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Come le aspettative possono influenzare le emozioni – Intervista al Dott. D. Lo Presti

Le nostre aspettative sono in grado di influenzare le nostre emozioni e i nostri comportamenti; come possiamo smascherare quelle sbagliate per liberarcene? 

Di Annalisa Balestrieri

Pubblicato il 26 Ott. 2022

Sappiamo che un’emozione è la risposta ad uno stimolo, esterno o interno alla mente, che ci coinvolge, ma a dare luogo all’emozione che stiamo provando concorrono in buona parte anche le nostre aspettative

 

Il potere delle aspettative

Facciamo un esempio. Stiamo camminando per strada quando qualcuno ci urta. Immaginiamo due ipotesi: a urtarci è un amico con il quale stiamo passeggiando, in questo caso la nostra reazione sarà probabilmente di sorpresa, ma saremo molto indulgenti verso la distrazione dell’amico e andremo oltre. Seconda ipotesi: a urtarci è una persona incrociata per caso e che, per svariati motivi, non gode della nostra simpatia. In questo caso la nostra reazione sarà di stizza, se non di vera e propria rabbia.

Eppure l’evento che ha innescato queste due reazioni differenti è esattamente lo stesso.

A determinare la nostra reazione è stata l’aspettativa che avevamo nei confronti della persona che ci ha urtati.

Tutti noi abbiamo delle aspettative. Immaginiamo che certe cose vadano in un certo modo, che certe persone si comportino in un certo modo. Prima ancora che le situazioni si concretizzino abbiamo già in mente un quadro preciso di come potranno andare. Spesso questo modo di anticipare gli eventi non è voluto e non è del tutto cosciente e consapevole all’individuo. Prevedere gli sviluppi di una situazione ci aiuta a sentirci più tranquilli, a contrastare la paura dell’ignoto e ad affrontare l’effetto sorpresa che potrebbe spiazzarci facendoci sentire impreparati.

Ma le aspettative hanno anche un altro potere, che spesso ignoriamo ma che risulta potentissimo, quasi magico: hanno il potere di indirizzare il corso degli eventi in modo che quello che abbiamo ipotizzato (nel bene e nel male) finisca veramente per realizzarsi.

Come abbiamo visto nell’esempio di poco fa, se abbiamo un’opinione negativa di qualcuno, questo ci porterà a reagire verso di lui con un atteggiamento ostile che avrà l’effetto di spingerlo a ricambiarci con la stessa moneta. Si produrrà una reazione a catena che ci convincerà della reale cattiva disposizione dell’altro verso di noi.

Intervista a Davide Lo Presti

Su questo affascinante argomento si è lungamente soffermato Davide Lo Presti, psicologo e autore del libro “La profezia che si autorealizza”, al quale abbiamo rivolto qualche domanda:

Intervistatrice (I): Partiamo dalla consapevolezza che le nostre aspettative sono in grado di influenzare le nostre emozioni e i nostri comportamenti fino ad influenzare gli eventi al punto da favorire che quanto abbiamo ipotizzato si realizzi. Come possiamo smascherare le nostre aspettative sbagliate per liberarcene?

Dr  Davide Lo Presti (DLP): L’enorme potere delle aspettative deriva dal fatto che, in maniera spesso inconsapevole, ci spingono all’azione, portandoci così a costruire le convalide relative di quanto ci aspettavamo. Si tratta quindi di meccanismi estremamente ricorsivi, che partono dalle nostre convinzioni e finiscono col rafforzarle sempre più. Come fare quindi per smascherare, ed eventualmente correggere le nostre aspettative sbagliate o disfunzionali, quelle che ci peggiorano la vita? Nel libro propongo diverse tecniche: quella apparentemente più semplice è la tecnica del ‘come se’, che consiste nel pensare e comportarci, ‘come se’, quello che temiamo non fosse davvero così spaventoso. Dunque chiederci: come mi comporterei se non avessi paura di non passare il colloquio di lavoro? In che modo mi preparerei? E il giorno del colloquio, con che umore mi alzerei la mattina? E nell’arrivare in ufficio, come mi rivolgerei alla segretaria e poi a chi mi deve valutare? Sorriderei? In questo modo si crea uno scenario alternativo, lavorando su un livello di fantasia in cui la persona si sente più al sicuro. Un’altra tecnica, che ho elaborato e utilizzato in quattro anni di pratica clinica, è quella che ho chiamato ‘Analisi dell’Oracolo Interiore’. È divisa in tre step. Nel primo step vengono messe in discussione le aspettative e convinzioni della persona; nel secondo step si indaga in che modo certe aspettative condizionano concretamente il suo comportamento; mentre nel terzo step, il più decisivo, si spinge la persona verso una esperienza emozionale correttiva, ovvero verso una esperienza nuova, meglio se piccola, che possa farle toccare con mano come agendo diversamente si ottengono risultati diversi, che smentiscono le aspettative iniziali.

