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Cos’è l’amore?

Come nasce l'amore, come funziona l'innamoramento e quali tipi di amore possono esistere? L'articolo prova a rispondere a questi interrogativi

Di Annalisa Balestrieri

Pubblicato il 30 Set. 2022

Difficile dare una definizione di amore valida per tutti, ma sono stati fatti diversi studi a questo proposito e sono stati classificati diversi tipi di amore.

 

Come nasce l’amore e come si manifesta

Lasciamo per un attimo la visione poetica a cui siamo abituati e concentriamoci su qualcosa di più concreto: il nostro cervello ci fa innamorare non per una voglia di romanticismo, ma per assecondare un piano della natura che vuole la riproduzione della nostra specie. Sicuramente non è solo il cuore, ma anche il nostro cervello, a giocare un ruolo fondamentale nella scelta del partner.

Quanto tempo serve per innamorarsi?

Secondo BBC Science (2014) ci occorre un tempo che va dai 90 secondi ai 4 minuti per stabilire se una persona ci piace e questo ha poco a che vedere con quello che questa persona ci può dire, ma dipende da tre fattori che incidono in modo diverso:

  • per il 55% dal linguaggio del corpo (gesti, atteggiamento, sguardi);
  • per il 38% dal modo di parlare (tono e velocità della voce);
  • solo per il 7% dai contenuti che esprime.

Nel 1997, lo psicologo Arthur Aron ha compiuto degli esperimenti su 17 coppie di partecipanti che sono stati invitati a sottoporsi a questi tre passaggi:

  • trovare un perfetto estraneo/a;
  • parlare con lui/lei rispondendo a una serie di 36 domande prestabilite che spaziavano dal generico al personale;
  • guardarsi reciprocamente negli occhi, senza parlare, per 4 minuti.

Il tutto non doveva superare i 45 minuti di durata. Al termine, tutte le coppie coinvolte hanno dichiarato di sentirsi fortemente attratte, o comunque in forte sintonia con l’altro e due di esse sono arrivate al matrimonio.

Tipi di amore e possibili combinazioni

Va detto che ciascuno vive l’amore a modo suo e ciascuno si aspetta di avere in cambio qualcosa di preciso dall’altro. Difficile quindi dare una definizione valida per tutti, ma sono stati fatti diversi studi a questo proposito e sono stati classificati diversi tipi di amore. John Alan Lee (1973), sociologo canadese, ha catalogato diversi tipi di amore, come possiamo vedere di seguito:

  • Amore-romantico. Si pensa continuamente all’altro, c’è una forte attrazione, si cercano continue rassicurazioni e conferme. Generalmente non ha una durata molto lunga, a meno che non cambi fisionomia.
  • Amore-amicizia. Si cerca complicità, confidenza, si sviluppa lentamente e senza grande eccitazione, dà vita a un rapporto solido e tranquillo.
  • Amore-dipendente. Chi ama si sottomette volontariamente all’altro, dà senza aspettarsi niente in cambio.
  • Amore-logico. È frutto di una “selezione” rivolta a individuare la persona giusta, che abbia educazione e valori comuni, con lo scopo di realizzare un progetto a lungo termine.
  • Amore-gioco. Tipico di persone affascinanti che amano la sfida, mettersi in gioco, assaporare il gusto della conquista. Per lo più evita legami lunghi, duraturi ed emotivamente troppo coinvolgenti.
  • Amore-possesso. Si vuole controllare l’altro e si manifestano comportamenti instabili (quali crisi depressive, isterismo, aggressività) quando la relazione minaccia di entrare in crisi.

Ovviamente, oltre ad analizzare quale tipo di amore si cerca, ossia si è disposti a dare, è utile capire quale tipo di amore si vuole ricevere.

Studiando le possibili combinazioni si è arrivati a stilare una specie di tabella che, tenendo conto delle caratteristiche individuali di ciascuno dei due partner, riesce a dare una valutazione attendibile delle probabilità di riuscita di una coppia.

