Diverse ricerche suggeriscono che fattori ambientali come il clima e il meteo possono avere un impatto sugli stati emotivi dell’individuo. Lo studio di Oniszczenko (2020) indaga il possibile ruolo dei temperamenti affettivi nello spiegare la meteoropatia, in particolare nelle donne.
Le persone sono informate dei cambiamenti climatici e meteorologici quotidianamente, attraverso tv e social network. È stato stimato che circa il 55% della popolazione tedesca e il 69% di quella canadese sopra i 60 anni è sensibile al meteo, e cioè considera l’influenza del tempo atmosferico sul proprio benessere psico-fisico (Von Mackensens et al., 2005). Molteplici studi comportamentali, di fatto, riportano che le condizioni climatiche possono avere un effetto sugli stati emotivi: è stato osservato che il disagio emotivo può decrescere quando incrementa l’esposizione al sole (Beecher et al., 2016) e che un aumento delle temperature o delle precipitazioni può essere in grado di causare stress mentale e corporeo (Benevolenza et al., 2019). Dal punto di vista psicopatologico, le condizioni meteorologiche possono perfino essere associate ai disturbi dell’umore di tipo stagionale o agli attacchi di panico, in particolare nelle donne secondo quanto emerso da una ricerca di Wirz-Justice et al., 2019. Sul versante medico, alcuni autori hanno sottolineato la relazione fra i cambiamenti nel clima e disturbi come la cefalea a grappolo (Lee et al., 2014), l’emicrania (Yang et al., 2015), il dolore neuropatico (Ngan et al., 2011) e i disordini del sonno (Rifkin et al., 2018).
La meteoropatia
Alla luce di questi dati, è possibile classificare qualsiasi disturbo derivante dall’impatto delle condizioni meteorologiche con il nome di “meteoropatia” (Janiri et al., 2009), fenomeno che include il peggioramento delle malattie preesistenti o l’insorgenza di nuovi disturbi specifici come conseguenza del cambiamento meteorologico (Watson, 2000).
In termini generali, le persone differiscono rispetto alla loro sensibilità ai cambiamenti del tempo atmosferico, anche se sembra che quelle più vulnerabili siano le donne, gli individui di mezza età e quelli con problematiche ansiose o depressive (Janiri et al., 2009). A questo riguardo, la letteratura parla di “meteorosensibilità” per far riferimento alla “tendenza biologica a sentire l’effetto di particolari eventi atmosferici sul corpo e sulla mente” (Mazza et al., 2012, p.103).
I temperamenti affettivi
Tenendo conto del fatto che molti sintomi della meteoropatia, come labilità dell’umore, depressione, ansia o sensazione di disagio, sono correlati ai sintomi tipici dei disturbi dell’umore, vale la pena considerare il ruolo dei temperamenti affettivi per spiegare le differenze individuali nella meteoropatia (Mazza et al., 2012).
Con “temperamenti affettivi” la letteratura fa riferimento a una manifestazione geneticamente determinata, stabile per tutta la vita e correlata ai tratti di personalità, che gioca un ruolo fondamentale nella predisposizione ai disturbi dell’umore e ai disturbi d’ansia (Akiskal & Akiskal, 2005; DeGeorge et al., 2014; Rovai et al., 2013). Essi sono distinguibili in cinque principali tipologie:
- Depressivo, tipico di persone poco energiche, ipercritiche, pessimiste e introverse;
- Ciclotimico, tipico di persone con produttività instabile, relazioni disinibite, scarsa considerazione delle conseguenze e oscillazioni nell’autostima (Akiskal et al., 1979);
- Ipertimico, tipico di persone energiche, esuberanti, espansive, instancabili e con forte propensione al rischio (Poss e von Zerssen, 1990);
- Irritabile, tipico di persone con irrequietezza disforica, insoddisfazione e tendenza al rimuginio (Kraeplin, 1921);
- Ansioso, tipico di persone dipendenti, inibite, timide, evitanti e in costante stato di ipervigilanza (Akiskal, 1998);
Ciascuno di questi temperamenti affettivi potrebbe condividere una comune disposizione biologica con altri sintomi psichiatrici o somatici, inclusi i disturbi meteoropatici.
Lo studio di Oniszczenko (2020)
I dati presenti in letteratura suggeriscono che le donne sono generalmente più sensibili alle condizioni meteorologiche e allo sviluppo di sintomi fisici e psicologici in risposta ai cambiamenti ambientali (Connoly, 2013; Lee et al., 2018; Obradovich et al. 2018).
Per approfondire l’associazione tra stati affettivi e disturbi meteoropatici, alla luce dei numerosi dati che vedono le donne più inclini a soffrire di meteoropatia, Oniszczenko (2020) si è posto l’obiettivo di valutare la relazione specifica tra temperamenti affettivi e meteoropatia nelle donne, esaminando il ruolo della meteorosensibilità come possibile mediatore di questa correlazione.
A partire da questa ipotesi di ricerca, i risultati hanno rivelato che nelle donne i temperamenti depressivo, ciclotimico, irritabile e ansioso sono positivamente associati alla meteoropatia, anche se con effetti differenti: il legame più forte è stato riscontrato a favore dei temperamenti ansioso e ciclotimico, che sembrano intrattenere associazioni significative simili a quelle che essi hanno con i sintomi dei disturbi dell’umore (come astenia e malessere indefinito, comuni alla meteoropatia). Inoltre, la meteorosensibilità è risultata fortemente associata alla meteoropatia e un buon mediatore nella relazione fra questa e i temperamenti affettivi nelle donne studiate. Questo risultato non dovrebbe sorprendere alla luce del fatto che il livello di sensibilità ai cambiamenti del clima o del tempo sembra essere il più importante fattore d’innesco dei sintomi meteoropatici. La mancanza di dati sufficienti sulle basi biologiche della meteoropatia e dei temperamenti più fortemente associati (ciclotimico e ansioso), tuttavia, non ha permesso di formulare una chiara ipotesi a proposito di un comune meccanismo di ordine biologico alla base del fenomeno.
Conclusioni
Le implicazioni dello studio di Oniszczenko (2020) contribuiscono alla comprensione di come i cambiamenti meteorologici, mediati da fattori psicologici su base temperamentale, influenzano il benessere delle donne: alti livelli di temperamento ciclotimico e ansioso possono essere responsabili dell’incremento di sintomi negativi a livello fisico e mentale. Per questa ragione, per migliorare il benessere psico-fisico degli individui, la meteorosensibilità dovrebbe essere presa in considerazione durante la valutazione medica di “sintomi difficili da spiegare”, in particolare nelle donne, dati i livelli più alti di meteoropatia evidenziati dalle ricerche sul tema.