La paralisi del sonno è un disturbo del sonno che comporta uno stato di immobilità involontaria, definita atonia muscolare, che avviene tipicamente durante il momento dell’inizio del sonno o subito prima al risveglio (Jalal et al., 2021).
Cos’è la paralisi del sonno
Questo disturbo del sonno è caratterizzato dal fatto che lo stato di immobilità ha una durata di tempo moderata e, nonostante sia impossibile per l’individuo muovere i muscoli, i movimenti oculari e respiratori sono intatti, come anche la capacità di percezione (Sharpless e Barber, 2011). È inoltre stato riscontrato come questi episodi accadano più frequentemente in individui che dormono in posizione supina (Sharpless e Barber, 2011).
Dato che durante la fase REM (Rapid Eye Movement) dello stato di sonno possono accadere sogni intensi, il nostro cervello paralizza il corpo durante tale fase, al fine di evitare che il corpo si muova durante questi sogni con il rischio che si faccia male (Jalal et a., 2021). La paralisi avviene tramite l’inibizione del tono muscolare scheletrico grazie ai neurotrasmettitori GABA e glicina. Tuttavia, durante questa fase, è possibile che avvengano delle percezioni allucinatorie che causano l’interruzione del sonno dell’individuo, che però si trova in una situazione di totale immobilità muscolare. Nel caso in cui le allucinazioni avvengano all’inizio del sonno, si parla di allucinazioni ipnagogiche; invece, nel caso in cui avvengano al risveglio, si tratta di allucinazioni ipnopompiche. Queste possono avvenire in tutte le modalità sensoriali, e alcune tra le esperienze più comuni riguardano l’udire passi e sussurri che non si verificano nella realtà, oppure esperire una sensazione di levitazione o autoscopia, ovvero un’esperienza dissociativa dove l’individuo vede il suo corpo dall’esterno.
Una sensazione terrificante che gli individui che soffrono di paralisi del sonno possono esperire, è quella di percepire o, addirittura vedere, nel buio una presenza/sagoma buia con fattezze simil-umane che scivola sul corpo dell’individuo, una sorta di intruso la cui visione terrorizza la persona che dorme. In Italia, la figura oscura che viene incontrata durante l’esperienza di paralisi nel sonno è stata chiamata “Pantafica”, una figura spettrale appartenente al folklore abruzzese e marchigiano (Jalal et al., 2021).
Gli episodi di paralisi del sonno sono stati studiati e interpretati in molte culture e con diverse spiegazioni, dalle motivazioni scientifiche a quelle spirituali e sovrannaturali (Sharpless e Barber, 2011). Questo fenomeno è stato collegato a diverse condizioni mediche, come la narcolessia, l’ipertensione e disturbi epilettici, ma sono associati anche a disagi riguardanti la qualità del sonno, jet lag, mancanza di sonno e più generalmente una condizione di stress. Quando l’esperienza di paralisi del sonno si verifica solamente una volta o sporadicamente, si parla di paralisi del sonno isolata.
Le allucinazioni nella paralisi del sonno
Jalal e colleghi (2021) hanno ipotizzato che in Italia, in particolare nella regione Abruzzo, le persone esperissero episodi di paralisi del sonno più frequentemente, con un periodo di immobilità maggiore e una paura più intensa, rispetto alle culture dove non viene considerata così tanto la figura della “presenza oscura”, come per esempio in Danimarca (Jalal et al., 2021). Sono stati reclutati 67 individui che hanno esperito almeno una volta nella vita la paralisi del sonno. Ai partecipanti è stato somministrato lo Sleep Paralysis Experiences and Phenomenology Questionnaire (SP-EPQ; Jalal et al., 2015), uno strumento che indaga una serie di elementi che sono legati all’esperienza della paralisi del sonno, ovvero la presenza, il tempo di durata, la posizione tenuta durante il sonno, le sensazioni somatiche associate, l’esperienza allucinatoria, il significato culturale dell’allucinazione, la ricerca di aiuto e le fonti di informazione usate per comprendere l’episodio. I risultati hanno riportato che la popolazione italiana osservata sembra avere un periodo di paralisi muscolare più prolungato rispetto ad altre culture (la durata media è di circa 5 minuti). Inoltre, il 42% dei partecipanti ha riportato una intensa paura di morire. In aggiunta, sembra che la componente culturale abbia avuto un ruolo centrale in questa ricerca, dato che circa un terzo dei partecipanti ha riferito di essere convinto che l’esperienza della paralisi del sonno è stata causata dalla creatura denominata “Pantafica”.
I risultati di questa ricerca suggeriscono che sia possibile che l’aspetto culturale possa in qualche modo intervenire sull’esperienza del fenomeno, incrementando la sensazione di terrore (Jalal et al., 2021). Sarebbe interessante esplorare se il fenomeno della paralisi del sonno possa essere vissuto in modi diversi in Italia, e come questa esperienza possa essere in qualche misura correlata con la psicopatologia, considerando nello specifico ansia e depressione.