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Difficoltà relazionali tra ideali e realtà: come il perfezionismo influenza le relazioni interpersonali

Il perfezionismo clinico, alimentato da ideali irrealistici, può compromettere il benessere psicologico e le relazioni interpersonali

Di Veronica Giobbe

Pubblicato il 14 Mag. 2025

Perfezione e senso di inadeguatezza: una riflessione clinica sul perfezionismo

Non sentirsi abbastanza e voler raggiungere la perfezione sono fenomeni comuni nell’attuale contesto socio-culturale che, attraverso canali di comunicazione come i social media, avvalora l’idea secondo la quale raggiungere la perfezione è possibile. Sulla base di queste premesse è opportuno effettuare una riflessione sul perfezionismo secondo una prospettiva clinica (Ponziani, 2012; Guardini, 2004).

Perfezionismo in ambito clinico

Il perfezionismo clinico non deve essere considerato solamente l’impegno per raggiungere l’eccellenza. Esso comprende infatti una triplice accezione: il bisogno, l’espressione e i pensieri che concernono la perfezione. I perfezionisti avvertono il bisogno e la necessità di raggiungere la perfezione in ogni loro prestazione (Hewitt, Flett, Mikail, 2020). Il bisogno irrazionale di raggiungere la perfezione può essere legato ad un bisogno più profondo, vale a dire al bisogno di approvazione da parte delle altre persone (Frost, 2011). Tra le definizioni maggiormente condivise del perfezionismo clinico è possibile citare Flett e Hewitt (2002) che lo definiscono sia come la ricerca dell’impeccabilità, ovvero il tentativo di raggiungere la perfezione in ogni aspetto della vita, sia come lo stabilire standard di prestazione estremi associati a giudizi severi dei propri comportamenti. La compromissione del benessere della persona, causata dal voler raggiungere la perfezione, assume un ruolo centrale nella genesi e nel mantenimento di diversi disturbi psicopatologici, tra i quali: disturbi del comportamento alimentare, disturbi d’ansia, disturbo ossessivo compulsivo e disturbi depressivi (Guardini, 2004). Tra le conseguenze negative del perfezionismo è importante considerare anche le difficoltà relazionali. 

Impatto del perfezionismo nelle relazioni

Le persone perfezioniste possono manifestare difficoltà a livello relazionale, una forte competizione e una preferenza per lo stare da soli. Le relazioni interpersonali possono risultare, dunque, conflittuali e problematiche; molto spesso, sia per il bisogno di raggiungere la perfezione, sia per il voler ottenere l’altrui perfezione, tali persone finiscono per essere isolate e considerate fastidiose dagli altri. Ulteriori elementi che complicano le relazioni interpersonali possono rivelarsi la totale assenza di empatia e la difficoltà nel rispettare e accettare gli altri per il loro modo di essere (Ponziani, 2012). Sono state condotte molteplici ricerche riguardo l’impatto del perfezionismo clinico nelle relazioni interpersonali, soprattutto nelle relazioni di coppia. Nelle relazioni romantiche, è interessante evidenziare che possono esservi sia un perfezionismo orientato verso il partner, sia un perfezionismo richiesto dal partner. Nello studio realizzato da Stoeber (2012) che ha esplorato l’effetto del perfezionismo nelle relazioni diadiche, è risultato che il perfezionismo richiesto dal partner influenzava le credenze dei partecipanti, nel senso che essi avvertivano che il partner si aspettava che fossero niente di meno che perfetti. Inoltre, è emerso che  il perfezionismo influenzava negativamente il senso di soddisfazione provato nella relazione e l’impegno a lungo termine.

L’intimità è uno tra i fattori che permette di sperimentare un senso di soddisfazione nelle relazioni interpersonali; tuttavia, per le persone perfezioniste può essere particolarmente difficile stabilire una relazione intima. I perfezionisti hanno timore dell’intimità, poiché temono che le altre persone possano riconoscere i loro difetti (Martin, Ashby, 2004). Considerando i tratti perfezionistici, sia l’imporre agli altri aspettative di perfezione con giudizi critici nel momento in cui tali aspettative non sono soddisfatte, sia il percepire che le altre persone si aspettano la perfezione, hanno un’influenza negativa sulle relazioni interpersonali (Hewitt, Flett, Mikail, 2020). 

Il perfezionismo clinico e le difficoltà relazionali ad esso associate possono essere la causa di ulteriori problematiche, non solo per il soggetto, ma anche per le persone con cui questi entra in contatto. Le aspettative irragionevoli, le valutazioni critiche ed il non ammettere errori possono danneggiare profondamente le relazioni interpersonali. Il perfezionismo risulta, infatti, anche correlato alla solitudine e alla totale alienazione dalle relazioni con altre persone (Hewitt, Flett, Mikail, 2020).

Riferimenti Bibliografici
  • Flett, G. L. & Hewitt, P. L. (Edd.). (2002). Perfectionism: Theory, Research, and Treatment. Washington DC: American Psychological Association.
  • Flett, G. L. & Hewitt, P. L. (2002). Perfectionism and Maladjustment: An Overview of Theoretical, Definitional, and Treatment Issues. In G. L. Flett e P. L. Hewitt (Edd.), Perfectionism: Theory, research, and treatment. Washington DC: American Psychological Association.
  • Frost, R. O. (2011). Il perfezionismo: Definizione concettuale. In C. Lombardo e C. Violani (Edd.), Quando ‘perfetto’ non è abbastanza: Conseguenze negative del perfezionismo. Milano: LED.
  • Guardini, S. (2004). Perfezionismo clinico. Cognitivismo clinico, 1(1), 65–76.
  • Hewitt, P. L., Flett, G. L. & Mikail, S. F. (2020). Perfezionismo: Un approccio relazionale alla comprensione, alla valutazione e al trattamento. Roma: G. Fioriti.
  • Lombardo, C. & Violani, C. (Edd.). (2011). Quando ‘perfetto’ non è abbastanza: Conseguenze negative del perfezionismo. Milano: LED.
  • Martin, J. L. & Ashby, J. S. (2004). Perfectionism and Fear of Intimacy: Implications for Relationships. The Family Journal, 12(4), 368–374.
  • Ponziani, U. (2012). Il concetto di perfezionismo nella ricerca attuale e nella teoria adleriana della compensazione. Riflessioni teoriche e cliniche. 23° Congresso Nazionale SIPI, Milano.
  • Stoeber, J. (2012). Dyadic perfectionism in romantic relationships: Predicting relationship satisfaction and long term commitment. Personality and Individual Differences, 53(3), 300–305.
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