expand_lessAPRI WIDGET

Il tempo siamo noi (2015) di Marc Wittmann – Recensione

Cercando di offrire un messaggio non riduzionistico, Marc Whittmann descrive delle prospettive originali quanto scientificamente solide sul tempo

Di Massimo Agnoletti

Pubblicato il 13 Dic. 2021

Il tempo siamo noi ci accompagna “passo passo” con studiata agilità presentandoci una visione moderna quanto complessa del senso del Tempo che ciascuno di noi possiede.

 

Il libro Il tempo siamo noi scritto da Marc Wittmann, esperto internazionale di psicologia del tempo che lavora all’Istituto di studi interdisciplinari di psicologia e igiene mentale di Friburgo in Germania, è semplicemente uno dei libri più completi ed aggiornati riguardo la tematica temporale nelle sue varie sfaccettature.

Con un linguaggio molto accessibile, ma che non rischia mai di semplificare in maniera riduzionistica i vari concetti citati, il testo rappresenta forse il libro che più sintetizza le molte conoscenze filosofiche, psicologiche e delle moderne neuroscienze che hanno a che fare con la dimensione temporale.

Spaziando dalla relazione psicologica che ognuno di noi possiede nei confronti del tempo, alle evidenze biologiche che determinano il concetto di tempo sul piano fisiologico, alle varie teorie che stanno alla base di come misuriamo il tempo che percepiamo, il libro ci accompagna “passo passo” con studiata agilità presentandoci una visione moderna quanto complessa del senso del Tempo che ciascuno di noi possiede.

Cercando sempre di offrire un messaggio non riduzionistico Marc Whittmann descrive delle prospettive originali quanto scientificamente solide che non rischiano mai di essere troppo frammentate tra di loro, malgrado il discutere della dimensione temporale sia notoriamente difficile da inquadrare senza generare una sorta di disorientamento concettuale.

L’autore riesce sempre con molta eleganza e abilità a parlare della dimensione del Tempo attraverso un filo rosso che collega ed intreccia argomenti specifici quali l’autocontrollo dello psicologo Walter Mischel (rappresentato dal suo noto esperimento sui marshmallow), la Prospettiva Temporale concettualizzata dallo psicologo Phil Zimbardo, le evidenze neurofisiologiche di quello che può essere definito il nostro “metronomo interno”, così come la dimensione esperienziale del senso del Tempo e le molteplici implicazioni sul nostro benessere e la nostra salute derivanti dall’“orologio interno” che definisce il ritmo di funzionamento della nostra fisiologia.

Personalmente ho trovato particolarmente interessanti le sezioni che trattano le moderne evidenze neurofisiologiche del senso del Tempo con l’enterocezione così come l’analisi di alcune emozioni specifiche come la noia o l’esperienza ottimale ma non c’è una parte del libro che non consiglierei di leggere con attenzione.

Anche le ricerche citate ed i concetti esposti relativi i Ritmi Circadiani e le loro numerose implicazioni psicofisiche derivanti la loro desincronizzazione dovuta all’attuale società caratterizzata da un cronico “social jet-lag”, sono particolarmente interessanti per comprendere in una nuova prospettiva dei comportamenti assolutamente diffusi all’interno della popolazione quanto spesso quasi patologici.

La profonda competenza dell’autore è evidente anche quando tratta i temi più squisitamente psicologici in particolare nel suo primo capitolo intitolato “Miopia temporale: il saper aspettare”.

Il tempo siamo noi è un libro che va letto più volte da quanti concetti sintetizza, ma soprattutto per quanti spunti e stimoli offre analizzando il fattore Tempo.

Consiglio vivamente questo libro per tutti coloro che sono interessati alla dimensione temporale (chi di noi non lo è?) ed in particolare ai colleghi curiosi di sapere come il fattore Tempo influenza le nostre vite, sia nei suoi aspetti più puramente psicologici esperienziali che in quelli biologico-fisiologici che determinano, entrambi, la nostra salute e la nostra qualità di vita.

 

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Wittmann, M. (2015). Il tempo siamo noi. Carocci Editore.
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Percezione del tempo: l'influenza di età, cognizioni, emozioni e cultura
La percezione del tempo può essere influenzata dall’età, da fattori cognitivi, emotivi e culturali?

Come potrebbe funzionare la società attuale senza avere la consapevolezza del tempo, della successione o della simultaneità degli eventi?

ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel