Le terapie basate sulla Mindfulness si rivelano utili nel trattamento del PTSD proprio perché si focalizzano sul momento presente e in modo non giudicante.
La Mindfulness, riprendendo la definizione di John Kabat-Zinn, coincide con un atteggiamento di consapevolezza e di accettazione verso l’esperienza vissuta nel momento presente, a cui si assiste in modo non giudicante. Da tempo ormai viene utilizzata per il trattamento della riduzione dell’ansia, dei sintomi della depressione e per le conseguenze psicologiche del dolore cronico, soprattutto grazie al Protocollo MBSR: Mindful-based Stress Reduction (Goldsmith, et al., 2014).
Negli ultimi anni si è sviluppato sempre di più l’utilizzo delle terapie Mindful-based anche per il trauma. Si stima che circa il 65-70% della popolazione Americana viva nel corso della vita almeno un evento potenzialmente traumatico (Boyd, et al., 2018): tra quelli più diffusi ritroviamo la violenza sessuale, il maltrattamento infantile, gli incidenti stradali. Il PTSD è una patologia che può svilupparsi in seguito all’esperienza diretta o indiretta di un evento traumatico, generalmente legato alla morte o alla minaccia di morte, e si presenta con sintomatologia di risperimentazione, come ad esempio i flashback, di evitamento e di iperattivazione, come irritabilità, isolamento, disturbi del sonno.
Quali possono essere i risvolti dell’utilizzo della Mindfulness per il trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD)?
Le terapie basate sulla Mindfulness si rivelano utili proprio perché si focalizzano sul momento presente e in modo non giudicante: rimanere ancorati al qui ed ora permette infatti di non reagire in modo automatico nel momento in cui compaiono memorie e pensieri intrusivi, flashback e strategie di coping basate sull’evitamento (Boyd, et al., 2018). La pratica strutturata della Mindfulness permette di agire sul sistema nervoso, riducendo l’iper-attivazione della risposta parasimpatica determinata dal PTSD e aiutando la stimolazione della corteccia prefrontale, dedicata ai processi di decisione consapevole.
La Mindfulness può inoltre aumentare l’accettazione dell’esperienza traumatica, che viene rivissuta non in una forma più tradizionalmente narrativa, ma attraverso l’osservazione non giudicante della memoria traumatica e dei suoi connotati emotivi. L’attenzione sul presente permetterebbe quindi di agire su alcuni dei nuclei centrali del PTSD, come l’evitamento, l’iperarousal, le emozioni tipiche della patologia, come il senso di colpa e la vergogna, ma anche sulla dissociazione.
Da un lato l’attenzione consapevole sul qui ed ora riduce la ruminazione, e di conseguenza i livelli di ansia; dall’altro l’atteggiamento non giudicante permette di coltivare la volontà di affrontare stimoli potenzialmente triggeranti, riducendo l’evitamento e sviluppando anche l’accettazione di emozioni dai connotati negativi, come vergogna e senso di colpa. In particolare, l’approccio della Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT), che sintetizza i principi della terapia cognitivo comportamentale con quelli della Mindfulness, si focalizza sull’alterazione della cognizione e dell’umore: attraverso l’accettazione non giudicante di quelli che sono i pensieri legati all’esperienza traumatica permette di aumentare la compassione verso se stessi (Folette, et al., 2015), riducendo senso di colpa, rabbia e vergogna (Goldsmith, et al., 2014), emozioni che tendono a manifestarsi in modo molto forte e invalidante nel PTSD.Un confronto tra Mindfulness e altri approcci di trattamento al PTSD
Dunque, la Mindfulness facilita la consapevolezza somatosensoriale ed emotiva (Boyd, et al., 2018), risultando di conseguenza efficace anche per contrastare i sintomi più tipicamente dissociativi connessi al vissuto traumatico, che generalmente sono più difficili da trattare in terapia. Confrontando infatti terapie incentrate sul momento presente come i protocolli MBSR con terapie ‘più tradizionali’ per il PTSD come la Cognitive Processing Therapy (CPT) e la Prolonged Exposure (PE), è stato possibile osservare da un lato un’efficacia comparabile tra i vari approcci e dall’altro invece livelli di drop-out significativamente più bassi nei trattamenti del trauma basati sulla Mindfulness (Frost, et al., 2014). Se, infatti, i livelli di drop-out per i trattamenti basati sulla Mindfulness si aggirano intorno al 10-22% (Cole, et al., 2015), in media i livelli dei trattamenti con PE e CPT si aggirano intorno al 35-40% (Schottenbauer, et al., 2008), andando ad evidenziare l’elevata tolleranza dei pazienti a questa tipologia di intervento.