Una definizione di funzioni esecutive
Le funzioni esecutive sono processi cognitivi che permettono di pianificare e controllare il comportamento da attuare in vista di un obiettivo. Si tratta di processi top-down (dall’alto verso il basso) di tipo consapevole e volontario, che consentono di controllare coscientemente pensiero, emozione e comportamento. Intervengono quando occorre concentrarsi e focalizzare l’attenzione, ovvero nei casi in cui le risposte automatiche e l’intuizione siano insufficienti o impossibili da attuare.
Così come la torre di controllo all’interno di un aeroporto regola le partenze e gli arrivi del traffico aereo, allo stesso modo il cervello utilizza le funzioni esecutive per disattivare il “pilota automatico” e processare le informazioni in modo deliberato e intenzionale: grazie a esse è possibile infatti assegnare priorità e ordine alle azioni, stabilire obiettivi, finalizzare il comportamento per il loro raggiungimento e regolare le emozioni.
La classificazione delle funzioni esecutive
Secondo un modello proposto da Miyake et al. (2000), esistono tre funzioni esecutive fondamentali:
- inibizione
- memoria di lavoro
- flessibilità cognitiva.
La teorizzazione di Diamond (2013) ha aggiunto tre ulteriori funzioni esecutive definite di ordine superiore, in quanto derivate da quelle fondamentali. Appartengono ad un unico costrutto, l’intelligenza fluida e sono le seguenti:
- ragionamento
- risoluzione dei problemi
- pianificazione.
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