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Il nostro cervello: autonomo, potente e dinamico definisce chi siamo durante tutto il corso della nostra vita

Il nostro cervello non è mai statico, non è mai passivo, è un sistema completamente adattivo, in continuo divenire nel tempo

Di Laura Vacchini

Pubblicato il 13 Gen. 2022

Il nostro cervello è una macchina fantastica, complessa e ancora per certi versi misteriosa. Ci consente di essere ciò che siamo e fare ciò che facciamo senza richiedere il nostro diretto intervento.

 

Autonomo, potente e dinamico è infatti la cosa più importante che abbiamo perché ci rende ciò che siamo stati, chi siamo ora e ci consentirà di essere ciò che diventeremo.

Noi stessi infatti siamo il nostro meraviglioso cervello, per questo siamo unici: cosa possiamo fare per preservarlo? Come tutto il nostro corpo, infatti, anche il cervello beneficia di una sana e consapevole attività.

Se noi siamo il nostro cervello siamo in grado di fare tutto ciò che è in nostro potere per mantenerlo attivo. Se lui è attivo, lo saremo anche noi e viceversa.

Il nostro cervello: un lavoro ininterrotto

Il nostro cervello lavora ininterrottamente senza la nostra diretta consapevolezza. Svolge i compiti per cui è stato programmato con naturalezza: calibrato in ogni suo aspetto, gestisce, smista, organizza e indirizza un numero innumerevole di flussi informativi senza che ce ne rendiamo conto.

Compie in tempo reale una serie complessa di calcoli per decodificare le informazioni che provengono dalle diverse strutture periferiche a cui è connesso e, simultaneamente, produce informazioni che invia in tempo reale ai centri preposti a compiere ad esempio un’azione di cui abbiamo coscienza (alzarsi da una sedia) o di cui non abbiamo diretta coscienza (la respirazione).

Se pensiamo al nostro encefalo come ad un hardware e alla mente come ad ad un software, le informazioni che vengono processate funzionano come algoritmi che producono soluzioni specifiche in seguito a richieste precise.

Nel processare le informazioni, il cervello cambia costantemente: apprende a rimanere efficiente in modo del tutto funzionale e proprio per questo è da considerarsi un sistema unico e per certi versi imprevedibile.

Ciò che lo rendere speciale, infatti, è il principio stesso che lo guida, ovvero il cambiamento: il nostro encefalo non è mai statico, non è mai passivo, è un sistema completamente adattivo, in continuo divenire nel tempo dal momento in cui nasciamo fino alla fine della sua vita.

Nel suo modificarsi, spesso il nostro cervello deve fare fronte a situazioni difficili che lo obbligano a trovare modalità alternative di funzionare per consentire a tutto il sistema di continuare a ricoprire il suo ruolo in modo ottimale. Un cervello che avanza con l’età, si rimodella sempre, anche di fronte a danni più o meno gravi che possono colpirlo.

Le cellule neuronali si connettono tra loro per motivi precisi e nel farlo creano nuovi legami che si traducono in nuove funzionalità. I nuovi legami spesso servono anche ad affrontare, risolvere o gestire malfunzionamenti che possono insorgere durante il corso della sua esistenza.

Per quanto possa essere considerata una macchina perfetta, tuttavia, il nostro cervello non è una macchina. È la fonte di ciò che siamo noi, ovvero esseri umani imperfetti che cambiano ininterrottamente, in ogni nostro ambito di vita, dal momento in cui veniamo concepiti.

Il nostro cervello: prendersi cura della nostra mente

Tutto quanto descritto fino ad ora accade senza che ce ne rendiamo conto: ora che leggiamo queste parole – per quanto ci riteniamo specializzati in materia – stiamo fornendo alla nostra mente nutrimento per nuovi pensieri o idee e questo crea nuova linfa al nostro hardware.

Siamo quindi tutti molto ricchi, in quanto abbiamo con noi uno strumento unico nella sua specie. Divenire consapevoli di questo prezioso strumento ci rende responsabili del fatto che averne cura significa avere cura di noi stessi e del nostro futuro.

Per quanto in nostro potere, la nostra mente – intesa come software – va nutrita ed esercitata per poter mantenere attivo l’hardware che la rende efficiente. Con infatti l’esercizio potremo rafforzare e fortificare le sue funzionalità intrinseche.

Se stimoliamo la nostra mente con uno stato di apprendimento continuo, questo a sua volta influirà su tutte le strutture che, per loro natura, sono strettamente connesse alla funzionalità che andremo a stimolare.

Imparare a fare qualcosa di nuovo, apprendere un concetto nuovo, fare nuovi movimenti, nuove esperienze, socializzare, parlare con le persone, sono tutte fonti inesauribili di potenziamento del nostro cervello e di noi stessi. Averne coscienza ci farà senz’altro apprezzare maggiormente il valore di ogni nostro pensiero e di ogni nostra azione.

 

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