È possibile tutelare la salute mentale dei cittadini, ricorrendo quasi esclusivamente all’uso di psicofarmaci?
Le linee guida sottolineano ormai da anni la comprovata efficacia della psicoterapia nella cura dei disturbi psichici, perché allora nei servizi di salute mentale risulta ancora notevolmente ridotta l’erogazione di interventi di psicologia e psicoterapia?
Raccomandiamo, a tal proposito, la lettura dell’articolo “I servizi di salute mentale non possono erogare solo farmaci, serve psicologia e psicoterapia” pubblicato su Quotidiano Sanità del 02 Maggio 2023. In questa lettera aperta al Direttore, la dott.ssa Daniela Rebecchi invita a riflettere sull’ancora scarso investimento, da parte dei servizi di salute mentale, nei percorsi di psicoterapia da offrire ai cittadini con difficoltà psicologiche.
La dott.ssa Daniela Rebecchi, psicologa psicoterapeuta, già direttrice dell’U.O.C. Psicologia Clinica, del dipartimento di salute mentale della Ausl di Modena, Membro del GdL Sanità CNOP, è attualmente responsabile della sede di Studi Cognitivi Modena e Direttore scientifico della Clinica Disturbi di Personalità di Modena.
Curatrice del libro “I percorsi clinici della Psicologia – Metodi strumenti e procedure nel SSN” (2018), la dott.ssa Rebecchi è inoltre stata parte attiva, in qualità di Esperto, del progetto della Consensus Conference sulle terapie psicologiche per ansia e depressione.
Gli ultimi dati SISM disponibili (2020) non mostrano significativi cambiamenti in quanto l’attività psicologica/psicoterapica continua a rappresentare solo il 6,2% del totale delle prestazioni erogate nei servizi della salute mentale e quella relativa alle prestazioni psicologiche rivolte agli utenti con diagnosi gravi si attesta al 3,2%.
Una situazione che va contro le evidenze scientifiche, le linee guida internazionali e i desideri dei cittadini, che, soprattutto nei disturbi di ansia e depressione più comuni, preferiscono e richiedono in oltre sette casi su dieci un trattamento di tipo psicologico/psicoterapico.