Uno studio di Sevil Degirmenc e colleghi del 2020, ha avuto come obiettivo quello di indagare la presenza dell’ansia da separazione in gravidanza e la sua associazione con le variabili sociodemografiche e l’intolleranza all’incertezza.
Durante la gravidanza, considerata un processo fisiologico, possono verificarsi anche alcuni cambiamenti nella sfera psicosociale. Sia i cambiamenti fisiologici che quelli inerenti il nuovo ruolo della donna influenzano la possibile insorgenza di alcuni disturbi mentali. Tra questi, i più comunemente sviluppati sono i disturbi d’ansia e i disturbi depressivi (Aydın et al., 2013). Alcuni studi hanno dimostrato che spesso la presenza di un disturbo d’ansia durante la gravidanza può costituire un importante fattore di rischio per lo sviluppo di depressione nel periodo post-partum (Uguz et al., 2011). L’ansia ha infatti diversi effetti negativi sull’interazione madre-neonato e conseguentemente sulla cura del bambino.
Disturbo d’Ansia da Separazione in gravidanza e in età adulta
Il Disturbo d’Ansia da Separazione (Separation Anxiety Disorder; SAD) è caratterizzato da una forte paura che insorge quando gli individui vengono separati o abbandonati dalle principali figure di attaccamento (American Psychiatric Association [APA], 2013). Il Disturbo d’Ansia da Separazione può avere conseguenze negative nella vita di tutti i giorni sia nella sfera sociale, che in quella emotiva, familiare e scolastica (APA, 2013). Alcuni studi hanno dimostrato che tale disturbo può svilupparsi anche in età adulta (Adult Separation Anxiety Disorder; ASAD), la prevalenza è tra il 4,8 e il 6,6% e colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini (Hudson e Rapee, 2002). Include tutte le persone i cui sintomi sono comparsi per la prima volta in età adulta senza una documentata manifestazione durante l’infanzia, ed è caratterizzato dalla presenza di una paura o di un’ansia eccessive e inappropriate per l’età cronologica, riguardanti la separazione dalle figure di attaccamento; per gli adulti, la paura, l’ansia o l’evitamento della separazione devono essere presenti da almeno 6 mesi (APA, 2013). Inoltre le persone presentano un’eccessiva angoscia quando si anticipa o si vive una separazione e una preoccupazione persistente di perdere le figure di attaccamento; una riluttanza o rifiuto a uscire, lontano da casa, a scuola o al lavoro a causa della paura della separazione; infine una preoccupazione persistente ed eccessiva di subire un evento spiacevole che causa la separazione da una figura di attaccamento (Baldwin et al., 2016).
Sebbene non siano ancora disponibili molti studi sul disturbo d’ansia da separazione in gravidanza, uno studio di Eapen e colleghi ha mostrato l’esistenza di un’associazione tra i sintomi di ansia da separazione, la depressione durante la gravidanza e bassi livelli di ossitocina su 127 donne nel periodo dopo il parto. Il 44% delle donne, dopo la gravidanza, presentava sintomi significativi di Disturbo d’Ansia da Separazione in età adulta e il 26% a 3 mesi dal parto; inoltre, gli autori hanno scoperto che l’attaccamento ansioso e la depressione erano mediati dall’ansia da separazione e che l’umore depresso mediava la relazione tra Disturbo d’Ansia da Separazione in età adulta e ossitocina (Eapen et al., 2014).
L’intolleranza all’incertezza
L‘intolleranza all’incertezza (Uncertainity Intolerance; UI) è definita come una tendenza a interpretare negativamente eventi e situazioni incerte e a dare risposte negative a livello emotivo, cognitivo e comportamentale (Dugas et al., 2004). È implicata in diversi disturbi emotivi, e le persone con elevati livelli di UI, tentano di ridurla tramite comportamenti volti a evitare di sperimentare emozioni e pensieri negativi a essa associati (Boswell et al., 2013). Sperimentano inoltre difficoltà nell’identificare e interpretare le emozioni provate (Carleton, 2016). Anche nei disturbi d’ansia è presente una forte componente di intolleranza all’incertezza, la quale spesso è responsabile dell’insorgenza di altri disturbi psichiatrici. Alcune ricerche scientifiche hanno documentato che i bambini con diagnosi di Disturbo d’Ansia da Separazione elaborano e interpretano le informazioni e gli eventi come più pericolosi rispetto agli altri bambini (Shear et al., 2006).
Disturbo d’Ansia da Separazione in gravidanza e Intolleranza all’incertezza
Anche il periodo della gravidanza, portando con sé diversi fattori di vulnerabilità e di stress, è un periodo rischioso per l’insorgenza del disturbo da separazione degli adulti. Per tali ragioni, uno studio di Sevil Degirmenc e colleghi del 2020, aveva come obiettivo quello di indagare la presenza dell’ansia da separazione nelle donne in gravidanza e la sua associazione con le variabili sociodemografiche e l’intolleranza all’incertezza. 310 donne in gravidanza sono state incluse e sono stati somministrati loro il questionario sull’ansia da separazione degli adulti (Adult Separation Anxiety Questionnaire [ASAQ]; Manicavasagar et al., 2003) e la scala di intolleranza dell’incertezza (Intolerance of Uncertainty Scale-Short Form [IUS-12]; Carleton et al., 2007) suddivisa ulteriormente in “ansia prospettica”, che riguarda la cognizione di eventi futuri incerti, e “ansia inibitoria”, che invece riguarda l’idea che l’incertezza blocchi l’azione e l’esperienza. I risultati mostrano che la prevalenza dell’ ansia da separazione in gravidanza è del 56,2%. L’età media delle donne in gravidanza con Disturbo d’Ansia da Separazione in età adulta (ASAD) era più bassa. In aggiunta i punteggi totali dello IUS-12, dell’ansia prospettica e della sottoscala dell’ansia inibitoria erano significativamente più alti nel gruppo con Disturbo d’Ansia da Separazione. Inoltre, sono state riscontrate correlazioni positive moderate e statisticamente significative tra il punteggio ASAD e i punteggi della sottoscala IUS-12 totale, dell’ansia prospettica e dell’ansia inibitoria; la gravità dell’ansia da separazione era correlata al livello di intolleranza dell’incertezza. Non è chiaro, però, se l’ansia da separazione si sviluppi nelle donne intolleranti all’incertezza a causa della gravidanza, o se l’intolleranza all’incertezza sia innescata dalla gravidanza. Sarebbero necessari quindi ulteriori approfondimenti per chiarire questo aspetto.
In conclusione, sembra che la gravidanza sia un periodo di rischio per lo sviluppo di disturbi d’ansia e di ASAD, che condizionano la salute sia della madre che del feto. Per migliorare questa condizione e rendere la gravidanza meno stressante possono essere efficaci trattamenti cognitivo-comportamentali che includono l’intolleranza all’incertezza nel trattamento del Disturbo d’Ansia da Separazione in età adulta.