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La coppia in lutto dopo un aborto: cosa accade se i partner soffrono diversamente

Una recente review ha esplorato come il lutto perinatale influisce sulla coppia esplorando le diverse modalità di affrontare la perdita

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 18 Nov. 2024

Il lutto perinatale: un lutto silenzioso che colpisce profondamente la coppia

L’aborto spontaneo in fasi precoci o più avanzate della gravidanza rappresenta un evento doloroso all’interno della coppia

La coppia si trova quindi nel caso dell’aborto spontaneo ad affrontare il lutto, in alcune situazioni inatteso e imprevedibile. Nella fase di gestazione, generalmente una gran parte di energie fisiche, emotive e relazionali sono focalizzate sul generare una nuova vita; l’interruzione della gravidanza, quindi, richiede l’elaborazione di un lutto, in cui la perdita è profondamente vissuta nell’intimo e può risultare poco comprensibile all’esterno perché si piange un bambino “sconosciuto” al mondo (Kirkley-Best & Kellner, 1982). 

Di fronte alla perdita del nascituro, vi sono modi diversi di sentire ed esprimere il dolore, modi che impattano anche sul funzionamento della coppia che può trovarsi ad affrontare anche un momento di crisi e di reciproca incomprensione. 

Inizialmente la sofferenza può essere accompagnata da shock e incredulità; potrebbero poi emergere vissuti di tristezza e impotenza, senso di colpa, vergogna, rabbia, angoscia e senso di vuoto, senso di solitudine e ansia per il futuro. Vissuti e reazioni emotive e comportamentali che assumono caratteristiche simili ad altri tipi di lutto causati da perdite significative (Brier, 2008).

Il lutto incongruente nella coppia

All’interno della coppia i due partner possono presentare una sofferenza multiforme e diversificata nelle sue sfaccettature emotive, una sofferenza che si focalizza su tematiche che possono essere peculiari e non reciprocamente “sentite” in egual misura dai due partner. 

Ad esempio, la perdita del nascituro si può tradurre in un senso di fallimento della propria capacità di generare: la madre sente di aver fallito per la sua incapacità nel procreare. Oppure potrebbero emergere senso di colpa commissivo o omissivo verso di sé stessa per non avere evitato o per avere in qualche modo reso più probabile l’evento nefasto. Il senso di perdita e di vuoto può accompagnarsi all’angoscia di solitudine, paure abbandoniche e timore che la relazione con il partner possa interrompersi sulla scia del fallimento del progetto generativo. 

E’ probabile che tra i partner vi sia una quota di discrepanza e sfumature nelle modalità di vivere e affrontare il lutto perinatale. Quando tale discrepanza è piuttosto elevata all’interno della coppia, in letteratura prende il nome di “lutto incongruente” (in inglese, incongruent grief) – termine utilizzato proprio per definire diverse modalità di esperire il lutto tra i due membri della coppia durante la gravidanza o in generale in epoca perinatale (Callister, 2006; Cholette, 2012).

Lutto perinatale e ruolo paterno

Una recente review di Obst e colleghi (2020)  ha preso in considerazione diversi studi sul tema della perdita perinatale. Attenendosi ai dati emersi, sembrerebbe essere presente una tendenza nei partner maschi verso uno stile di lutto esternalizzante, ovvero più proteso alla soppressione e all’evitamento delle emozioni e all’uso di strategie di coping attivo (o problem-focused): si rivolge l’attenzione verso l’esterno, con strategie di distrazione, impegnandosi in attività svariate, risoluzione di problemi pratici, supporto materiale ed emotivo alla compagna. Da ulteriori studi è stato evidenziato che i partner tendono, se piangono, a farlo da soli e in modo indipendente, nascondendolo e non condividendolo con la compagna. La review evidenzia che i partner debbono affrontare ulteriori sfide, tra cui anche l’aspettativa che siano di supporto alle donne che hanno “fisicamente ed emotivamente” subito la perdita e in qualche misura vi sia un minor riconoscimento sociale del loro dolore e dei relativi bisogni emotivi. 

Gli autori riconoscono la possibilità che gli stereotipi di genere possano influenzare anche il modo in cui viviamo il lutto in gravidanza e in generale il lutto perinatale; la figura maschile e paterna, stoica, in tal senso, più o meno consapevolmente, sente il dovere di mantenersi salda al di sopra delle emozioni, sopprimendole allo scopo di proteggere la compagna. Inoltre, altri aspetti legati all’attaccamento prenatale nei confronti del feto possono influenzare il processo di elaborazione del lutto del bambino mai nato. L’attaccamento prenatale è stato definito come “la misura in cui ogni madre si impegna a mettere in atto comportamenti interattivi finalizzati alla creazione di un legame con il suo bambino non ancora nato” (Cranley, 1981); allargando il costrutto alla diade genitoriale, è inteso come quell’insieme di rappresentazioni cognitive, vissuti emotivi e comportamenti dei futuri genitori nei confronti del feto nella fase di gestazione. Anche l’attaccamento prenatale può differire tra i partner e presentare livelli di discrepanza, influenzando quindi il processo di elaborazione della perdita. 

Il rischio di incomprensioni e distacco nella coppia

Incongruenze tra i partner nelle modalità di vivere e affrontare il lutto durante la gestazione, quindi, possono essere un fattore di rischio per la relazione di coppia. Se uno dei partner percepisce l’altro più proteso al fare e evitante, e interpreta tale evitamento come insensibilità e distacco emotivo dall’esperienza della perdita, può ingenerarsi la sensazione di sentirsi incompresi, negativamente giudicati e diversi nel proprio dolore, di non condividere in egual misura la sofferenza. Possono insorgere ulteriori vissuti negativi, tra cui rabbia, giudizio dell’altro, senso di solitudine e la tendenza a chiudersi in entrambi i membri della coppia, che rischiano quindi un allontanamento sul piano emotivo-affettivo e comunicativo: il supporto reciproco viene meno. 

Essere consapevoli che esistono diverse modalità di vivere e affrontare il lutto di un bambino mai nato è il primo passo per costruire modalità supportive, seppure differenti, di elaborare e accettare il dolore della perdita in gravidanza, tentando di essere autenticamente ed empaticamente presenti nell’ascolto dell’altro e nell’espressione dei propri vissuti. D’altro canto, va ricordato che i colloqui di coppia a supporto di esperienze di perdita in gravidanza possono essere un aiuto importante per l’elaborazione del lutto.  

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Linda Confalonieri
Linda Confalonieri

Redattrice di State of Mind

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Brier N. Grief following miscarriage: a comprehensive review of the literature. J Womens Health 2008: 17: 451-62.
  • Callister, L. C. (2006). Perinatal loss: A family perspective. Journal of Perinatal and Neonatal Nursing, 20(3), 227–234.
  • Cholette, M. E. (2012). Through the eyes of a father: A perinatal loss. International Journal of Childbirth Education, 27(2), 33.
  • Cranley, M. S. (1981). Development of a tool for the measurement of maternal attachment during pregnancy. Nursing Research, 30, 281–284.
  • Kirkley-Best E, Kellner KR. The forgotten grief: a review of the psychology of stillbirth. Am J Orthopsychiatry. 1982 Jul;52(3):420-429. 
  • Obst, K.L., Due, C., Oxlad, M. et al. (2020)l Men’s grief following pregnancy loss and neonatal loss: a systematic review and emerging theoretical model. BMC Pregnancy Childbirth 20, 11
  • Attaccamento prenatale: il legame tra la futura madre e il feto. State of Mind

 

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