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La rialimentazione nei disturbi alimentari può sviluppare un’allergia alimentare?

Diversi studi hanno indagato la relazione tra la presenza di disturbo alimentare e la possibilità di sviluppare un'allergia alimentare

Di Lavinia Rumeni

Pubblicato il 03 Lug. 2024

Differenza tra allergia alimentare e intolleranza alimentare

Un’allergia alimentare è una reazione avversa del sistema immunitario a un alimento o a un componente di esso (Ministero della Salute, 2021). Quando una persona con un’allergia alimentare consuma l’alimento in questione, il sistema immunitario lo identifica erroneamente come una sostanza dannosa e scatena una serie di reazioni per contrastarlo, quali prurito, gonfiore, nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e difficoltà respiratorie (Ministero della Salute, 2018).

Un’intolleranza alimentare è una reazione avversa a un alimento o a un componente di esso che non implica il sistema immunitario. A differenza di un’allergia alimentare, un’intolleranza alimentare è causata da una difficoltà del corpo a digerire o metabolizzare correttamente un determinato alimento o un suo componente (Ministero della Salute, 2021). I sintomi di un’intolleranza alimentare, da lievi a gravi, possono manifestarsi immediatamente dopo l’ingestione dell’alimento o entro poche ore. I sintomi più comuni includono: gonfiore addominale, gas, crampi addominali, diarrea, stitichezza, mal di testa, nausea, stanchezza (Istituto Superiore di Sanità, 2021).

È vera allergia alimentare o influenza del disturbo alimentare?

Alcuni studi (Ricca, 2000; Yucel, 2006; Pynnonen, 2003 e Korman, 1990) suggeriscono una potenziale associazione tra disturbi alimentari e sviluppo di allergia alimentare e come sia frequente riscontrare soggetti con disturbi alimentari che durante il trattamento riportino sintomatologie gastrointestinali, ricollegabili ad una allergia alimentare.

È però importante ricordare che i disturbi alimentari sono noti per compromettere la funzione gastrointestinale, imitando le reazioni allergiche e che l’assenza di una risposta infiammatoria nella maggior parte dei pazienti con disturbi alimentari suggerisce che i problemi gastrointestinali riportati siano dovuti a malnutrizione piuttosto che a processi immunomediati.

Infatti, durante la rialimentazione nei disturbi alimentari la sintomatologia di “un’allergia alimentare” è più facilmente riconducibile a:

  • intolleranza alimentare
  • disfunzione gastrointestinale e alterazione del microbiota intestinale
  • sintomi psicosomatici.

Disturbi alimentari e allergia alimentare: il rischio dell’autodiagnosi

In presenza di una diagnosi di disturbo alimentare e di sintomi simili a un’allergia alimentare, occorre tenere in considerazione i tre punti fondamentali di seguito citati:

  • Le intolleranze alimentari – ad oggi l’unica riconosciuta è quella al lattosio – possono svilupparsi nei pazienti con disturbi alimentari a causa di una ridotta efficacia dell’enzima lattasi indotta da malnutrizione.
  • Oltre alla ridotta efficacia della lattasi, un altro fattore che contribuisce all’insieme dei sintomi è un forte impoverimento del microbiota intestinale. Un microbiota intestinale sano svolge un ruolo cruciale nel mitigare gli effetti negativi del consumo di latticini, come gas, gonfiore e alterazioni dei movimenti intestinali. Questi due aspetti contribuiscono a una ridotta motilità gastrica e intestinale che determina un “ristagno” del cibo nel tratto gastrointestinale, causando senso di sazietà precoce, dolore addominale, gas, gonfiore e stitichezza. Fortunatamente, un miglioramento dello stato nutrizionale fornisce i substrati per nutrire i batteri intestinali sani “risvegliando” il tratto gastrointestinale e consentendo una digestione e un assorbimento regolari.
  • Individui con disturbi d’ansia, depressione o ipocondria tendono ad avere una maggiore vigilanza sull’ambiente interno ed esterno. Questa maggiore attenzione ai sintomi fisici può influenzare i meccanismi del sistema nervoso centrale e anche il solo pensiero di ingerire un alimento può scatenare sintomi allergici in assenza di antigeni (Bischoff & Crowe, 2005; Lied, 2011; Kelsay, 2003; Teufel et al., 2007). Nello specifico, lo stress psicologico porta al rilascio dell’ormone CRH (ormone rilasciante la corticotropina) che agisce sul nervo vago e ne sopprime l’attività, causando svuotamento gastrico ritardato, che porta a senso di sazietà precoce e disagio addominale dopo aver mangiato.

