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Emicrania ed ansia: esplorazione del legame tra le due patologie

Una revisione sistematica in particolare si è focalizzata sulla comorbilità dell'emicrania con l'ansia, e sulla sua distribuzione tra i sessi

Di Eleonora Galletti

Pubblicato il 13 Ott. 2021

L’emicrania è un disturbo neurologico molto comune in tutto il mondo, più frequente nelle donne in età fertile rispetto ai maschi.

 

Precedenti studi hanno spesso dimostrato la comorbilità dell’emicrania con altri disturbi psichici, ma una revisione sistematica in particolare si è focalizzata sulla comorbilità dell’emicrania con l’ansia, e sulla sua distribuzione tra i sessi.

La revisione di Karimi e colleghi includeva studi di prevalenza e studi clinici che riportavano la frequenza dell’emicrania con l’ansia all’interno del campione dello studio. A seguito di una prima fase di screening, sono stati selezionati undici studi che avevano come campione partecipanti di età pari o superiore a 16 anni con diagnosi di emicrania provenienti da Canada, Stati Uniti, Turchia, Cina, India, Corea, Europa e Brasile (Karimi, 2020).

I principali risultati della revisione hanno mostrato come l’ansia sia una delle principali comorbilità dell’emicrania in tutto il mondo, con un ampio intervallo di prevalenza (16-83%) e una media di circa 43% dei pazienti manifestanti sintomi in comorbilità, il che è coerente con gli studi precedenti (Beghi et al., 2010, Breslau, 1998). I sintomi di ansia percepiti sembrano essere maggiori tra i maschi rispetto alle femmine, e ciò potrebbe essere attribuibile a differenti predisposizioni ambientali, ormonali, o genetiche.

I risultati hanno mostrato che la prevalenza delle donne con emicrania era significativamente più alta rispetto ai maschi, cosa ben consolidata da studi precedenti (Seneratne et al., 2010; Peres et al., 2017). Tuttavia, la prevalenza dell’emicrania con ansia era molto più alta tra gli uomini rispetto alle donne. Nonostante le diverse impostazioni di studio, paesi, età e altre caratteristiche individuali, l’evidenza di una maggiore prevalenza nei maschi era coerente in 9 studi su 11, vale a dire nella maggior parte degli studi inclusi nella revisione.

In presenza di tali differenze di genere, è opportuno considerare il fatto che molte donne soffrono di emicrania durante il ciclo mestruale, arrivando ad aspettarsi questo sintomo come un evento mensile; a ciò consegue che la consapevolezza di tale previsione può ridurre i livelli di ansia percepita. D’altronde, è possibile che i maschi trovino l’emicrania socialmente insolita e quindi più “preoccupante”. È interessante notare come uno studio abbia evidenziato che la comorbilità di emicrania e ansia nei maschi sia accompagnata da bassi livelli di testosterone (Shields et al., 2019).

I risultati della revisione evidenziano inoltre l’importanza che il personale sanitario dovrebbe attribuire all’elevata prevalenza di ansia ed emicrania in concomitanza nei contesti clinici. L’identificazione precoce delle condizioni di comorbilità può contribuire a migliorare la qualità della prognosi e della cura dei soggetti (Ratcliffe et al., 2009).

Le cause della comorbilità di emicrania ed ansia non sono attualmente disponibili in letteratura. Pertanto, ricerche future potrebbero identificare le caratteristiche cliniche associate a queste condizioni complesse, come le predisposizioni genetiche e le caratteristiche neurologiche dei pazienti. I risultati di tali studi porterebbero a una migliore comprensione delle strategie terapeutiche per le condizioni e alla progettazione di migliori strategie di trattamento. Ad esempio, nei casi in cui l’ansia funge da innesco per attacchi di emicrania frequenti, o viceversa, strategie di trattamento comportamentale mirate alla gestione dell’ansia potrebbero portare a miglioramenti nella gestione dell’emicrania.

Ad ogni modo, la revisione del team di Karimi, ha portato in luce l’importante relazione tra ansia ed emicrania in donne e uomini, aprendo la possibilità ad una ridefinizione degli obiettivi diagnostici e delle modalità terapeutiche correlate.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Beghi, E., Bussone, G., D’Amico, D., Cortelli, P., Cevoli, S., Manzoni, G. C. (2010). Headache, anxiety and depressive disorders: the HADAS study. J Headache Pain. 11:141–50. doi: 10.1007/s10194-010-0187-2
  • Breslau, N. (1998). Psychiatry comorbidity in migraine. Cephalalgia. 18:S56– 61. doi: 10.1177/0333102498018S2210
  • Karimi, L., Crewther, S. G., Wijeratne, T., Evans, A. E., Afshari, L., & Khalil, H. (2020). The Prevalence of Migraine With Anxiety Among Genders. Frontiers in neurology, 11, 569405.
  • Peres, M. F. P., Mercante, J. P., Tobo, P. R., Kamei, H., Bigal, M. E. (2017). Anxiety and depression symptoms and migraine: a symptom-based approach research. J Headache Pain. 18:37. doi: 10.1186/s10194-017-0742-1
  • Ratcliffe, G. E., Enns, M. W., Jacobi, F., Belik, S. L., Sareen J. (2009). The relationship between migraine and mental disorders in a population-based sample. Gen Hosp Psychiatry. 31:14–19. doi: 10.1016/j.genhosppsych.2008. 09.006
  • Senaratne, R., Van Ameringen, M., Mancini, C., Patterson, B., Bennett, M. (2010). The prevalence of migraine headaches in an anxiety disorders clinic sample. CNS Neurosci Ther. 16:76–82. doi: 10.1111/j.1755-5949.2009.00103.x
  • Shields, L. B., Seifert, T., Shelton, B. J., Plato, B. M. (2019). Testosterone levels in men with chronic migraine. Neurol Int. 11:8079. doi: 10.4081/ni.201 9.8079
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