La paura di restare single
Circa un ventennio fa, il ciclo di film di Bridget Jones ha portato alla ribalta – oltre che uno stigma sociale, quello che circonda le donne nubili over 30 (Shahrak et al., 2021) – una forma particolare di paura: la paura di restare single.
Un recente studio ha scoperto che tale paura potrebbe rappresentare uno tra i fattori principali in grado di motivare la ricerca e il mantenimento di una relazione sentimentale (Apostolou et al., 2024).
Cercare e mantenere la relazione giusta
Filosofia e biologia ci insegnano che l’essere umano è un animale sociale e che necessita della sessualità per riprodursi e perpetuare la propria specie. La sessualità tuttavia non è sufficiente per allevare e accudire in modo cooperativo la prole: è qui che entrano in gioco le relazioni sentimentali. Cercare un partner giusto (o una partner giusta) per formare e mantenere un rapporto di coppia che sia in grado di sostenere la sfida della crescita dei figli, assume una significativa importanza da un punto di vista evolutivo. Eppure può rivelarsi un compito complesso: dall’organizzazione dei primi appuntamenti alla cura del proprio aspetto fisico, passando per dieta restrittiva, attività fisica intensiva e addirittura chirurgia plastica (Apostolou et al., 2023; Shomaker & Furman, 2010). Un sondaggio del 2023 promosso da American Express ha rivelato che alcuni single sono disposti a spendere cifre esorbitanti per un primo appuntamento: dai 400 $ fino all’ordine delle migliaia di dollari.
Inoltre, alcune persone potrebbero ricorrere a piattaforme di incontri online, salvo poi essere ingannate da profili mendaci creati apposta per attrarre potenziali partner (Haselton et al., 2005).
Il business degli appuntamenti non finisce qui: trovato l’amore, infatti, occorre saperselo “tenere stretto”. Soddisfare le aspettative del partner, tra cui esclusività, opportunità ricreative, supporto materiale ed economico, comporta inevitabilmente un dispiego di energie e risorse, che prontamente mettiamo in campo per evitare che altri competitor attraggano il nostro amato (Schmitt & Buss, 2001).
Le dinamiche sottese alla ricerca e alla cura della relazione giusta sembrano pertanto complesse e onerose sia sul piano psicologico che finanziario. La domanda sorge spontanea: quali fattori sono in grado di motivare un simile sforzo?
Paura di restare single e motivazione verso gli appuntamenti romantici
Apostolou e collaboratori hanno sottoposto il loro campione, costituito da 990 partecipanti provenienti da Turchia e Isola di Cipro, a un questionario online, scoprendo che in alcune persone involontariamente single, la paura di restare tali, promuoverebbe lo sforzo profuso in comportamenti di ricerca di una relazione, ovvero appuntamenti galanti e tutto ciò che gravita attorno a essi.
Gli autori definiscono la paura di essere single come preoccupazione, ansia o disagio connessi allo stato attuale o previsto di restare senza partner romantici (Spielmann et al., 2013). In altri termini, più una persona ha paura di rimanere single, più si impegna nella ricerca di un partner. Ancora una volta, riscopriamo la funzione evolutiva della paura, motore delle nostre azioni, in grado di motivarci ad agire per evitare situazioni sfavorevoli (de Becker, 2021).
I partecipanti allo studio hanno inoltre compilato un questionario che misurava la loro autostima (la Rosenberg Self-Esteem Scale) e che comprendeva item del tipo “Sento di non avere molto di cui essere orgoglioso”.
I risultati? Le persone con maggiore autostima presentavano una paura minore della vita da single, con conseguenti minori sforzi investiti per cercare e mantenere “la relazione giusta”.
Paura di essere single e autostima, dunque, sono due tra i fattori che giocano un ruolo fondamentale nel motivare il nostro impegno verso la faticosa e affascinante ricerca della persona giusta. Ulteriori ricerche potrebbero approfondire i meccanismi alla base della paura, così come eventuali e inevitabili vantaggi derivanti dalla vita da single.