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Hikikomori e ritiro sociale: dall’assessment all’intervento – Report dal webinar

Report dal webinar sul fenomeno hikikomori condotto dal Prof. Takahiro A. Kato, psichiatra e professore presso l’Università di Kyushu a Fukuoka, in Giappone

Di Valentina Nocito

Pubblicato il 16 Apr. 2021

Aggiornato il 20 Apr. 2021 12:58

Considerata per molto tempo una sindrome culturale prettamente giapponese, l’hikikomori comincia alla fine degli anni ’90 a divenire una grave forma di ritiro sociale in diffusione in gran parte del mondo, compresa anche l’Italia.

 

Da poco si è concluso un webinair organizzato da Tages Personality, il gruppo di lavoro interno a Tages Onlus che si occupa dello studio e del trattamento dei disturbi di personalità, che ha affrontato il tema inerente gli hikikomori e che ha visto come relatore il Prof. Takahiro A. Kato, psichiatra e professore presso la Scuola di Medicina dell’Università di Kyushu a Fukuoka, in Giappone. Grande esperto di fama mondiale sul tema dell’hikikomori e del ritiro sociale, è fondatore del Mood Disorder Hikikomori Reasearch Clinic dell’Ospedale Universitario di Kyushu, impegnato in attività di formazione e ricerca sul fenomeno hikikomori, modern type depression e suicidio.

Definizione del fenomeno hikikomori

Considerata per molto tempo una sindrome culturale prettamente giapponese, l’hikikomori comincia alla fine degli anni ’90 a divenire una grave forma di ritiro sociale in diffusione in gran parte del mondo, compresa anche l’Italia.

Seppur ancora non inserita come sindrome all’interno degli attuali sistemi diagnostici, sottolinea il prof. Kato, si vanno sempre più a delinearne le caratteristiche distintive quali:

  • Spiccato isolamento sociale nel proprio domicilio;
  • Durata dell’isolomanto continuo per almeno 6 mesi;
  • Significativa menomazione funzionale o disagio associato all’isolamento;
  • L’esordio è tipicamente durante l’adolescenza o la prima età adultà;

Tale disagio può verificarsi in comorbidità con altre forme di disturbi psichiatrici.

Il prof. Kato inoltre sottolinea l’esigenza di sviluppare strumenti come test e questionari, utili nella fase di assessment, sui quali comunque sta già lavorando col suo gruppo di collaboratori.

Da studi e ricerche del Prof. Kato, inoltre, tale forma di ritiro sociale sembra essere associato a forme di depressione, anzi la sua ipotesi è considerare la depressione come possibile primo passo verso l’hikikmori.

Si evidenziano altri fattori psicologici come senso di solitudine, vergogna, bassa autostima, associati a fattori socio-culturali come l’enfasi data alla qualità dello studio e del lavoro, alte e rigide aspettative sociali, educazione genitoriale, rapporto dipendente e morboso con la figura materna, verso la quale sempre in Giappone ne sono state rilevate manifestazioni aggressive e atti violenti.

Il Professore ha fornito informazioni dettagliate, materiale, e slide su ogni contenuto qui sinteticamente esposto.

 

L’ARTICOLO CONTINUA DOPO LE IMMAGINI:

Hikikomori e ritiro sociale assessment e intervento - Report dal webinar imm5Imm. 1 – Slide dal webinar del Prof. Kato

 

Hikikomori e ritiro sociale assessment e intervento - Report dal webinar imm9Imm. 2 – Slide dal webinar del Prof. Kato

 

Hikikomori e ritiro sociale assessment e intervento - Report dal webinar imm7Imm. 3 – Slide dal webinar del Prof. Kato

 

Hikikomori e ritiro sociale assessment e intervento - Report dal webinar imm6Imm. 4 – Slide dal webinar del Prof. Kato

 

La seconda parte del webinar è entrata più nel vivo de trattamento: in questo caso il Prof. Kato ha illustrato l’esigenza del lavoro con le famiglie, i suoi programmi di intervento e l’intervento con il soggetto hikikomori.

All’intervento alla famiglia, l’approccio individuale, l’approccio di gruppo ed il reinserimento sociale, speso può essere affiancato anche un trattamento farmacologico (a base di antidepressivi).

Un fenomeno da conoscere e di cui è bene parlare, visto il tempo che si passa a casa e l’uso massiccio che ad oggi facciamo di internet, soprattutto a causa della pandemia da covid-19. I nostri giovani si trovano spesso da soli, per scelta o perché i genitori purtroppo sono assorbiti dai ritmi frenetici del lavoro, e tanti ragazzi, temendo di non possedere abilità resilienti, si ritirano dal mondo reale per rifugiarsi in una realtà virtuale meno minacciosa e più controllabile, fatta di giochi e tutto ciò che internet permette. Per tali motivi anche per noi addetti ai lavori è doveroso conoscere tali fenomeni non così lontani da noi. Ritengo che il webinair di cui ho avuto il piacere di riportarvi in questa sede, abbia dato ai partecipanti un valido contributo in tal senso.

 

Hikikomori e ritiro sociale assessment e intervento - Report dal webinar imm8Imm. 5 – Slide dal webinar del Prof. Kato

 

Hikikomori e ritiro sociale assessment e intervento - Report dal webinar imm4Imm. 6 – Slide dal webinar del Prof. Kato

 

Hikikomori e ritiro sociale assessment e intervento - Report dal webinar imm3Imm. 7 – Slide dal webinar del Prof. Kato

 

Hikikomori e ritiro sociale assessment e intervento - Report dal webinar imm2Imm. 8 – Slide dal webinar del Prof. Kato

 

Hikikomori e ritiro sociale assessment e intervento - Report dal webinar imm1Imm. 9 – Slide dal webinar del Prof. Kato

 

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Valentina Nocito
Valentina Nocito

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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