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Controvento – Riflessioni sull’adolescenza (2022) di A. Di Stanislao – Recensione

'Controvento' funge da guida per capire cosa accade in adolescenza e mostra come molti comportamenti che possono sembrare strani sono in realtà normali

Di Valentina Frugeri, Elisa Rabarbari, Arianna Cavenaghi, Marilena Cresta

Pubblicato il 04 Nov. 2022

Aggiornato il 05 Dic. 2022 08:50

Il libro “Controvento – Riflessioni sull’adolescenza”, scritto dal Dott. Augusto Di Stanislao, accompagna il lettore alla comprensione dell’adolescenza, fase di vita cruciale per lo sviluppo e l’acquisizione dell’identità. 

 

 Il libro Controvento – Riflessioni sull’adolescenza, edito Duende, è stato scritto dal Dott. Augusto Di Stanislao, Psicologo-psicoterapeuta, Docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso il corso di laurea in infermieristica e Docente di Clinica dell’attaccamento presso la scuola di Specializzazione in psicologia clinica dell’Università di L’Aquila, scrittore. Il manuale accompagna il lettore alla comprensione dell’adolescenza, fase di vita cruciale per lo sviluppo e l’acquisizione dell’identità.

Il manuale si propone di fornire una panoramica sul continuo divenire adolescenziale e le sue peculiarità, dunque di accompagnare il lettore alla comprensione di questa fase della vita considerata uno snodo cruciale per lo sviluppo e l’acquisizione dell’identità. Si tratta di uno strumento utile a chiunque voglia informarsi su cosa comporti essere adolescente e, ancora di più, ai genitori di ragazzi adolescenti per fornire loro conoscenze su come attraversare questa delicata fase, o alle altre figure che si occupano di loro. Nel manuale vengono infatti illustrati concetti come cosa sia l’adolescenza, quanto dura, che cambiamenti comporta, che sfide prevede, come possono comportarsi i genitori e quali stili educativi possono adottare. In breve, funge da guida per capire cosa accade in questa fase evolutiva e mostra come molti comportamenti che possono sembrare strani sono in realtà normali.

L’adolescenza è stata concettualizzata da vari studiosi negli anni: da Anna Freud (1895-1982) che l’ha definita un disturbo evolutivo, una “lotta emotiva” che interrompe una crescita serena, e impedisce il mantenimento di un equilibrio, a Winnicott (1896-1971), il quale ritiene che l’adolescenza abbia bisogno di cura, e con ciò intende che è necessario raggiungere gradualmente la maturazione, fino a che emergerà l’età adulta. Negli anni ‘60 l’adolescenza è stata concettualizzata come una fase di crescita umana, che si contraddistingue per compiti evolutivi e sfide, ma che non necessariamente deve comportare una crisi. Successivamente, verso metà degli anni ‘80, è stata data maggiore rilevanza al contesto sociale, includendo le figure genitoriali e familiari come partecipanti attivi del cambiamento evolutivo in adolescenza.

L’autore parte dal concetto dell’essere “controvento”, che ritiene sia caratteristico dell’adolescenza: ma che significa?

 L’adolescente, nella visione comune, si pone sempre in contrasto con il resto, è sempre “contro”. Questo aspetto viene spesso considerato problematico poiché difficile da gestire, tuttavia, non è necessariamente così. Infatti, se si considera la fase adolescenziale come una metamorfosi, è necessario accettare la presenza di trasgressione e opposizione, che svolgono un ruolo positivo e funzionale alla crescita e al cambiamento. La fase adolescenziale comporta un significativo disagio e senso di impotenza, sia nel singolo adolescente sia nel sistema familiare; si tratta di un periodo in cui si possono manifestare anche problematiche psicologiche e l’esordio di diverse patologie psichiche. Proprio per questo diventa fondamentale la vicinanza degli adulti che sappiano rimanere in ascolto, che siano presenti senza essere eccessivamente invadenti. Si tratta di concretizzare una presenza costante, un ascolto non giudicante, che possono trasformarsi in dialogo quando è l’adolescente ad avvicinarsi.

I bisogni dell’adolescente devono essere capiti, affrontati e risolti mediante un rapporto di reciprocità generazionale, mettendo anche in discussione ruoli e funzioni dati per certi, fissi e immutabili. Crescere assieme è di estrema importanza, ma è anche essenziale non confondere i ruoli genitore-figlio. In questo percorso i genitori hanno il compito importante di accogliere l’adolescente all’interno del processo di individuazione-separazione, comprendendolo nel suo tentativo di conquistare la propria autonomia e di trovare una sua identità.

Al giorno d’oggi l’adolescenza sembra durare di più, sia per motivazioni economiche, sia perché si rimane più a lungo nel sistema educazionale (scuola e università). Questo è in linea anche con le evidenze scientifiche secondo le quali la maturità psicologica non viene raggiunta durante l’adolescenza, bensì più tardi, intorno ai 25 anni o, comunque, quando si esce dalla dimensione domestica.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Di Stanislao, A. (2022). Controvento. Riflessioni sull’adolescenza. Duende.
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