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Il ruolo del trasporto mentale nella nostalgia

La nostalgia può portare benefici psicologici, tra i quali l'aumento del senso di continuità del sé, cioè la connessione tra sé passato e sé presente

Di Carlotta D`Acquarone

Pubblicato il 16 Giu. 2022

La nostalgia, nei film o nei contenuti mediatici, solitamente è caratterizzata dal tema del rivivere momenti passati o da flashback.

 

 Il rivivere sembra essere una componente importante dell’esperienza nostalgica. Nel corso degli anni sono state date differenti definizioni alla nostalgia, la quale talvolta è descritta come un’emozione che implica sentimentalismo e malinconia (Sedikides et al., 2015), a cui altre volte vengono aggiunte componenti cognitive come riflettere e rivivere (Hepper et al., 2012). Sebbene spesso sia descritta come negativa, perché associata a una sensazione di mancanza, la nostalgia può includere invece gioia e contentezza ed è un’emozione universale che tutti sperimentano nell’arco della vita. Comporta una riflessione tenera e affettuosa su eventi importanti del passato, accompagnata da un sentimento di rimpianto.

I benefici della nostalgia

Diversi studi in letteratura hanno scoperto che provare nostalgia può avere tre benefici psicologici:

  • il primo è un aumento della connessione sociale e il senso di accettazione e appartenenza (Sedikides e Wildschut, 2019);
  • il secondo è il rafforzare la percezione che la propria vita abbia un significato personale (Routledge et al., 2012);
  • l’ultimo è invece un aumento dell’autostima, dell’ottimismo, dell’aspirazione e in particolare della continuità del sé ovvero la connessione tra sé passato e sé presente (Sedikides e Wildschut, 2020).

Tuttavia, non è ancora chiaro il modo tramite il quale provare l’emozione nostalgica possa conferire tali benefici (Van Tilburg et al., 2015). Inoltre, alcuni studi hanno evidenziato che ricordare eventi passati non nostalgici non porta gli stessi risultati (Van Tilburg et al., 2015).

Una possibile spiegazione è quella che la nostalgia non coinvolga soltanto la memoria, e quindi il ricordo di dettagli di alcuni eventi importanti, ma includa anche un viaggio mentale nel tempo che consente di rivivere l’esperienza come se si fosse lì tramite la coscienza autonoetica. Quest’ultima è una forma di traslazione mentale basata sull’immaginazione e associata al recupero della memoria episodica e quella autobiografica. Durante la codifica di un ricordo di un evento importante, immagini dettagliate associate all’evento (suoni, sapori, ecc) diventano parte dello schema di memoria per quell’evento e al momento del recupero vengono riattivate tramite un processo di attivazione diffusa; tale attivazione permette di rivivere il ricordo in modo fluente (Conway e Pleydell-Pearce, 2000). A causa della loro importanza personale, infatti, questi eventi sono stati debitamente apprezzati e dunque è più probabile che siano impregnati di immagini, codificati in modo più elaborato e con maggiore probabilità di essere ricordati in maniera dettagliata (Abeyta et al., 2015).

Trasporto mentale e nostalgia

Tra i processi di memoria basati sull’immaginario vi è il trasporto mentale, nel quale gli individui lasciano mentalmente il loro spazio fisico attuale e si trasferiscono in una narrazione (Green e Brock, 2000). Dal momento che il trasporto mentale svolge funzioni simili a quelle della nostalgia, è possibile che sia richiamato da quest’ultima. Quando un evento nostalgico viene rievocato si attivano dapprima le conoscenze specifiche codificate come parte di quell’evento, incluse le immagini; successivamente, rivivendo l’evento, le persone vengono sempre più trasportate mentalmente in esso, immaginandolo con tutti i suoi dettagli. Grazie al trasporto mentale, infatti, i benefici della nostalgia sopra menzionati aumentano. Un esempio di collegamento tra nostalgia e trasporto mentale è ben espresso nel libro di Proust, “La strada di Swann” (1992, pp. 36-39) in cui l’autore assaggiando una madleine ricorda le fette di torta con cui la zia lo accoglieva da bambino, nella sua camera da letto. Tale ricordo nostalgico lo trasporta in quelle visite, trasformandosi in un’esplosione di immagini, suoni e profumi.

