Adolescenza: i cambiamenti che plasmano la personalità
Cosa cambia nell’adolescenza? La trasformazione è sotto gli occhi di tutti: cambiamenti fisici, psicologici, comportamentali, emotivi, sociali e perfino cerebrali. I genitori, in particolare, assistono frequentemente agli sbalzi d’umore, all’irritabilità e alle reazioni impulsive dei loro figli. Alcune ricerche suggeriscono che, in media, i teenager subiscono realmente un significativo, seppur temporaneo, cambiamento nella loro personalità (Brazil et al., 2025; Lee & Ashton, 2023; Ashton & Lee, 2016). Le ragioni di tale cambiamento potrebbero risiedere in anni e anni di evoluzione, grazie ai quali gli adolescenti potrebbero aver imparato a separarsi dal “nido” e a diventare adulti indipendenti.
Adolescenza e metamorfosi
Nella prima fase adolescenziale, che coincide con la pubertà, a subire la metamorfosi sono principalmente il corpo e l’immagine corporea, il livello di conflittualità con le figure educative, il bisogno di conformità rispetto ai pari, la reattività di fronte agli stimoli e la capacità di comprendere e distinguere le proprie emozioni (Di Pietro & Bassi, 2013). Nell’adolescenza avanzata, invece, in genere a partire dai 15 anni, i teenager possono iniziare a sviluppare forme di pensiero più astratte e complesse, basate su logica e ragionamento ipotetico, ma possono anche essere maggiormente esposti a senso di solitudine, disregolazione emozionale, ansia sociale e da prestazione. Secondo Anthony Volk, docente di presso il Dipartimento di Studi sull’Infanzia e Adolescenza della Brock University di Niagara in Canada, una sorta di “angoscia adolescenziale” sembra accompagnare gli adolescenti nei secoli e nelle culture, rendendoli mediamente più scontrosi, volubili ed egocentrici (Volk, 2025). La domanda sorge spontanea: perché? I cambiamenti in adolescenza non sono una novità, e la stessa struttura di personalità dei teenager sembra attraversare un cambiamento transitorio. Alcuni studi suggeriscono che potrebbe esservi una ragione adattiva ed evolutiva alla base di tali cambiamenti di personalità.
Tratti di personalità e adolescenza
Uno studio canadese (Brazil et al., 2025) ha esaminato la struttura, la stabilità e le variazioni medie dei tratti di personalità in 392 adolescenti tra 10 e 18 anni, in intervalli di tempo di 1, 3 e 4 anni. Per questo scopo, il team di ricerca ha adottato l’HEXACO-SPI (HEXACO Simplified Personality Inventory), strumento che misura sei dimensioni fondamentali della personalità (Ashton & Lee, 2004), in parte derivanti dal modello dei Big Five di Goldberg (1981). I sei fattori di personalità individuati da HEXACO sono:
- Onestà – Umiltà, il grado con cui un individuo promuove i propri interessi rispetto a quelli altrui; include aspetti come livello di sincerità, correttezza, modestia, interesse per prosperità finanziaria e segni di status;
- Emotività, tendenza a sperimentare emozioni intense, come ansia e paura e a desiderare maggiore supporto emotivo;
- Estroversione, tendenza a sentirsi sicuri di sé, a proprio agio e motivati nelle interazioni sociali;
- Gradevolezza contro rabbia, capacità di raggiungere compromessi nelle relazioni, di regolazione delle reazioni emotive, di giudicare gli altri con clemenza e perdonare;
- Coscienziosità, tendenza a valutare attentamente le decisioni, puntando alla perfezione e all’accuratezza, capacità di auto-disciplina nel raggiungere obiettivi, in particolare se impegnativi;
- Apertura all’esperienza, tendenza alla creatività, alla fantasia e all’attrazione verso persone, idee o esperienze non convenzionali.
I risultati dello studio, in linea con quelli ottenuti da precedenti ricerche condotte con HEXACO su adolescenti di lingua inglese e coreana (Lee & Ashton, 2023; Ashton & Lee, 2016), mostrano cambiamenti apprezzabili nei tratti di Onestà-Umiltà e Gradevolezza, specialmente negli intervalli di 3 e 4 anni, in cui tali tratti sembrano diminuire. Nel complesso i dati suggeriscono l’espressione di tratti di personalità più egoistici, impulsivi e antisociali nel corso dell’adolescenza, il che concorderebbe con un’ampia letteratura riguardante il comportamento antisociale degli adolescenti (Ellis et al., 2012). Tale diminuzione sembra poi invertirsi in età adulta, rendendo i giovani adulti più collaborativi ed equilibrati (Ashton & Lee, 2016; Dunlop et al., 2021).
Tratti di personalità e adattamento
Per gli autori dello studio canadese (Brazil et al., 2025), tali cambiamenti nei tratti di personalità degli adolescenti potrebbero rappresentare una forma di adattamento alle sfide evolutive che i teenager si accingono a sostenere. Un aumento dei tratti associati a comportamenti egoistici e conflittuali, infatti, può favorire l’allontanamento degli adolescenti dai nuclei familiari d’origine e l’investimento di più tempo ed energie nell’avvio di percorsi di vita individuali e indipendenti, il che potrebbe tradursi in un aumento dei comportamenti antisociali adolescenziali. Un processo, inoltre, in linea con i resoconti quasi stereotipati degli eterni conflitti tra adolescenti e genitori (Dekovic, 1999) e che concorda con un’ampia letteratura secondo cui tali conflitti sono il risultato di un crescente bisogno di indipendenza da parte dei teenager (Silverberg & Steinberg, 1987; Wenxin et al., 2006 ).
Prendere in considerazione l’idea di staccarsi dal comfort del nido familiare per perseguire nuovi bisogni e obiettivi potrebbe richiedere, in fondo, un certo grado di egoismo e opportunismo e cambiamenti in particolari tratti di personalità. Non a caso, gli autori lo definiscono un processo di “svezzamento inverso”, in cui l’adolescente cerca di allentare il legame genitore-figlio molto più tardi rispetto al genitore che lo avvia durante lo svezzamento delle prime pappe.
I tratti di personalità associati a maggiore egocentrismo e scontrosità potrebbero anche facilitare i genitori nel lasciare andare i loro adolescenti per promuovere la loro indipendenza.
Secondo Volk, insomma, gli adolescenti potrebbero essersi evoluti per essere scontrosi ed egocentrici per un motivo ben preciso: crescere e diventare adulti.