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Riflessioni sulla Didattica a Distanza (DAD): intervista alle esperte – VIDEO

Per riflettere meglio sulle conseguenze a livello psicosociale della DAD, abbiamo intervistato le Dott.sse Simona Scaini, Alessia Incerti e Valentina Davi

Di Redazione

Pubblicato il 08 Lug. 2021

L’acronimo DAD, Didattica a Distanza, è ormai diventato un termine d’uso quotidiano, ma sono davvero ben noti i risvolti psicologici di questa profonda trasformazione?

 

Uno dei settori più colpiti dal diffondersi del Coronavirus e dalla conseguente attuazione dello stato d’emergenza è stato senza alcun dubbio quello scolastico. Nel corso degli ultimi due anni, infatti, gli insegnanti, il personale scolastico, i genitori ma soprattutto gli alunni hanno vissuto ed anche “subìto” tutto ciò che lo spostamento delle attività didattiche in modalità online ha comportato. L’acronimo DAD, Didattica a Distanza, è ormai diventato un termine d’uso quotidiano, ma sono davvero ben noti i risvolti psicologici di questa profonda trasformazione? A poche settimane dalla conclusione dell’anno scolastico, sappiamo realmente cosa ha significato per i più piccoli questo cambiamento? In che modo bambini e ragazzi ne hanno risentito e/o si sono adattati a questa inaspettata realtà?

Per riflettere sulle implicazioni della DAD, abbiamo intervistato tre esperte in Psicoterapia dell’Età Evolutiva:

Dopo aver pubblicato, nei giorni precedenti, la prima parte dell’intervista sulle problematiche della DAD, pubblichiamo oggi, per i nostri lettori, il video dell’intervista su alcune riflessioni derivanti dalla Didattica a Distanza.

 

DIDATTICA A DISTANZA (DAD) – ALCUNE RIFLESSIONI

Guarda il video:

 

 

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