Le persone con Disturbo Borderline di Personalità provano più rabbia in una situazione di frustrazione? Un recente studio ha indagato la relazione tra rabbia da frustrazione, disregolazione emotiva e aggressività
Disregolazione emotiva e aggressività
La disregolazione emotiva si riferisce ad un’aumentata sensibilità, con stati emotivi ad alta intensità, labilità e deficit nelle strategie di regolazione delle emozioni (Carpenter & Trull, 2013), che lasciano il posto a strategie maladattive come l’aggressività, intesa come un comportamento violento intento al danneggiamento di un altro individuo (Anderson & Bushman, 2002).
L’aggressività nel disturbo borderline di personalità
Il disturbo borderline di personalità è caratterizzato da disregolazione emotiva e da compromissione grave e duratura delle funzioni personali ed interpersonali (Gunderson et al., 2018).
Nel disturbo borderline di personalità l’aggressività è strettamente interconnessa ai sentimenti di rabbia, frustrazione, provocazione e minaccia e può causare differenti problematiche interpersonali e relazionali (Mancke et al., 2015); infatti differenti studi hanno dimostrato il ruolo di mediatore della disregolazione emotiva nell’aggressività nel disturbo borderline di personalità (Mancke et al., 2017; Scott et al., 2014).
In generale i pazienti con questa diagnosi riferiscono una maggior prevalenza ed una maggior intensità di emozioni negative; tra queste la rabbia risulta essere tra le più rilevanti e, quando associata a disregolazione emotiva, risulta interconnessa con l’aggressività (Ebner-Priemer et al., 2007).
Frustrazione, rabbia e disregolazione emotiva
Nel Disturbo Borderline inoltre l’aggressività è prevalentemente di natura reattiva, spesso innescata da frustrazione, provocazione o minaccia sociale ed è associata – come anticipato – a rabbia intensa e incapacità di regolare questa forte emozione negativa.
Per questo lo studio condotto nel 2021 da Bertsch et al. ha indagato l’emotività negativa in generale e la rabbia in particolare in un gruppo di pazienti con disturbo borderline prima e dopo aver provato una frustrazione.
I ricercatori hanno inoltre cercato di capire se la rabbia indotta dalla frustrazione fosse più forte in quegli individui con Disturbo Borderline che tendono ad agire in modo aggressivo nella loro vita quotidiana e che mostrano problemi di disregolazione emotiva.
Uno studio su frustrazione e disregolazione emotiva nel disturbo borderline di personalità
Attraverso la valutazione di un gruppo di pazienti donne con disturbo borderline e di uno di controllo (composto da individui senza tale diagnosi), lo studio ha valutato l’intensità delle emozioni negative (rabbia, frustrazione, imbarazzo, nervosismo) prima e dopo aver eseguito il “Titrated Mirror Tracing Task” (TMTT, (Ebner-Priemer et al., 2007), un compito che consisteva nel tracciare un punto rosso lungo le linee di una stella usando il mouse, in cui il mouse era programmato per andare verso la direzione opposta rispetto a dove era indirizzato e lo spostamento del punto fuori dalle linee della stella provocava un forte ronzio ed il ritorno del puntino al punto di partenza. Il TMTT induce in modo affidabile frustrazione e angoscia.
In linea con le ipotesi iniziali, lo studio ha messo in luce che:
- le persone con Disturbo Borderline riportano un’intensità significativamente maggiore di emozioni negative prima e dopo la frustrazione rispetto ai partecipanti senza diagnosi.
- Nello specifico, i dati hanno mostrato un aumento della rabbia indotto dalla frustrazione significativamente più forte, mentre le altre emozioni negative non sono state influenzate dalla situazione frustrante.
- Inoltre la rabbia nelle pazienti con diagnosi di disturbo borderline di personalità, oltre ad essere risultata significativamente più alta rispetto a quella rilevata nel gruppo di controllo, si è vista essere correlata al comportamento aggressivo delle due settimane precedenti.
Questi dati confermano i risultati rilevati da studi precedenti che hanno evidenziato specifici bias di rabbia, come la tendenza a classificare erroneamente come rabbiose le immagini di volti emotivi o neutri o a riconoscere più spesso la rabbia nelle espressioni facciali ambivalenti (Bertsch et al., 2017; Izurieta Hidalgo et al., 2016). Inoltre, è stato riportato che gli individui con diagnosi borderline tendono a sperimentare la rabbia più frequentemente e più intensamente a lungo, mostrando anche una maggiore ruminazione rispetto a quest’ultima (Kockler et al., 2020; Martino et al., 2018).
La frustrazione genera sempre disregolazione emotiva?
Contrariamente alle aspettative, tuttavia, lo studio non ha identificato un’associazione tra disregolazione emotiva e rabbia indotta dalla frustrazione; le situazioni frustranti (anche quando si tratta di piccoli fattori scatenanti), come quella esaminata dallo studio, possono attivare degli schemi maladattivi negli individui (come sentimenti di abbandono, di umiliazione o sentirsi attaccati e feriti) (Bach & Farrell, 2018) che a loro volta possono essere associati a strategie di coping maladattive e forti risposte emotive, come la rabbia (Dimaggio et al., 2021). Ciò potrebbe spiegare la presenza di una tendenza specifica alla rabbia, senza che si verifichi per forza una associazione con la disregolazione emotiva.
Prospettive future
Nel complesso, l’attuale studio ha confermato l’emotività negativa nelle donne con disturbo borderline in generale e ha inoltre rivelato uno specifico aumento della rabbia indotto dalla frustrazione, che era significativamente più forte in quelle donne che hanno riportato comportamenti aggressivi più frequenti nella loro vita quotidiana e hanno sperimentato più frustrazione durante l’esperimento. Tale frustrazione si è tradotta in maggiori livelli di rabbia a cui però non sono risultati associati maggiori livelli di disregolazione emotiva.
Sarebbero interessanti ulteriori ricerche che vadano ad indagare gli obiettivi frustrati dai compiti e le emozioni negative indotte, per una misurazione più dettagliata riguardante la durata e l’intensità di esse, prima del ritorno alla baseline e dopo l’esperienza frustrante. Esistono terapie mirate alla regolazione emozionale dei pazienti con diagnosi di disturbo borderline di personalità, come la Terapia Dialettico Comportamentale (Linehan, 1995, p. 19), che si focalizza sul monitoraggio delle emozioni, sull’aumento della consapevolezza dei fattori scatenanti e sul differenziare e riconoscere gli schemi maladattivi appresi nel corso della vita. Gli ultimi studi, assieme a quello attualmente valutato, hanno posto l’accento sulla rilevanza della rabbia causata dalla frustrazione, che risulta avere una durata prolungata (Jacob et al., 2008) e che può causare un aumento della ruminazione rabbiosa, correlata ad una maggior probabilità di sfoghi aggressivi (Martino et al., 2015, 2018). Alla luce di questo studio, le future ricerche dovrebbero considerare diverse fonti di rabbia e aggressività nel disturbo borderline e approfondire ulteriormente l’intensità e la durata della rabbia indotta dalla frustrazione, nonché il processo di ritorno alla baseline. La rabbia sembra giocare un ruolo fondamentale e prominente negli individui con questa diagnosi e sarebbe necessaria l’introduzione di nuove tecniche mirate alla riduzione e al trattamento di quest’ultima.