Webinar organizzato da Centro Clinico Studi Cognitivi l’Aquila sul tema delle ossessioni nel periodo di pandemia e sugli effetti del Covid-19 e dei cambiamenti ad esso associati su persone con disturbo ossessivo compulsivo. Pubblichiamo per i nostri lettori il video dell’evento.
La presenza di un virus con un alto tasso di contagiosità, associato alla sua scarsa conoscenza, costituiscono variabili che amplificano la sintomatologia delle persone affette da disturbo ossessivo compulsivo e che paradossalmente determinano una legittimazione da parte della società di comportamenti che un tempo sarebbero stati ritenuti patologici.
Per ridurre la diffusione del COVID-19 sono state messe in atto misure restrittive che hanno previsto un periodo di lockdown, il mantenimento delle distanze sociali, lavaggi frequenti delle mani, ecc. In questo modo coloro che soffrono di un DOC da contaminazione potrebbero soggettivamente “sentirsi meglio”, sia perché avvertono i loro comportamenti come meno bizzarri e meno oggetto di giudizio altrui, sia perché sono ufficialmente autorizzati dalla reclusione forzata e ad evitare l’esposizione a ciò che solitamente più li spaventa. Attraverso specifici percorsi psicoterapeutici è possibile individuare le caratteristiche della sintomatologia manifestata, allo scopo di incrementare le abilità e le risorse personali.
Il Centro Clinico Studi Cognitivi l’Aquila ha organizzato un webinar sull’argomento, condotto dalla Dott.ssa Alessandra Curtacci.
OSSESSIONI E COVID-19: QUANDO IL TIMORE DIVENTA REALTÀ!
Guarda il video integrale del webinar:
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