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L’infertilità e la dimensione del lutto nella coppia

Di fronte alla diagnosi di infertilità i partner sperimentano, seppur in modalità differenti, un dolore molto affine all’esperienza di lutto

Di Alessia Diecidue, Gabriella Gandino

Pubblicato il 08 Nov. 2021

L’impatto della diagnosi di infertilità conduce anche le coppie più unite e stabilmente legate a prendere contatto con le proprie fragilità.

 

Abstract

 Di fronte alla diagnosi di infertilità i partner sperimentano, seppur in modalità differenti, un dolore molto affine all’esperienza di lutto. L’attesa silenziosa e prolungata della gravidanza mette a dura prova il rapporto e l’intimità della coppia. Una possibilità è che ciascun partner reagisca alla perdita chiudendosi alla comunicazione con l’altro e che anche la coppia si chiuda rigidamente in se stessa, in un circolo vizioso che può essere interrotto attraverso l’elaborazione del vuoto percepito e, solo in seguito, all’apertura verso altre forme di generatività.

L’impatto della diagnosi di infertilità

Non riuscire a concepire un figlio è un evento, o meglio un non-evento, che crea un forte disagio all’interno di una relazione di coppia. I timori che investono i partner si rinforzano a ogni tentativo naturale non andato a buon fine, sfociando nella paura più grande: non riuscire a realizzare il proprio progetto di genitorialità condivisa. E così, nell’apparente perfezione di una melodia a due voci, l’ombra dell’infertilità irrompe come un’assordante nota stonata.

L’impatto della diagnosi conduce anche le coppie più unite e stabilmente legate a prendere contatto con le proprie fragilità e con il considerevole impatto sulla famiglia allargata: i partner, infatti, devono non solo confrontarsi con le proprie aspettative di genitori, ma anche mettere in discussione la possibilità per i familiari di diventare nonni e zii (Riccio, 2017). Riprendendo il concetto di “lealtà invisibili” di Boszormenyi-Nagy e Spark (1973, trad. it. 1988), in questa condizione la coppia potrebbe veder minata la possibilità di portare a termine il proprio dovere generazionale, sdebitandosi con i propri genitori.

La condizione vissuta dalle coppie infertili ricorda metaforicamente il dramma di Samuel Beckett “Waiting for Godot”, in cui i protagonisti trascorrono la propria vita in perenne attesa. Questo misterioso signor Godot, che fa continuamente sperare il suo arrivo, in scena non compare mai e i due vagabondi sono costretti a riempire il tempo con discorsi vuoti e senza senso. In questo dramma, come evidenziato da Auhagen Stephanos (1991, trad. it. 2008), i due protagonisti sono in una situazione di stallo, proprio come le coppie infertili che sperano, di ciclo in ciclo, di veder realizzato il proprio desiderio di genitorialità. In questa dimensione circolare in cui l’attesa si configura come parte strutturante della vita di coppia, si è destinati a una sofferenza senza fine, in un tempo che, pur sembrando immobile, scorre.

L’attesa silenziosa e prolungata della gravidanza gioca un ruolo determinante per la relazione: l’assenza di una dimensione sociale in cui condividere la propria esperienza dolorosa trascina la coppia in una condizione di solitudine; vengono così portati all’estremo gli aspetti simbiotici, corrispondenti al bisogno di vicinanza e coesione (Riccio, 2017). Analogamente alle esperienze di lutto perinatale, sentire che il proprio partner condivide gli stessi stati d’animo è un fattore protettivo per il legame di coppia e aumenta le possibilità di affrontare il lutto con successo (Swanson, Karmali, Powell, Pulvermarker, 2003; Gandino, Vanni, Bernaudo, 2018). Nonostante i buoni propositi però, spesso i partner reagiscono mettendo in atto strategie di evitamento che trasformano l’argomento in tabù e non permettono di sciogliere i nodi irrisolti (Riccio, 2017).

Le differenze di genere nell’affrontare l’infertilità

La capacità della coppia di superare il lutto della diagnosi d’infertilità risente delle differenze di genere. Spesso nell’uomo predomina il piano simbolico legato alla trasmissione dei geni, mentre nella donna a essere privilegiato è il piano dell’immaginario, in cui il figlio tanto desiderato è parte della propria identità (Vegetti Finzi, 1997). Talvolta il dolore femminile per la maternità negata è così intenso da escludere il partner, nel tentativo di proteggerlo o nella convinzione di non poter essere compresa (Riccio, 2017). La ricerca ha dimostrato, infatti, come vi sia un esito positivo nell’elaborazione del lutto per tutte quelle coppie in cui la donna riesce ad accettare la propria condizione (Repokari, Punamäki, Unkila-Kallio, Vilska, Poikkeus, Sinkkonen, Almqvist, Tiitinen, Tulppala, 2007). Più precisamente “la capacità di una donna di accettare una diagnosi di infertilità è direttamente proporzionale alla presenza di un uomo e di una coppia in grado di sostenere e proteggere” (Riccio, 2017, p. 69).

Conclusioni

Una diagnosi d’infertilità è, dunque, paragonabile a una vera e propria perdita ed è spesso accompagnata dai sentimenti tipici di un’esperienza di lutto (Weaver, Clifford, Hay, Robinson, 1997). L’infertilità è una perdita che riguarda il corpo, la salute, la quotidianità, la speranza e la progettualità condivisa (Salerno, 2010) e a cui i partner cercano di sopravvivere nonostante la rottura, a volte insanabile, dell’equilibrio della relazione. Solo attraverso un’adeguata elaborazione del vuoto percepito, possibile anche attraverso un percorso terapeutico, la coppia potrà dire di aver superato la diagnosi e abbracciare nuove forme di generatività.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Auhagen-Stephanos, U. (1991). La maternità negata: la paura inconscia di un figlio desiderato. Bollati Boringhieri, Torino, 2008.
  • Boszormenyi-Nagy, I., Spark, G.M. (1973). Lealtà Invisibili, Astrolabio, Ubaldini Editore, Roma, 1988.
  • Gandino G., Vanni I., Bernaudo A. (2018) A cerchi concentrici. La complessità della perdita perinatale e le sue perturbazioni. Torino, Utet Università.
  • Repokari, L., Punamäki, R.L., Unkila-Kallio, L., Vilska, S., Poikkeus, P., Sinkkonen, J., Almqvist, F., Tiitinen, A. e Tulppala, M. (2007). Infertility treatment and marital relationships: a 1-year prospective study among successfully treated ART couples and their controls. Human Reproduction, 22(5), 1481-1491.
  • Riccio, M. (2017). La cicogna distratta. Il paradigma sistemico-relazionale nella clinica della sterilità e dell’infertilità di coppia. Milano, Franco Angeli.
  • Salerno, A. (2010). Vivere Insieme. Tendenze e trasformazioni della coppia moderna. Bologna, Il Mulino.
  • Swanson, K.M., Karmali, Z.A., Powell, S.H. e Pulvermarker F. (2003). Miscarriage effects on couples’ interpersonal and sexual relationships during the first year after loss: women’s perceptions. Psychosomatic Medicine, 65(5), 902-910.
  • Vegetti Finzi, S. (1997). Volere un figlio. Arnoldo Mondadori Editore, Milano.
  • Weaver, S.M., Clifford, E., Hay, D.M. e Robinson J. (1997). Psychosocial adjustment to unsuccessful IVF and GIFT treatment, Patient Education and Counseling, 31, 7-18.
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