 Nel 2021 Evans e colleghi hanno voluto approfondire il ruolo del trasporto mentale utilizzando il diario giornaliero e due esperimenti, in un campione di 514 soggetti. Nel primo studio gli autori hanno ipotizzato che le esperienze quotidiane di nostalgia e di trasporto mentale fossero positivamente correlate. In particolare, che la propensione alla nostalgia fosse positivamente associata alle esperienze nostalgiche quotidiane e al trasporto mentale quotidiano e che nei giorni in cui i partecipanti avessero riferito di essere più nostalgici, essi avrebbero riportato un trasporto mentale più elevato. Nei successivi studi, invece, hanno ipotizzato che il ricordo di un evento autobiografico nostalgico (rispetto a quello ordinario) fosse collegato a un aumento del trasporto mentale auto-riferito e che il ricordo nostalgico (rispetto a quello ordinario) conferisse più benefici psicologici. I partecipanti hanno completato la Southampton Nostalgia Scale (SNS; Sedikides et al., 2015) che misura la propensione alla nostalgia, alcune domande sul trasporto mentale giornaliero derivate dalla scala di Green e Brock (2000), e la scala del trasporto mentale (Green e Brock, 2000). Inoltre, i soggetti hanno completato valutazioni giornaliere che misuravano i pensieri, i sentimenti, i comportamenti e gli eventi quotidiani dei partecipanti.

I risultati mostrano che esiste un legame tra la nostalgia e il trasporto mentale: la propensione alla nostalgia era associata positivamente alla frequenza delle esperienze di trasporto mentale giornaliero e, nello specifico, la nostalgia giornaliera prediceva il trasporto mentale giornaliero. Inoltre, negli studi in cui sono stati utilizzati i due esperimenti è emerso che il ricordo di un evento nostalgico della propria vita (rispetto a quello autobiografico ordinario) era associato a una maggiore fluidità del trasporto mentale. Dall’ultimo esperimento il trasporto mentale è risultato essere associato positivamente agli stessi benefici psicologici della nostalgia. È stato osservato infatti che il trasporto mentale media l’influenza benefica della nostalgia sulla connessione sociale, sul significato della vita, sull’ottimismo, sull’ispirazione e sull’auto-continuità.

Il trasporto mentale sembra essere quindi un meccanismo chiave alla base dei benefici psicologici della nostalgia e può contribuire a influenzare atteggiamenti, emozioni e intenzioni (Murphy et al., 2013).

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Abeyta, A., Routledge, C., Roylance, C., Wildschut, R. T., & Sedikides, C. (2015). Attachment-related avoidance and the social and agentic content of nostalgic memories. Journal of Social and Personal Relationships, 32(3), 406–413.
  • Conway, M. A., & Pleydell-Pearce, C. W. (2000). The construction of autobiographical memories in the self-memory system. Psychological Review, 107(2), 261–288.
  • Evans, N. D., Reyes, J., Wildschut, T., Sedikides, C., & Fetterman, A. K. (2021). Mental transportation mediates nostalgia’s psychological benefits. Cognition and Emotion, 35(1), 84-95.
  • Green, M. C., & Brock, T. C. (2000). The role of transportation in the persuasiveness of public narratives. Journal of Personality and Social Psychology, 79(5), 701–721.
  • Hepper, E. G., Ritchie, T. D., Sedikides, C., & Wildschut, T. (2012). Odyssey’s end: Lay conceptions of nostalgia reflect its original Homeric meaning. Emotion, 12(1), 102–119.
  • Murphy, S. T., Frank, L. B., Chatterjee, J. S., & Baezconde-Garbanati, L. (2013). Narrative versus non-narrative: The role of identification, transportation and emotion in reducing health disparities. Journal of Communication, 63(1), 116–137.
  • Proust, M. (1992). Swann’s way. (C. K. S. Moncrieff, Trans.). Dover Publications, Inc. (Original work published 1927).
  • Routledge, C., Wildschut, T., Sedikides, C., Juhl, J., & Arndt, J. (2012). The power of the past: Nostalgia as a meaning- making resource. Memory (Hove, England), 20(5), 452–460.
  • Sedikides, C., Wildschut, T., Routledge, C., Arndt, J., Hepper, E. G., & Zhou, X. (2015). To nostalgize: Mixing memory with affect and desire. Advances in Experimental Social Psychology, 51, 189–273.
  • Sedikides, C., & Wildschut, T. (2019). The sociality of personal and collective nostalgia. European Review of Social Psychology, 30 (1), 123–173.
  • Sedikides, C., & Wildschut, T. (2020). The motivational potency of nostalgia: The future is called yesterday. Advances in Motivation Science, 7, 75–111.
  • Van Tilburg, W. A. P., Sedikides, C., & Wildschut, T. (2015). The mnemonic muse: Nostalgia fosters creativity through open- ness to experience. Journal of Experimental Social Psychology, 59, 1–7
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