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Mal d’estate

La depressione stagionale estiva si differenzia dal disturbo invernale, presenta tipicamente irrequietezza, ansia, appetito ridotto, insonnia, accessi d’ira

Di Annamaria Nuzzo

Pubblicato il 15 Set. 2022

L’estate è generalmente riconosciuta come la stagione del divertimento e della libertà, momento dell’anno atteso e desiderato da giovani e meno giovani. Tuttavia, sebbene non sia comunemente noto come la sua controparte invernale, il disturbo affettivo stagionale estivo (SAD) colpisce una fetta di coloro i quali presentano i sintomi di depressione stagionale (Black e Grant, 2014).

 

[…] E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia. (Meriggiare pallido e assorto, Eugenio Montale)

Cos’è la depressione stagionale?

 Il disturbo affettivo stagionale (Seasonal Affective Disorder; SAD), noto anche come depressione stagionale, è stato definito per la prima volta da Norman E. Rosenthal nel 1984 come “una depressione che si manifesta regolarmente in determinati momenti”.

Attualmente, compare nella quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) come Disturbo Depressivo Maggiore ricorrente con andamento stagionale.

Il quadro sintomatologico si caratterizza per un pattern di esordio e remissione di episodi depressivi maggiori in periodi dell’anno caratteristici, come la stagione invernale o estiva, con assenza di episodi non stagionali, durante un periodo di almeno due anni (Black e Grant, 2014).

Il disturbo affettivo stagionale presenta un continuum di gravità, da una forma più leggera o subsindromica (S-SAD) a forme più invalidanti con compromissione del funzionamento e la presenza di ideazioni suicidarie (Melrose, 2015).

Il tasso di prevalenza nella popolazione femminile è quattro volte superiore a quello nella popolazione maschile e l’età di insorgenza è stimata tra i 18 ei 30 anni (Melrose, 2015).

La depressione stagionale estiva

È stato il dottor Rosenthal (1987), pioniere nella ricerca del disturbo affettivo stagionale, a rintracciare l’esistenza di una fetta di popolazione sofferente durante la stagione estiva: in un report del 1987, egli descrive dodici casi clinici di pazienti regolarmente depressi durante la stagione estiva, con sintomi comuni come il ritiro sociale e una diminuita loquacità, mancanza di speranza e perdita di interesse.

 Rosenthal (1987) ha sottolineato come la depressione stagionale estiva si manifesti come un insieme separato di problemi rispetto al disturbo invernale, distinguendo coloro che soffrono durante l’inverno per un vissuto di pigrizia e apatia, e coloro che soffrono d’estate per una forte agitazione psicomotoria senza rallentamenti fisici.

I sintomi del disturbo affettivo estivo tendono ad essere meno unificati nella manifestazione e nella causalità rispetto a quelli del disturbo affettivo stagionale; tuttavia, frequentemente si osservano una forte irrequietezza, sintomi ansiosi, appetito ridotto e perdita di peso, insonnia e accessi d’ira (Melrose, 2015)

Una serie di potenziali cause contribuisce allo strutturarsi del disturbo affettivo estivo.

  • I cambiamenti nei ritmi circadiani, con il sole che tramonta più tardi, possono destabilizzare la routine quotidiana; secondo Rosenthal, per alcune persone “la giornata è così confusa da renderli tristi”.
  • Il clima estivo, umido e caldo, può innescare sintomi depressivi.
  • La prolungata e forte luce solare può interrompere il ritmo circadiano e quindi il sonno, che può scatenare accessi d’ira e sintomi depressivi.

La pressione sociale estiva

La stagione estiva rappresenta un momento di quiete e relax, di arresto dalle fatiche lavorative, ma è anche un periodo socialmente vivo e florido, soggetto a molte pressioni sociali.

L’idea stessa di “vacanza” può essere fonte di stress, per la spesa economica implicata o per la compagnia di alcuni membri della famiglia.

In generale, l’aumento di eventi sociali durante il periodo estivo può innescare una forte ansia sociale, per la preoccupazione di partecipare a un numero sufficiente di eventi e sfruttare a pieno il periodo di ferie. A ciò, si aggiunge la norma socioculturale di magrezza come standard fisico che porta a concentrarsi sulla propria fisicità da una prospettiva esterna critica e giudicante, incrementando la preoccupazione del proprio aspetto in costume da bagno (Melrose, 2015).

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Black, D. W., & Grant, J. E. (2014). DSM-5® guidebook: the essential companion to the diagnostic and statistical manual of mental disorders. American Psychiatric Pub
  • Melrose, S. (2015). Seasonal affective disorder: an overview of assessment and treatment approaches. Depression research and treatment, 2015.
  • Oren, D. A. (2014). Update on seasonal affective disorders: clinical issues and treatment strategies. Psychiatric Times, 31(2), 28-28.
  • Rosenthal, N. E., & Wehr, T. A. (1987). Seasonal affective disorders. Psychiatric Annals, 17(10), 670-674.
  • Stanek, B. & Romanoff, S. (2022). Can You Get Seasonal Depression In The Summer?. Forbes Health.
  • Rhodes, S. (2016). 5 Triggers for Seasonal Affective Disorder in the Summer. Michigan Health.
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