Esistono due meccanismi che spiegano in che modo lo stile di attaccamento adulto e il funzionamento delle relazioni sono legati tra loro: la selezione del partner e le abilità relazionali.
Introduzione
Le relazioni di coppia sono importanti fonti di sostegno emotivo e sociale, crearle e mantenerle è uno dei compiti principali dello sviluppo psicosociale dei giovani, i quali costruiscono una propria identità e migliorano le proprie competenze sociali anche grazie alle relazioni (Booth et al., 2015). Per comprendere il funzionamento delle relazioni spesso si fa riferimento alla teoria dell’attaccamento adulto: accade frequentemente che alcune interazioni conflittuali tra due partner, percepite come minacce di separazione o rifiuto, attivino comportamenti caratteristici del proprio stile di attaccamento. Una persona evitante, per esempio, dopo una situazione di conflitto è probabile che aumenti la distanza dal partner, in quanto percepisce il conflitto come una minaccia alla propria indipendenza e come una possibile forzatura ad impegnarsi in conversazioni intime (Paley et al., 1999).
Stili di attaccamento adulto nella coppia
Nel 1991, Bartholomew e Horowitz, hanno strutturato un modello di attaccamento adulto all’interno del quale sono valutati i modelli interni positivi o negativi di sé stessi e degli altri. Per ogni relazione di attaccamento sono stati presi in considerazione il grado in cui le persone temono di essere rifiutate o abbandonate dal proprio partner (ansia) e il grado in cui ciascuno si sente a proprio agio con l’intimità emotiva e la vicinanza altrui (evitamento). Da queste valutazioni sono emersi diversi stili di attaccamento adulto: gli individui sicuri, i quali hanno una visione positiva sia di sé che degli altri, e conseguenti bassa paura di abbandono e basso evitamento dell’intimità; gli individui preoccupati, che mostrano invece un’elevata ansia a causa della percezione negativa che hanno di sé, ma un basso evitamento in quanto hanno una percezione positiva altrui; le persone paurose-evitanti, che hanno una percezione negativa sia di sé che degli altri con marcati livelli di ansia ed evitamento; infine gli individui respingenti-evitanti, che hanno bassa ansia a causa della percezione positiva di sé e alto evitamento per la negativa percezione degli altri (Griffin & Bartholomew, 1994).
La letteratura mostra che esistono due meccanismi che spiegano in che modo lo stile di attaccamento e il funzionamento delle relazioni sono legati tra loro: la selezione del partner e le abilità relazionali. La prima fa riferimento alla tendenza che ciascuno di noi ha ad associarsi con persone che hanno un determinato stile di attaccamento; la seconda invece riguarda la capacità del partner di risolvere i conflitti e regolare le proprie emozioni. Diversi studi hanno dimostrato infatti che le proporzioni di ansia e di evitamento e gli stili insicuri come preoccupato, respingente o timoroso, sono associati a difficoltà nei conflitti e ostacolano il problem solving: accade spesso che le persone con livelli di evitamento elevati siano più propense a evitare o ritirarsi dai conflitti, mentre gli individui ansiosi tendono ad essere molto coinvolti nelle situazioni conflittuali (Rholes et al., 2014). L’utilizzo di strategie efficaci e costruttive nella risoluzione dei conflitti sembra essere correlato alla soddisfazione relazionale rispetto a coloro che utilizzano il ritiro o l’eccessivo coinvolgimento, alcuni studi però non mostrano risultati significativi che evidenzino un collegamento tra l’utilizzo di strategie costruttive o distruttive nella risoluzione dei conflitti e la qualità relazionale (Bretz, 2009).
Spesso però gli studi presenti in letteratura che esaminano l’influenza dell’attaccamento nella risoluzione dei conflitti e nella soddisfazione relazionale prendono in considerazione solo un membro della coppia; è possibile invece che questi fattori siano influenzati non solo dalle caratteristiche individuali, ma anche da quelle del partner. Per tale ragione ultimamente alcuni ricercatori utilizzano il modello Actor-Partner Interdipendence Model (APIM; Cook & Kenny, 2005), che tiene in considerazione l’interdipendenza delle caratteristiche dei due membri della coppia, ovvero di prevedere gli effetti che un membro può provocare sia nei propri comportamenti sia in quelli del proprio partner.
Attaccamento adulto, risoluzione dei conflitti e qualità della relazione
Una recente ricerca di González-Ortega e colleghi del 2021, si è posta come obiettivo quello di analizzare le interrelazioni tra attaccamento adulto, stile di risoluzione dei conflitti e qualità della relazione in molte coppie eterosessuali di giovani adulti. Nello specifico gli autori desideravano esaminare le correlazioni tra queste tre variabili, sia individualmente sia nella coppia; successivamente verificare se l’attaccamento adulto, lo stile di risoluzione dei conflitti, e la qualità della relazione di uno dei due membri predicessero la qualità della relazione dell’altro. Il campione oggetto di studio contava 405 giovani coppie eterosessuali, le quali hanno completato online la forma breve del questionario Experiences in Close Relationships-Revised (ECR-R; Fraley et al., 2000) per valutare l’ansia e l’attaccamento dell’evitamento; il Conflict Resolution Styles Inventory (Kurdek, 1994), per valutare lo stile di risoluzione dei conflitti e, infine, sono state poste loro quattro domande per indagare la qualità della relazione (Conger et al., 2000). I risultati ottenuti mostrano una correlazione negativa tra attaccamento evitante e qualità della relazione, maggiore rispetto all’ansia; questo accade perché talvolta gli individui evitanti percepiscono meno positivamente gli eventi quotidiani di sostegno nelle loro relazioni mentre le persone ansiose sono più inclini a trarre maggiore soddisfazione dalle relazioni quando si sentono sicure della disponibilità del loro partner (Li & Chan, 2012). Sembrerebbe però che entrambe le dimensioni di attaccamento siano dannose per la soddisfazione relazionale.
Inoltre mettono in luce che gli stili disfunzionali di risoluzione dei conflitti (eccessivo coinvolgimento e ritiro) sono dannosi per la qualità della relazione, mentre una risoluzione efficace dei problemi favorisce la soddisfazione nella coppia. Gli stili di risoluzione dei conflitti sono risultati altamente correlati sia con l’evitamento sia con l’ansia; i risultati indicano però che il coinvolgimento o l’evitamento di un conflitto di uno dei due membri non influenza la qualità della relazione. A livello diadico, la qualità della relazione è stata predetta negativamente dall’attaccamento evitante dell’attore (colui che ha risposto alle domande) e positivamente dalla qualità della relazione del partner. In conclusione è emerso che esistono interrelazioni sia a livello individuale sia diadico tra attaccamento adulto, risoluzione dei conflitti e qualità relazionale: le insicurezze dell’attaccamento fanno emergere l’uso di stili disfunzionali nei conflitti diminuendo la qualità della relazione. I risultati suggeriscono ai terapeuti di prestare attenzione all’attaccamento di entrambi i membri della coppia per valutare in che modo influenza la soddisfazione relazionale e la risoluzione dei conflitti (González-Ortega, 2021).