Il Ministro della Salute Schillaci alla cerimonia di apertura del congresso
Si è tenuto a Roma dal 21 al 23 febbraio il 28esimo Congresso Sopsi dal Titolo: “Empatia, Socialità, Regolazione Emotiva”. La Professoressa Galderisi, Presidentessa della Società di Psicopatologia (una delle due Società di Psichiatria insieme alla SIP che in Italia raccoglie i massimi esperti del settore), ha aperto il Congresso con una cerimonia di apertura davvero speciale grazie all’intervento del Ministro della Salute Orazio Schillaci.
La presenza del Ministro ha rappresentato un segnale importante in un anno in cui la psichiatria ha attraversato fasi di grande turbamento per le gravi aggressioni a medici e operatori sanitari in servizio, mentre allo stesso tempo si trova gravata da responsabilità crescenti in una società affaticata e in grande trasformazione.
Il Ministro ha toccato, tra tutti, tre temi in particolare: il rischio della degenerazione dell’interazione sociale, la psicopatologia e le problematiche connesse al disagio e la grande incidenza di disturbi mentali che colpiscono i giovani esordendo nel 75% dei casi prima dei 25 anni. “La salute mentale è una priorità di sanità pubblica” secondo il Ministro Schillaci è necessario” … (sviluppare) strategie per potenziare la rete dei servizi sul territorio e per promuovere la cultura della salute mentale con particolare riguardo al contrasto allo stigma”. (Ministro O. Schillaci 16/02/24 ).
Il tavolo di lavoro sulla salute mentale al prossimo G7
Il tema della salute mentale, senza la quale non si può parlare di salute come ha ricordato il Ministro citando l’OMS, troverà spazio nel prossimo G7. E’ stato istituito ed è già al lavoro un tavolo tecnico per la salute mentale con l’apporto di oltre 30 tra società, federazioni e associazioni di categoria.
Su questo argomento ha ampiamente parlato il Prof. Siracusano, Past President Sopsi e ora Coordinatore del tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale. Il Tavolo comprende la presenza di alcuni sottogruppi di lavoro con specifici compiti e ambiti di intervento.
Ecco in sintesi quali sono le aree di lavoro:
• Organizzazione dei servizi e integrazione sociosanitaria (aree di monitoraggio, formazione e ricerca compresa l’analisi dei flussi e definizione di indicatori di processo e di esito; percorsi di cura; integrazione socio sanitaria con focus sul budget di salute, l’abitare, il lavoro; dotazione organica; rapporti con la altre istituzioni DSM, Magistratura e Istituti Penitenziari, FFOO e comuni.)
• Salute mentale e dipendenze (attivazione di un sistema informativo nazionale integrato; creazione di modelli organizzativi condivisi; razionalizzazione degli interventi offerti, formazione e ricerca).
• Salute Mentale ed età evolutiva (con particolare focus sulla transizione dall’età evolutiva all’età adulta).
• Salute Mentale perinatale e tutela della diade madre-bambino (monitoraggio della prevalenza della depressione post partum; screening precoce del primo trimestre di gravidanza; uniformare gli interventi nel campo della salute mentale; home visiting o ricoveri con creazione di posti letto dedicati nel postpartum).
• Salute Mentale e carcere (riorganizzazione delle REMS; pericolosità sociale; comportamenti antisociali; disturbi di personalità; salute mentale in carcere; rapporti con le FFOO).
• Trattamenti psicoterapeutici Qualità e Appropriatezza (con il coinvolgimento dell’Associazione Unitaria psicologi italiani, del Coordinamento nazionale psicologi e della Consulta scuole di psicoterapia)
• Risk management e sicurezza in salute mentale (consenso informato; comportamenti suicidari e aggressivi; standard minimo di UO penitenziaria; problemi derivanti dalla lege 81/2014; linee guida per trattamento di pazienti farmacoresistenti; procedure agevolate per protezione utenti bisognosi di amministratore di sostegno; procedure per audit).
• Determinanti psicosociali .
I progetti in atto, spiega il Prof. Siracusano, confluiranno in Documenti Operativi che costituiranno il nuovo piano di azioni nazionale per la Salute Mentale.
Verso un’integrazione tra teoria e pratica clinica
Con queste premesse, e con la sensazione che vi sia in atto una massiccia operazione di revisione, miglioramento e fattiva progettualità su tutti i più importanti ambiti della psichiatria, ha preso il via il 28esimo congresso nazionale SOPSI con letture magistrali da relatori di università straniere, apprezzatissimo, tra tutti, l’intervento di Antony Bateman “Mentalizing, Emotion regulation, and Psychotherapy” e contributi dai più produttivi centri di ricerca sul territorio nazionale. I molteplici argomenti trattati hanno toccato tutte le aree della clinica e della ricerca.
A conclusione dei lavori resta una concreta speranza che il grande lavoro in corso porti a integrare, all’interno di un discorso teorico sempre più raffinato, scientifico e preciso, le istanze e le complessità del real world così come si incontra nelle pieghe più recondite della pratica clinica, nell’ottica di una psichiatria più colta, ma anche più sicura e più sostenuta nel suo importante compito di mediatore nel raggiungimento della Salute.