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Il possibile ruolo del Disturbo da Comportamento Sessuale Compulsivo nella sessualità promiscua di individui con Disturbo Borderline di Personalità

La sessualità promiscua di alcuni individui con Disturbo Borderline di Personalità potrebbe essere legata al Disturbo da Comportamento Sessuale Compulsivo

Di Greta Riboli, Rosita Borlimi, Giulia Onida

Pubblicato il 28 Lug. 2021

Il Disturbo Borderline di personalità (DPB) è caratterizzato da una sintomatologia che intacca la personalità in modo pervasivo e interessa quindi molti aspetti del funzionamento dell’individuo.

 

Per questo motivo, sono frequenti disturbi dell’asse I in comorbidità e quindi non strutturali, ma potenzialmente temporanei, come disturbi alimentari o abuso di sostanze, ad esempio. Il DPB è contraddistinto da “un pattern di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività” (APA, 2013). Il Disturbo Borderline di personalità presenta un tratto di impulsività che rappresenta una sorta di ricerca di eccitazione attraverso azioni pericolose o illecite che possono spaziare tra l’uso di sostanze stupefacenti, attività sessuale promiscua e simili, al fine quindi di sopperire alla sensazione di vuoto tipica del disturbo. Per quanto riguarda la sessualità, i soggetti con Disturbo Borderline di personalità sembrerebbero avere più partner sessuali rispetto a un gruppo di controllo (Sansone, Lam, & Wiederman, 2011), soprattutto occasionali (Tull, Gratz, & Weiss, 2011). Per quanto riguarda la sintomatologia sessuale vi è tendenzialmente un’iperattivazione la cui natura fa pensare ai sintomi del Disturbo da Comportamento Sessuale Compulsivo (Compulsive Sexual Behaviour, CSB). Alla luce di questa somiglianza, è apparso interessante approfondire l’eventuale relazione esistente tra CSB e DPB.

L’organizzazione mondiale della sanità ha inserito il disturbo da comportamento sessuale compulsivo nell’undicesima revisione della Classificazione Internazionale delle Malattie, definendolo come “un pattern di fallimenti nel controllo di impulsi sessuali intensi e ripetuti risultando in ripetuti comportamenti sessuali, in un periodo di almeno sei mesi, che causano una disfunzione in aree importanti come vita sociale, famiglia, educazione e occupazione” (Kraus, Kreuger, Briken, First, Stein, Kaplan & Reed, 2018). È inoltre necessario sottolineare che il disturbo non presenta necessariamente un carattere parafiliaco, come si deduce dalla descrizione di questo, infatti, i comportamenti emessi non sono problematici in termini di qualità ma di quantità e quindi pervasività (Fong, 2006). Il CSB sembra essere diffuso perlopiù nella popolazione maschile e coloro che lo presentano sono coinvolti nel comportamento sessuale rendendolo il centro della loro esistenza, fino a trascurare ogni aspetto della vita personale includendo salute e interessi, per via della totale immersione in fantasie sessuali, autoerotismo, attività sessuale virtuale e\o frenare gli impulsi anche in termini di riduzione comportamentale; l’attività sessuale compulsiva continua a manifestarsi senza alcun controllo da parte del soggetto, pur implicando difficoltà significative dal punto di vista di stabilità nelle relazioni sentimentali, occupazione, salute.

Un tratto peculiare è rappresentato dal ripetersi del comportamento sessuale a prescindere dal piacere che ne consegue; in altre parole, la soddisfazione sessuale non costituisce una condizione necessaria al verificarsi di questo fenomeno, ne risulta che il desiderio sessuale non sia motivato né finalizzato al raggiungimento dell’orgasmo (Kraus et al., 2018). Nel Disturbo da Comportamento Sessuale Compulsivo, la sessualità costituisce una sorta di strategia di evitamento che permette di distogliere l’attenzione da uno stato di malessere. Si innesca quindi una ricerca di sensazioni eccitanti per mezzo di “fantasie, visione di pornografia e attività sessuale” (Efrati & Gola, 2019). La motivazione all’atto non è quindi la soddisfazione sessuale in sé, come anticipato, bensì la volontà di non provare sensazioni negative, almeno per un momento, sostituendole con sensazioni sessuali.

