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TikTok e la cultura dell’autodiagnosi

La struttura di TikTok, privilegiando contenuti brevi, non permette di cogliere la complessità delle condizioni mediche, con il rischio di autodiagnosi errate

Di Fiamma Fenili

Pubblicato il 12 Apr. 2024

Aggiornato il 22 Apr. 2024 14:14

L’utilizzo di TikTok

Recentemente la piattaforma di TikTok ha avuto una notevole espansione, passando dall’essere unicamente fonte di intrattenimento, al diventare una fonte di informazione su vari argomenti tra cui quelli legati alla salute mentale. Questo suo utilizzo da parte degli utenti ha fatto sì che sempre più persone iniziassero a cimentarsi nelle cosiddette autodiagnosi senza l’intervento di un professionista. 

Ciò che accade è che gli utenti cercano video che forniscono approfondimenti sulla salute mentale e sulle condizioni mediche. Indubbiamente la piattaforma ha favorito una maggiore consapevolezza e soprattutto più apertura nei confronti della salute mentale, ma al contempo è aumentato il rischio di disinformazione e di una eccessiva semplificazione. 

Grazie all’algoritmo che fornisce alle persone contenuti personalizzati, TikTok è diventato una risorsa molto interessante per tutti coloro che cercano contenuti specifici, come ad esempio chi si interroga sui propri sintomi e le proprie condizioni di salute. 

In aggiunta a questo, la piattaforma consente agli utenti di relazionarsi facilmente con i contenuti, permette l’anonimato, consente una presentazione semplificata di informazioni complesse e fa sì che si crei una sorta di comunità che riduce il senso di isolamento delle persone (Christner, 2024).

I rischi dell’autodiagnosi su TikTok

Nonostante i pregi elencati precedentemente, è importante cercare di mitigare il fenomeno dell’autodiagnosi tramite la consapevolezza dei suoi potenziali rischi. Purtroppo l’eccessiva semplificazione dei contenuti, aggiunta alla disinformazione, sono preoccupazioni significative. 

Uno studio, condotto da Wang et al. (2019), evidenzia la diffusione della disinformazione sulla salute nei social media. I ricercatori hanno notato che i temi predominanti della disinformazione erano le vaccinazioni, l’alimentazione, il cancro e il fumo. 

Il modo in cui TikTok è strutturato, tendendo a privilegiare contenuti brevi, spesso non permette agli spettatori di cogliere la complessità delle condizioni mediche, portandoli potenzialmente a un’autodiagnosi errata. Quest’ultima può quindi ritardare il trattamento adeguato o portare a strategie di autogestione inappropriate, oltre che esacerbare l’ansia per la salute, alimentando lo stress e la paura di poter soffrire di gravi patologie.

Essere fruitori istruiti di TikTok e degli altri social media

L’articolo di Christner (2024) propone una serie di consigli per utilizzare le piattaforme come TikTok nel modo adeguato.

  • Usare le piattaforme solo come punto di partenza quando si ha una qualche curiosità, ad esempio quella sui temi legati alla salute mentale che si vuole approfondire. Evitare quindi di usarla come un consiglio professionale o uno strumento diagnostico. Prima di trarre delle conclusioni consultare quindi un professionista. 
  • Essere critici nei confronti dei contenuti che guardiamo. Questo è particolarmente importante dal momento che non tutti i creatori di contenuti sono professionisti della salute mentale. Per evitare questo, controllate il background di questi ultimi per assicurarvi che siano professionisti in ambito sanitario o psicologico. Un altro metodo utile per fare questa distinzione è quello di diffidare dai video che offrono soluzioni troppo semplici o che promettono soluzioni rapide.
  • Fate una verifica incrociata delle informazioni ottenute da TikTok, confrontandole con quelle di siti web affidabili, come quelli gestiti da dipartimenti sanitari governativi, istituzioni mediche o organizzazioni sanitarie riconosciute.
  • Mettete al primo posto la vostra salute mentale, in quanto trascorrere troppo tempo sui social media potrebbe causare o incrementare l’ansia. Fate attenzione a come la fruizione di certi contenuti può farvi sentire dal punto emotivo. Se certi argomenti scatenano ansia o disagio, è giusto non seguire o silenziare i creatori, cercando risposte autorevoli e affidabili rivolgendosi a specialisti della salute mentale. 
  • Non cercate solo informazioni che confermino le vostre idee. Cercate attivamente contenuti che mettano in discussione le vostre opinioni per garantire una comprensione equilibrata dei temi della salute mentale, ad esempio seguendo una varietà di professionisti con background professionali diversi.

Rischi e vantaggi di TikTok

Il fenomeno dell’autodiagnosi su TikTok porta a riflettere su quegli aspetti, sia positivi che negativi, dei social media legati consapevolezza della salute mentale. Da una parte permette migliorare il confronto, la discussione e la scoperta, ma dall’altro richiede all’utente di approcciarsi con cautela a queste informazioni potenzialmente dannose. 

Per proteggersi dai rischi l’importante è mantenere una mentalità critica, ricordandosi che i professionisti della salute non possono essere sostituiti da persone non adeguatamente formate (Christner, 2024).

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