Per queste tre motivazioni sopra elencate, sono spesso frequenti autodiagnosi di allergie alimentari, ma diversi studi (Basso, 2012; Kaltsa et al., 2015; Saldanha et al., 2016) hanno confermato che vi è bassa probabilità che un paziente con disturbi alimentari sviluppi una vera e propria allergia alimentare e ad oggi l’unico modo per poter confermare o meno la presenza di tali allergie è sottoporsi a test sierologici e/o genetici (Kuta, 2016).

Riferimenti Bibliografici
  • Basso, M. S., Zanna, V., Panetta, F., Caramadre, A. M., Ferretti, F., Ottino, S., & Diamanti, A. (2012). Is the screening for celiac disease useful in anorexia nervosa? Eur J Pediatr. 2013 Feb;172(2):261-3. 
  • Bischoff, S., & Crowe, S. E. (2005). Gastrointestinal food allergy: New insights into pathophysiology and clinical perspectives. Gastroenterology. 2005 Apr;128(4):1089-113. 
  • Kaltsa, M., Garoufi, A., Tsitsika, A., Tsirogianni, A., Papasteriades, C., & Kossiva, L. (2015). Patients with eating disorders showed no signs of coeliac disease before and after nutritional intervention. Acta Paediatr. 2015 Jul;104(7):e319-23. 
  • Kelsay, K. (2003). Psychological aspects of food allergy. Current Allergy and Asthma Reports. Curr Allergy Asthma Rep. 2003 Jan;3(1):41-6. 
  • Korman, S.H. (1990). Pica as a presenting symptom in childhood celiac disease. Am J Clin Nutr. 1990 Feb;51(2):139-41. 
  • Kuta, E. (2016). Food Allergies and Eating Disorders: A Review of Current Literature. Carolina Digital Repository.
  • Lied, G. A., Lillestøl, K., Lind, R., Valeur, J., Morken, M. H., Vaali, K., . . . Berstad, A. (2011). Perceived food hypersensitivity: A review of 10 years of interdisciplinary research at a reference center. Scand J Gastroenterol. 2011 Oct;46(10):1169-78. 
  • Ministero della Salute (2021) Allergie e intolleranze alimentari. (Ultima consultazione 26 giugno 2024)
  • Pynnönen, P. A., Isometsä, E. T., Verkasalo, M. A., Savilahti, E., & Aalberg, V. A. (2003). Untreated Celiac Disease and Development of Mental Disorders in Children and Adolescents. Psychosomatics. 2002 Jul-Aug;43(4):331-4. 
  • Ricca, V., Mannucci, E., Calabrò, A., Bernardo, M. D., Cabras, P. L., & Rotella, C. M. (2000). Anorexia nervosa and celiac disease: Two case reports. Int. J. Eat. Disord. International Journal of Eating Disorders, 27(1):119-22.
  • Saldanha, N. E., Weiselberg, E. C., & Fisher, M. (2016). Screening for Celiac Disease in Patients With Eating Disorders. Int J Adolesc Med Health. 2016 Jun 14;30(1).
  • Teufel, M. et al. (2007). Psychological burden of food allergy. World J Gastroenterol. 2007 Jul 7;13(25):3456-65. 
  • Yucel, B., Ozbey, N., Demir, K., Polat, A., & Yager, J. (2006). Eating disorders and celiac disease: A case report. International Journal of Eating Disorders; 39(6):530-2. 
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