Perché questa abbia buone possibilità di risultare “vincente”, occorre che queste caratteristiche siano combinate nel modo giusto. Ne risulterebbe, ad esempio, che la combinazione di due persone che rientrano entrambe nella categoria “amore-amicizia” o nella categoria “amore-logico” sia ben riuscita, così come risulta ben riuscito un misto di queste due combinazioni. Più problematico sarà un rapporto tra “amore romantico” e “amore-amicizia”, perché le aspettative saranno inevitabilmente troppo diverse per conciliarsi bene. Un “amore romantico” potrà avere difficoltà anche con un partner che rientra nella medesima categoria, perché avrà bisogno di trovare continuamente nuovi modi di dimostrare il proprio amore. Grandi problemi presenterà anche una coppia formata da un “amore-possesso” e da un “amore-amicizia”, il primo soggetto alla tempesta della passione, il secondo che ama coccolarsi nella tranquillità dell’affetto .

Una nota critica meritano il tipo “amore-gioco” e il tipo ”amore-possesso”. Entrambi risultano difficili da amare e saranno quindi fonte di difficoltà in ogni tipo di combinazione che metteranno in atto.

La teoria triangolare

Robert Sternberg (1986), psicologo americano, propone un’interessante teoria che chiama “teoria triangolare dell’amore”. Questa si basa sul presupposto che i diversi tipi di amore siano determinati dalla differente combinazione di tre elementi base:

  • intimità
  • passione
  • impegno

Essi sono, appunto, i tre vertici di un immaginario triangolo. La diversa combinazione di questi elementi dà luogo a diversi tipi di amore. Secondo Sternberg, il successo e la durata di una relazione crescono quanto più sono gli elementi che questa comprende.

Ne derivano queste sette possibili forme di amore che sono spesso le fasi di un medesimo rapporto che si evolve in modo naturale. Vediamole nel dettaglio:

  • Amore amicizia, include solo un elemento, l’intimità. È la caratteristica tipica di un rapporto di vera amicizia in cui una persona si sente legata all’altra, ma senza passione e senza un impegno a lungo termine.
  • Infatuazione, si basa unicamente sulla passione e caratterizza molto spesso quello che definiamo “amore a prima vista”. Generalmente ha una breve durata.
  • Amore vuoto, si basa su un impegno reciproco ma manca di intimità e passione. È un tipo di rapporto diffuso, ad esempio, dove sono comuni i matrimoni combinati.
  • Amore romantico, è una combinazione di impegno e passione, si basa su un legame emotivo e psichico e sull’attrazione.
  • Compagnia, risulta essere una forma diffusa soprattutto nei matrimoni di lunga durata, quando la passione è spenta ma resta forte l’affetto e il desiderio di mantenere l’impegno preso con il partner. Può caratterizzare anche rapporti tra familiari o tra amici del cuore. È più forte della semplice amicizia perché comprende anche un impegno verso l’altro.
  • Amore turbolento, si basa su passione e impegno ma manca di intimità. È caratterizzato da corteggiamenti appassionati e può sfociare nel matrimonio, in questo caso è la passione a motivare la volontà di prendere un impegno con l’altro.
  • Amore perfetto, è la somma di tutti e tre gli elementi, rappresenta la relazione ideale, quella che tutti sognano ma che è difficile da realizzare. Può non essere eterno: ad esempio, se la passione viene meno, si trasformerà in compagnia. Secondo Sternberg mantenere un amore perfetto è ancora più difficile che conquistarlo, sottolinea l’importanza di tradurre questi elementi in azione per evitare il rischio che anche il più grande amore possa morire.

Le fasi dell’amore

L’antropologa Helen Fisher (2016), nel suo libro “Anatomia dell’amore”, descrive tre fasi attraverso le quali un interesse può sfociare in amore: desiderio, attrazione e attaccamento.

Generalmente un legame affettivo ha inizio con un forte desiderio ma è carente per quanto riguarda gli altri due elementi. La prima cosa che ci colpisce è l’aspetto fisico, ma non siamo ancora totalmente interessati a quella specifica persona; ad attrarci sono caratteristiche generiche: bellezza, fascino, ecc.

Dal semplice desiderio possiamo passare alla fase successiva, l’attrazione ci fa concentrare su quel particolare individuo e non su altri, cominciamo a sperimentare un desiderio di fedeltà.

 

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