Gli studi relativi al funzionamento sessuale in adulti con ADHD sono ancora limitati ma alcuni studi hanno mostrato, in un campione femminile, difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo e, conseguentemente, scarso soddisfacimento sessuale, mentre in un campione maschile, eiaculazione precoce e disfunzione erettile.
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è un disturbo caratterizzato da sintomi di disattenzione, iperattività e impulsività che non corrispondono al normale livello di sviluppo del bambino (APA, 2013). L’ADHD è un disturbo spesso valutato durante l’infanzia ed è correlato a livelli più bassi di dopamina nel cervello (Qin et al., 2016).
Sono stati identificati tre tipi di ADHD: iperattivo-impulsivo, disattento e combinato. Il tipo iperattivo-impulsivo è caratterizzato da una mancanza di autocontrollo; le persone affette da questa variante hanno un bisogno costante di attività e sono molto impazienti. Il tipo disattento ha difficoltà a prestare attenzione, soprattutto ai dettagli. Il tipo combinato presenta caratteristiche di entrambi (Betchen, 2003).
L’ ADHD negli adulti si manifesta attraverso una serie di sintomi, alcuni dei quali influenzano non solo le attività lavorative e ricreative, ma anche le relazioni intime (Ben-Naim et al., 2017). Diversi sintomi di iperattività diminuiscono in età adulta, ma l’impulsività e i deficit legati alle funzioni esecutive diventano tendenzialmente più pronunciati (Resnick, 2005). Le funzioni esecutive comprendono una serie di processi cognitivi, tra cui la pianificazione, la memoria di lavoro, l’attenzione, l’inibizione, l’autocontrollo e l’autoregolazione (Goldstein et al. 2014).
Nello specifico, i sintomi ADHD negli adulti spesso comprendono procrastinazione, disorganizzazione e dimenticanza, anche nel dedicarsi ad attività per loro piacevoli. L’iperattività è invece vissuta come tensione e irrequietezza, disturbi del sonno e difficoltà di gestione del tempo (Resnick, 2005; Bilkey et al., 2014). L’impulsività può portare a guida spericolata, stile comunicativo e relazioni interpersonali dominate da rabbia e impazienza, spese economiche eccessive e comportamenti sessuali a rischio, come ipersessualità (Reid et al., 2011; Blankenship & Laaser, 2004; Hosain et al., 2012).
Relativamente alla sfera sessuale, un altro fattore negativo è quello legato alle relazioni: la letteratura ha mostrato una maggiore presenza di paura e minori aspettative di intimità nelle relazioni sessuali in studenti universitari con ADHD (Marsh et al., 2015). Le caratteristiche sintomatologiche legate alla disattenzione nell’ADHD si ipotizza siano associate a una inferiore capacità di sviluppare intimità, la quale modella le aspettative riguardanti il dialogo reciproco, la passione, la fiducia, il sostegno, l’accettazione, l’amicizia e il rispetto (Ben-Naim et al., 2017).
ADHD e sessualità
Gli studi relativi al funzionamento sessuale in adulti con ADHD sono ancora limitati ma, in ogni caso, alcuni studi hanno mostrato, in un campione femminile, difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo e, conseguentemente, scarso soddisfacimento sessuale, mentre in un campione maschile, eiaculazione precoce e disfunzione erettile (Pakyurek, 2017; Bijlenga et al., 2018).
Uno studio di Amani Jabalkandi e colleghi (2020) ha esaminato il funzionamento sessuale in adulti con ADHD (31 donne e 32 uomini), mettendoli a confronto con un gruppo di individui privi di diagnosi ADHD, definito “gruppo di controllo” (31 donne e 35 uomini). L’età dei partecipanti selezionati doveva essere compresa nel range 18-55 anni d’età. Una condizione necessaria per partecipare allo studio implicava l’interruzione della terapia farmacologia almeno nei due mesi precedenti all’inizio dello studio. Il funzionamento sessuale è stato valutato tramite il Female Sexual Function Index (FSFI) nelle donne e l’International Index of Erectile Function (IIEF) negli uomini.
I risultati hanno evidenziato la presenza, nel campione femminile con ADHD, di punteggi significativamente più bassi in tutti i domini del Female Sexual Function Index (ovvero desiderio, eccitazione, orgasmo, soddisfazione sessuale, dolore e lubrificazione) rispetto al gruppo di controllo. Anche per quanto riguarda il campione maschile con ADHD i punteggi medi dell’International Index of Erectile Function sono risultati più bassi in quasi tutte le sottoscale (ovvero, orgasmo, funzione erettile, soddisfazione del rapporto sessuale e soddisfazione generale) rispetto al gruppo di controllo; l’unica sottoscala priva di significatività è risultata essere quella del desiderio. La funzione orgasmica è risultata correlare negativamente alla presenza di sintomi ADHD, misurati tramite la Conners Adult ADHD Scale-Self Report, questo significa che a una maggior presenza di sintomi ADHD la capacità di avere un orgasmo diminuiva.
L’insoddisfazione sessuale può essere giustificata da molteplici fattori, come la mancanza di piacere fisico durante l’atto, ma anche fattori individuali come l’immagine negativa del corpo. Infatti, la letteratura evidenzia come questo fattore predica la soddisfazione sessuale nelle donne (Van Eck et al., 2018). Inoltre, è stato riportato che la disattenzione in soggetti con ADHD, necessaria per mantenere la stimolazione e raggiungere l’orgasmo in entrambi i sessi, può essere correlata a una debole eccitazione sessuale poiché i problemi di concentrazione sugli stimoli sessuali rendono difficile raggiungere un livello di eccitazione sufficiente a facilitare l’esperienza dell’orgasmo (Bijlenga et al., 2018).