben vuole regolare i conti in sospeso. Inizia a quel punto una lunga notte di ricerca del cane. Il ragazzo ripercorre i luoghi dove si era perso fino a diventare tossicodipendente, rivede le persone che lo hanno spinto e accompagnato in questa sua discesa nell’inferno della droga. La madre scopre fino a che punto sia riuscito a farsi del male Ben, e quanto la sua dipendenza sia stata sfruttata, persino da un professore che in cambio di sesso gli forniva le pillole antidolorifiche della moglie malata terminale.

È emozionante l’incontro di Holly con la mamma di Maggie, una ragazzina coetanea di Ben che a differenza dell’amico non ce l’ha fatta, è morta di overdose. Holly ha perso di vista il figlio, l’altra la sprona a cercarlo: “Non possiamo salvarli, ma se non ci provi ti odierai”.

Ben is back è un classico esempio di buon cinema drammatico americano, aiutato in questo caso da una grande cast. Il ragazzo è interpretato da Lucas Hedges, il figlio del regista, oggi considerato uno dei giovani attori più talentuosi nel panorama internazionale. Lavora da quando aveva dieci anni e forse lo ricordate perché ha recitato in Manchester by the sea, che gli è valso una candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista, e più recentemente in Tre manifesti a Erbing, Missouri.

L’ARTICOLO CONTINUA DOPO LE IMMAGINI DEL FILM:

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza amore e paura Recensione 6

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza amore e paura Recensione 7

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza amore e paura Recensione 8

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza amore e paura Recensione 9

Ben is back 2018 tra tossicodipendenza amore e paura Recensione 10

Avevo giurato a me stesso di non lavorare mai in un film di mio padre, ma…” Ma poi pare sia stata la stessa Julia Roberts a chiedere di recitare con lui. E il duetto messo in scena dai due è vincente, il rapporto madre e figlio che sono riusciti a portare sullo schermo ricco di sfumature, emotivamente coinvolgente. Per Julia Roberts il ruolo di questa madre coraggio che rifiuta di arrendersi è la naturale evoluzione di una carriera che aveva costruito sulla favola di Pretty Woman. Ora che ha svoltato i cinquant’anni dimostra di essere un’attrice che sa scegliere con intelligenza i ruoli da interpretare.

Il film era stato presentato con successo al Festival di Toronto e poi alla Festa del cinema di Roma, dove aveva vinto il Premio speciale della giuria ad Alice nella città. Arriva nelle sale il 19 dicembre. Una buona alternativa ai cosiddetti panettoni natalizi.

 

BEN IS BACK – IL TRAILER DEL FILM:

https://www.youtube.com/watch?v=EbtNWSbtZD8

Si parla di:
Categorie
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Euforia (2018) di V. Golino: due fratelli e una diagnosi infausta -Recensione FEAT
Euforia (2018) di Valeria Golino: quando la malattia bussa inaspettatamente alla porta di casa – Recensione del film

Euforia (2018) di Valeria Golino parla in modo delicato di accettazione della malattia e di morte, a livello personale e famigliare

ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel