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Gruppo di skill training su rimuginio – inTHERAPY

Il rimuginio è un processo mentale ripetitivo, i gruppi di inTHERAPY aiutano a comprenderne le cause e a sviluppare strategie per gestirlo

Di Anna Boccaccio

Pubblicato il 20 Gen. 2025

Cosa è il rimuginio?

Il rimuginio, detto anche worry, è una forma di pensiero negativo e ripetitivo, che si attiva per fronteggiare l’ansia derivante da situazioni percepite come minacciose o incerte. Il rimuginio è caratterizzato da una successione di pensieri riguardanti eventi catastrofici che potrebbero verificarsi in futuro. Tali pensieri sono solitamente espressi sotto forma di dialogo verso se stessi (ad es. E se perdessi il posto di lavoro? … E se non riuscissi a pagare le bollette?). 

Perché si rimugina?

Chi rimugina teme sempre che possa accadere il peggio. Per questo, ha la convinzione errata che rimuginando sia possibile anticipare, prevenire e controllare pericoli futuri, riducendo l’ansia legata a tali pericoli. Gli individui rimuginano per prepararsi al peggio e il non verificarsi dei pericoli temuti nella realtà conferma la loro convinzione che rimuginare sia utile. Questo meccanismo mantiene e cronicizza la tendenza a rimuginare.

Conseguenze del rimuginio

Ritenendo erroneamente che rimuginare sia utile per risolvere possibili problemi futuri, l’individuo fatica a controllare il proprio rimuginio e sperimenta la sensazione di “non riuscire a smettere”. Pertanto, si resta intrappolati in una successione interminabile di scenari negativi e catastrofici. Il rimuginio rappresenta un meccanismo di mantenimento dell’ansia ed è alla base di disturbi d’ansia e dell’umore.

Smettere di rimuginare con i gruppi di skill training

InTHERAPY propone un servizio di terapia di gruppo per aiutarti a smettere di rimuginare. Il percorso ha la durata di 6 incontri a cadenza settimanale, erogati in modalità online. Gli incontri mirano a rendere i partecipanti consapevoli di questo particolare processo cognitivo, addestrandoli a riconoscere le manifestazioni del rimuginio e le sue possibili conseguenze psicofisiche. Attraverso esercizi esperienziali guidati, inoltre, il percorso si pone l’obiettivo di promuovere l’apprendimento di strategie utili a ridurre il rimuginio e ad approcciarsi ai propri pensieri e alle proprie emozioni con modalità più equilibrate e funzionali. 

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Anna Boccaccio
Anna Boccaccio

Redattrice di State of Mind

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Andrews V, Borkovec TD. (1988). The differential effects of inductions of worry, somatic anxiety, and depression on emotional experience. J Behav Ther Exp Psychiatry;19(1):21-6. 
  • Clark, D. A., & Beck, A. T. (2010). Cognitive Therapy of Anxiety Disorders: Science and practice. Guilford Press.
  • Sassaroli, S., & Ruggiero, G.M. (2003). La psicopatologia cognitiva del rimuginio (worry). Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, 9, 31-45.
  • Wells, A. (1999), A metacognitive model and therapy for generalized anxiety disorder. Clin. Psychol. Psychother., 6: 86-95.
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