Un recente studio ha cercato di dimostrare l’applicazione sperimentale della Self Regulation Therapy per migliorare le capacità di coping.
Esiste un ampio consenso internazionale riguardo alla nocività e alla pericolosità delle droghe sugli effetti della salute pubblica (Bahorik et al., 2017; NIDA, 2020; Amigó, 2021). Cannabis, ecstasy e cocaina sono considerate sostanze suscettibili di abuso che creano dipendenza (Amigó, 2021). Allo stesso tempo, diversi autori analizzano i motivi che portano le persone ad utilizzare queste sostanze. Nello specifico, Boys e colleghi (2001) osservarono le varie funzioni dell’utilizzo delle droghe, tra cui effetti rilassanti (96,7%), restare svegli di notte per socializzare (95,9%), alleviare stati d’animo depressi (86,8%) e migliorare un’attività (88,5%).
La suggestione è definita come un “processo psichico che conduce l’individuo ad agire secondo suggerimenti esterni, provenienti da personalità più forti della sua o da situazioni ambientali particolarmente cariche di tensione emotiva, senza aver subito alcuna costrizione manifesta” (Hoepli, 2018).
La Self Regulation Therapy
La Self Regulation Therapy (SRT; Amigó, 1992) è la prima procedura psicologica che si basa sulla riproduzione degli effetti delle droghe attraverso la suggestione: sono stati riprodotti gli effetti di droghe diverse per ogni sessione (Amigó, 2021) e sostanze come cannabis, ecstasy, metilfenidato, anfetamine e cocaina sono state testate (Amigó, 2014; 2015; 2018). Nonostante tale terapia sia scarsamente dimostrata, a causa dei pochi studi pubblicati sulla riproduzione degli effetti delle droghe mediante suggestione, due studi (Amigó, 1994; 1997) indicano come la SRT possa essere utilizzata per incrementare gli stati d’animo positivi e ridurre quelli negativi. Tale terapia è stata utilizzata con successo per il trattamento di pazienti con stress, ansia e depressione (Amigó, 2021). Con l’SRT vengono applicati differenti esercizi di richiamo sensoriale con lo scopo di insegnare ai soggetti come produrre varie sensazioni fisiche, inizialmente provocate da stimoli reali, in modo volontario attraverso l’immaginazione (Amigó, 1992; 2021).
Uno studio sperimentale sulla Self Regulation Therapy
Amigó (2021) ha cercato di dimostrare l’applicazione sperimentale della SRT per migliorare le capacità di coping. Basandosi sull’utilità di tale intervento per sostenere la psicoterapia convenzionale, l’autore ha svolto l’esperimento su un campione composto da 15 partecipanti volontari (8 maschi e 7 femmine), con un’età compresa tra i 20 e i 34 anni. In questo studio sono state incluse persone che fanno un uso occasionale di droghe illegali e persone che hanno risposto sufficientemente alla suggestione generale e ai vari effetti (Amigó, 2021). Tra i vari strumenti utilizzati, la Substance Use Scale (EMCDDA; 2003) è una questionario di autovalutazione, utile a misurare la frequenza del consumo di sostanze come tabacco, alcol, cannabis, MDMA, sedativi, allucinogeni, anfetamine e cocaina, che segue l’Osservatorio Europeo per criteri relativi alle Droghe e alle Tossicodipendenze (OEDT). La Barber Suggestibility Scale (BSS; Barber e Carverley, 1963; Gonzàlez) è stata utilizzata per valutare il livello di suggestionabilità dei partecipanti: può essere somministrata individualmente, con o senza induzione ipnotica, e può essere valutata oggettivamente (OS) o soggettivamente (SS; Amigó, 2021). Il Coping Orientation to Problems Experienced (COPE; Carver, 1989; Crespo e Cruzado, 1997) è un inventario multidimensionale tipo Likert composto da 60 domande, utile a valutare i metodi di coping, in tempi distinti, attraverso 15 scale e con dei punteggi che variano da 1 (nessun effetto) a 4 (massimo effetto). Per questo studio, sono state incluse le sottoscale “pianificazione e fronteggiare attivamente” (6 domande), “reinterpretazione positiva” (3 domande), “crescita personale” (2 domande) e “disimpegno comportamentale” (3 domande). La Positive and Negative Affect Schedule (PANAS) è una scala composta da parole descriventi diverse emozioni e sentimenti e da due scale, ognuna composta da 10 domande, per indagare gli affetti positivi e negativi (Amigó, 2021). Le droghe maggiormente utilizzate dai partecipanti nell’ultimo anno erano l’alcol e la cannabis (da parte di tutti i soggetti), il tabacco (12 soggetti) e tranquillizzanti (11 soggetti), nell’ultimo mese invece le sostanze più utilizzate erano cannabis (n = 14), alcol (n = 14) e tabacco (n = 10). Utilizzando l’SRT, 14 soggetti hanno scelto di riprodurre gli effetti della cannabis attraverso la suggestione, due partecipanti hanno scelto di riprodurre gli effetti della cocaina e altri due gli effetti dell’ecstasy (Amigó, 2021).
I risultati suggeriscono come la SRT abbia un effetto significativo per le quattro strategie di coping analizzate e, nel tempo, per la pianificazione, il fronteggiare attivamente i problemi e la crescita personale dei soggetti. La SRT sembra aver migliorato anche le capacità emotive, incrementando le emozioni positive e diminuendo quelle negative. Considerando il possibile limite legato al fatto che la SRT potrebbe spingere i soggetti ad utilizzare le sostanze in modo controllato, si suggeriscono ulteriori studi per osservare se questa terapia può essere efficace per trattare le tossicodipendenze, portando così i soggetti a provare degli effetti “mentali” delle droghe senza craving e senza doversi procurare la sostanza (Amigó, 2021).