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Odore di Napalm al mattino, Magnum 44 e Cimmeri spinti dalla vendetta: la mascolinità reazionaria di John Milius

Milius contestualizza la sua visione reazionaria del pensiero politico e culturale dell’epoca con personaggi maschili in un’ottica completamente diversa

Di Giovanni Carlo Bruni

Pubblicato il 22 Lug. 2021

John Milius è un regista e sceneggiatore americano famoso per aver lavorato in film capolavori come Apocalypse Now e su pellicole cult come Conan il Barbaro ed i primi due film con protagonista il poliziotto Harry Callahan.     

 

Dichiaratamente conservatore e con una visione romantica del mondo militare, Milius ha contestualizzato una figura psicologica reazionaria del sesso maschile in netto contrasto con il periodo storico in cui i suoi lavori sono stati realizzati.

Nel periodo attuale, grazie ad azioni come l’attivismo di Black Lives Matter (BBC, 2020) e le reazioni allo scandalo sessuale di Harvey Weinstein (BBC, 2021), la questione della parità interculturale e sessuale nel mondo cinematografico è diventata un argomento sempre presente nei media globali (WSJ, 2019).

Sebbene l’integrazione della diversità e della parità sessuale sia considerata da sempre un obiettivo fondamentale per una società sana ed equilibrata (Tropp, Barlow, 2018; Silva, Klase, 2021), l’inserimento di queste tematiche in maniera forzata e legata ai trend della società viene reputata forzata e non giusta nei confronti delle lotte originali, la cui critica viene spesso denigrata attraverso atti come la cancel culture (Romano, 2020).

Una situazione simile si è verificata verso la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta, dove artisti della settima arte statunitensi apertamente repubblicani hanno indicato il declino della loro carriera a causa del loro essere controcorrente con le idee progressiste tipiche della società moderna (Stanley, 2004).

Fra queste personalità si trova John Milius, sceneggiatore e regista americano noto soprattutto per le sue sceneggiature di film come Apocalypse Now e le sue direzioni di pellicole come Conan il Barbaro.
Milius, attraverso il suo materiale artistico, ha contestualizzato la sua visione reazionaria nei confronti del pensiero politico e culturale dell’epoca, veicolata da narrazioni su personaggi maschili e mascolini visti da un’ottica completamente diversa dal Cinema a lui contemporaneo.

Uno degli aspetti principali di questa sua visione è l’ottica romantica nei confronti del conflitto: di fatto, il regista e sceneggiatore statunitense vede la situazione di guerra come una possibilità di mostrare le proprie risorse e di mettersi in gioco, mostrando quella resilienza mascolina cardinale della cultura militare americana (Mann, 2006).

Un altro elemento caratteristico dei personaggi di Milus è il loro attraversare un rito di passaggio: personaggi come Conan e Benjamin Wallard attraversano varie situazioni di crisi per abbattere la figura di potere della narrazione, attualizzando la loro epifania (Van Gennep, 2019).

Infine, un aspetto fondamentale dei personaggi del regista e sceneggiatore americano è la loro resistenza al potere reazionario: i protagonisti delle sue storie vanno contro il sistema di potere, come la burocrazia della polizia in Dirty Harry, considerandolo troppo restrittivo e/o ingiusto, incarnando l’attitudine di “anarchismo zen” coniata dallo stesso Milius, rendendo i suoi personaggi delle versioni moderne della figura narrativa dell’antieroe (Neimneh, 2013).

Concludendo: nonostante le sue visioni politiche, John Milius nella vita reale è legato da una profonda amicizia con registi e sceneggiatori come Oliver Stone ed i Fratelli Cohen, aventi una visione politica totalmente opposta alla sua. Tipologia di amicizia che pian piano si sta perdendo nella società odierna (Green, 2020).

 

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