I: Non sempre però le nostre aspettative agiscono da freno. In alcuni casi possono agire da stimolo che ci spinge a valutare positivamente un evento nell’ottica di inseguire degli obiettivi. Cosa può aiutarci a capire se un’aspettativa è realistica oppure no?

DLP: È un argomento sul quale ho riflettuto molto e le mie conclusioni sono queste: provare, provare, provare. L’uomo ha dato prova, nei secoli, di realizzare l’impossibile più e più volte: dalla lampadina di Edison ai viaggi nello spazio. Per cui al riguardo sono molto possibilista, anzi, vedo nell’impossibile una sfida. Quotidianamente, però, un’indicazione che mi sento di dare è questa. Se qualcun altro ha realizzato ciò che tu sogni di realizzare, allora anche tu puoi farcela. Dunque si tratta di un’aspettativa realistica, realizzabile. Ciò non significa che sia semplice: bisogna rimboccarsi le maniche e non arrendersi, perché la sconfitta è dietro l’angolo nel momento in cui rinunciamo e gettiamo la spugna. Ogni impresa richiede grande impegno. Persino quelli che possono sembrare piccoli obiettivi personali richiedono una grande dose di perseveranza. Ma se siamo disposti a lavorare tutti i giorni, ci sono buone possibilità di riuscire. Se invece nessuno ha realizzato ciò che abbiamo in mente… allora in bocca al lupo! Tuttavia, non vorrei dare l’idea che tutte le aspettative siano realizzabili. Ci sono traguardi che magari richiedono sforzi che non siamo disposti a fare, oppure cose tecnicamente impossibili dal punto di vista della fisica. Elon Musk, adotta come criterio per stabilire i limiti dell’impossibile le leggi fisiche, e ciò mi pare molto sensato. Infine, voglio precisare che questa spinta a mettersi alla prova e a sfidare le proprie convinzioni per raggiungere risultati in linea con le nostre aspettative deriva dalla mia pratica clinica, dove troppo spesso vedo persone che si fermano davanti a limiti immaginari e finiscono per rendere impossibile ciò che invece è possibile. Mi auguro quindi di ispirare chi legge a mettersi in gioco, e a scoprire quanto più in là possiamo arrivare se solo abbiamo il coraggio di osare.

I: Un’ultima domanda: è possibile riconoscere quelle situazioni in cui il nostro giudizio è falsato da condizionamenti, più o meno inconsci, delle nostre capacità di giudizio?

DLP: Bisogna considerare tutte le nostre conoscenze come degli apprendimenti culturali da quando nasciamo e per tutto il resto della vita, ci vengono trasmesse conoscenze e significati condivisi (quella che Watzlawick chiama realtà di secondo ordine) che noi sovrapponiamo alla realtà fisica, prendendola per vera. Per cui, tutti i nostri giudizi, sono giudizi culturali, che hanno a che fare con la realtà di secondo ordine. L’esperimento dei vini è sconvolgente perché dimostra che persino la realtà sensoriale viene modificata dal livello dei significati. Per cui non solo questioni sociali come il razzismo, il sessismo, il maschilismo ecc. risentono dei nostri pregiudizi, ma persino le nostre percezioni sono filtrate dalle nostre convinzioni e aspettative. Quindi, per rispondere alla domanda: a mio avviso ogni situazione risente dei nostri condizionamenti inconsci (aspettative e convinzioni). Il punto è come usare ciò in maniera consapevole e costruttiva. Ovvero, è bene imparare a costruire la realtà che vogliamo, mettendo in discussione quelle convinzioni e aspettative disfunzionali in favore di qualcosa di migliore.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Balestrieri, A., (2022), Conoscere le emozioni. Un viaggio alla scoperta di noi stessi. Milano, Independently published.
  • Lo Presti, D., (2019), La profezia che si autorealizza: Il potere delle aspettative di creare la realtà, Palermo, Dario Flaccovio Editore.
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