La medesima ricerca di nuove sensazioni è un tratto caratteristico del Disturbo Borderline di Personalità. I due disturbi condividono un ulteriore tratto caratteristico, nonché l’assenza del controllo degli impulsi (Lloyd, Raymond, Miner & Coleman, 2007). Le sopracitate somiglianze fanno pensare che potrebbe esserci una relazione tra il Disturbo Borderline di Personalità e il Disturbo da Comportamento Sessuale Compulsivo. A questo proposito, in uno studio il cui obbiettivo era quello di indagare le comorbilità tra DBP e Disturbo da Comportamento Sessuale Compulsivo comparando un campione clinico ad uno di controllo, il Disturbo Borderline di Personalità era significativamente più presente nel campione clinico (Ballester-Arnal, J Castro-Calvo, Giménez-García, Gil-Juliá & Gil-Llario, 2020).

Jardin e colleghi (2017), con l’obbiettivo di osservare se la sessualità compulsiva fosse il motivo dell’alto numero di partner sessuali in soggetti con Disturbo Borderline di Personalità, hanno riscontrato un effetto indiretto sui partner sessuali per via della sessualità compulsiva, confermando l’ipotetica presenza di una relazione tra i due disturbi. Infine, è stato dimostrato che la sintomatologia borderline e la sessualità compulsiva sembrerebbero essere significativamente associate (Elmquist, Shorey, Anderson & Stuart, 2016).

In base all’analisi della letteratura sopra riportata, emerge che i meccanismi che sembrano alimentare l’attività sessuale promiscua nel Disturbo Borderline di personalità sono, come anticipato, l’impulsività e la necessità di evitare sensazioni negative. La natura dei tratti sopracitati si manifesta anche nel Disturbo da Comportamento Sessuale Compulsivo e ciò ha motivato i ricercatori ad indagare la relazione tra i due disturbi, al fine di comprendere se il sintomo della sessualità promiscua nel Disturbo Borderline di Personalità potesse essere spiegato dalla presenza della compulsione sessuale non finalizzata alla soddisfazione sessuale bensì alla ricerca di un distanziamento da sentimenti di vuoto. Gli studi ad oggi sembrano confermare l’ipotesi che vi sia una relazione tra il Disturbo da Comportamento Sessuale Compulsivo e la sintomatologia sessuale del Disturbo Borderline di Personalità, sia in termini di comorbilità che di causalità.

 


 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-5®). American Psychiatric Pub.
  • Ballester-Arnal R, Castro-Calvo J, Giménez-García C, Gil-Juliá B, Gil-Llario MD. Psychiatric comorbidity in compulsive sexual behavior disorder (CSBD). Addict Behav. 2020 Aug;107:106384. doi: 10.1016/j.addbeh.2020.106384. Epub 2020 Mar 7. PMID: 32244085.
  • Efrati, Y., & Gola, M. (2019, May 09). The Effect of Early Life Trauma on Compulsive Sexual Behavior among Members of a 12-Step Group. Retrieved December 14, 2020, from
  • Fong, TW. Understanding and managing compulsive sexual behaviors. Psychiatry (Edgmont) (2006) 3(11):51–8.
  • Jardin C, Sharp C, Garey L, Vanwoerden S, Crist N, Elhai JD, Zvolensky MJ. Compelled to Risk: Does Sexual Compulsivity Explain the Connection Between Borderline Personality Disorder Features and Number of Sexual Partners? J Pers Disord. 2017 Dec;31(6):738-752. doi: 10.1521/pedi_2017_31_277. Epub 2017 Jan 10. PMID: 28072043.
  • Kraus, S., Krueger, R., Briken, P., First, M., Stein, D., Kaplan, M., . . . Reed, G. (2018, January 19). Compulsive sexual behaviour disorder in the ICD-11. Retrieved December 14, 2020, here.
  • Lloyd, M., Raymond, N. C., Miner, M. H., & Coleman, E. (2007). Borderline personality traits in individuals with compulsive sexual behavior. Sexual Addiction & Compulsivity, 14, 187–206.
  • Sansone, R. A., & Wiederman, M. W. (2009). Borderline personality symptomatology, casual sexual relationships, and promiscuity. Psychiatry, 6(3), 36–40.
  • Tull, M. T., Gratz, K. L., & Weiss, N. H. (2011). Exploring associations between borderline personality disorder, crack/cocaine dependence, gender, and risky sexual behavior among substance-dependent inpatients. Personality Disorders: Theory, Research, and Treatment, 2(3), 209–219. doi:10.1037/a0021878
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