Il testo L’incertezza è zen descrive l’impermanenza delle situazioni che si presentano nella quotidianità e può aiutare a comprendere l’incertezza che caratterizza l’esistenza.
Ai giorni nostri infatti l’incertezza permea l’esistenza con continui, repentini e imprevedibili cambiamenti. È un’epoca che richiede una grande “agilità”, la nostra: la capacità di adattarsi ai cambiamenti o, mal che vada, di rialzarsi subito per prepararsi a quelli successivi.
Tollerare l’incertezza è però tutt’altro che scontato nonostante si viva in un’epoca complessa e imprevedibile. Molto spesso così la mente cerca in automatico di creare scenari come se potesse predire il futuro: cerca certezze quando non possono esserci. Si illude in qualche modo di poter essere razionale, ma questo diviene controproducente oltre che inutile.
Sembra un paradosso il fatto che in un mondo tanto incerto sia così difficile, in generale, tollerare l’incertezza. Accettare il cambiamento, l’imprevedibilità e tutto ciò che non è sotto il nostro controllo sono i punti su cui si focalizza questo testo. Nel libro viene infatti spesso motivata l’importanza di imparare a tollerare l’incertezza, anche quando è più complesso, anche in una relazione affettiva.
Secondo l’autore la capacità di affinare la consapevolezza coincide con vivere il presente, ossia ogni momento, accogliendo ciò che questo tempo offre. Per fare questo è quindi indispensabile staccarsi dai pensieri sul futuro, che è inconoscibile, o dal passato, che ormai non esiste più. È infatti quando si vive pienamente il presente che ci si svincola dalla ricerca di controllo su ciò che potrebbe accadere e si accetta la realtà così com’è. Gli attimi vissuti sono infatti transitori e, come ogni cosa, governati dall’incertezza.
Secondo l’autore la meditazione diventa un aspetto importante per riuscire a immergersi nel presente, aumentando la propria consapevolezza. Porre l’attenzione su ciò che accade fa infatti distogliere automaticamente la mente da ciò che potrebbe o non potrebbe essere, ossia dall’incertezza. Il tempo in cui viviamo è limitato, non sappiamo quando terminerà, è così che il suggerimento è quello di prendere meno in considerazione ciò che non si può conoscere e considerare invece maggiormente ciò che si sta realmente vivendo: il qui e ora. Accettare l’incertezza significherebbe quindi essere più resilienti, ossia avere la capacità di affrontare le sfide senza patirle, bensì diventando più forti di prima.