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Colloquio psicologico durante una pandemia: capacità di adattamento professionale di uno psicoterapeuta – Lo psicologo del futuro

Secondo alcune ricerche scientifiche la terapia online può essere efficiente, valida ed efficace in egual misura alla terapia tradizionale

Di Greta Cattaneo, Greta Riboli

Pubblicato il 15 Mar. 2021

Aggiornato il 19 Mar. 2021 14:13

La terapia online è una risorsa fondamentale in questa epoca, soprattutto in seguito alla pandemia da Covid-19. Lo sviluppo esponenziale della tecnologia e la sua conseguente integrazione con le varie professioni, ha richiesto a discipline come psicologia una notevole capacità di adattamento.

LO PSICOLOGO DEL FUTURO – (Nr. 14) Colloquio psicologico durante una pandemia

 

Dall’inizio della pandemia, team di psicologi e operatori socio-sanitari si sono attivati per fornire assistenza telematica alla popolazione che, colpita improvvisamente dal diffondersi esponenziale di un virus, ha sviluppato vari tipi di sofferenza psicologica. Un esempio è l’iniziativa lanciata da SIPEM (Società Italiana Psicologia dell’Emergenza) che ha attivato diversi numeri verdi di servizi gratuiti di supporto psicologico telefonico. Ma SIPEM non è stata l’unica realtà che si è attivata per proporre iniziative a favore della salute psicologica:

Sportello Coronavirus

Lo Sportello Coronavirus è uno sportello psicologico online attivato da SIPO (Servizio Italiano di Psicologia Online) per contenere l’ansia e la paura derivanti dal dilagarsi della pandemia da Coronavirus. Il servizio prevede due incontri gratuiti con uno psicologo che viene selezionato dal cliente tramite una lista di professionisti, in base all’approccio teorico e alle aree di intervento. Prima di richiedere un colloquio è necessario inviare un “questionario di entrata” per far comprendere la tematica di disagio riscontrata dal soggetto. Ai due colloqui segue un “questionario di uscita” che ha lo scopo di apportare eventuali miglioramenti al servizio.

Gli Psicologi Online

Gli Psicologi Online è un portale che offre supporto psicologico gratuito alla popolazione. L’obiettivo principale è quello di fornire sostegno durante l’epidemia da Coronavirus in Italia fornendo interventi di psico-educazione, orientamento nel presente, ristrutturazione degli automatismi di pensiero, regolazione degli stati emotivi. Il soggetto richiedente assistenza può prenotare un colloquio tramite un calendario virtuale, selezionando un professionista in base alle aree di competenza di quest’ultimo.

Oltre a questi servizi creati ad hoc per questo periodo storico, esistono altre piattaforme create in precedenza per fornire assistenza psicologica da remoto. Il caso di Twende!, esploso durante la pandemia, ne è un esempio concreto.

Twende! di IDEGO

Twende! è una piattaforma online che, dal 2016, offre un servizio di consulenza psicologica. Lo psicologo che si iscrive, versa una quota annua e riceve gratuitamente una formazione specializzata sulla prestazione psicologica a distanza. Inoltre l’organizzazione fornisce un supporto nella gestione dei social network tramite un Social Media Kit, pensato per promuovere la propria figura professionale sul web. Il paziente ha la possibilità di selezionare un professionista in base alle sue aree d’intervento e può selezionare una data disponibile su un calendario virtuale.

Psicologi.me

Psicologi.me è un sito web che offre assistenza psicologica online tramite video-colloqui.

La piattaforma permette di selezionare il professionista che si adatta meglio alle esigenze del cliente, la fascia di prezzo che si intende spendere, il raggio di chilometri tra terapeuta e paziente e il mezzo con cui si preferisce svolgere i colloqui. Inoltre, come altri servizi, fornisce un calendario online in cui si possono visionare i giorni e gli orari disponibili per prenotare un colloquio.

Vantaggi e svantaggi della terapia online

La terapia online è una risorsa fondamentale in questa epoca, ma già da qualche anno è una pratica diffusa. Lo sviluppo esponenziale della tecnologia e la sua conseguente integrazione con le varie professioni, ha richiesto a discipline come psicologia una notevole capacità di adattamento. L’evoluzione della disciplina psicologica si è manifestata, tra le altre cose, con la nascita della tele-psicologia che, nel 2013, è stata definita come

l’erogazione di servizi psicologici mediante l’utilizzo di tecnologie di telecomunicazione

dalla Task Force per lo sviluppo di linee guida di tele-psicologia per psicologi. Con l’espandersi di questa modalità terapeutica l’ordine degli psicologi della Lombardia ha pubblicato il Kit pronto all’uso per lo psicologo online, un documento condiviso nel 2017, in cui si forniscono chiarimenti sulla terapia online. In questo kit viene fornita una documentazione ritenuta utile per lo psicologo che sceglie di prestare assistenza da remoto.

Da anni ricercatori e terapeuti di tutto il mondo disquisiscono su questo tema, sottolineando diversi punti di forza e problematiche connesse.

Secondo alcune ricerche scientifiche la terapia online può essere efficiente, valida ed efficace in egual misura alla terapia tradizionale (Chakrabarti, 2015). L’e-therapy è caratterizzata da una grande flessibilità in termini di luogo e di tempo. Soggetti che abitano in aree rurali, geograficamente remote o in luoghi con un numero ridotto di psicologi disponibili, possono accedere con semplicità ad un’assistenza psicologica da casa (Luxton, 2016). Allo stesso modo, lavoratori molto impegnati che difficilmente potrebbero dedicare del tempo alla terapia possono accedervi in fasce orarie prestabilite da casa o dall’ufficio, azzerando i tempi di spostamento. Un altro vantaggio è quello economico, è riportato che la terapia online sia economicamente più vantaggiosa per il paziente, il terapeuta e per la società in generale (Morland, 2015). Per esempio il terapeuta ha la possibilità di raggiungere più pazienti e le liste di attesa per i colloqui vis-à-vis potrebbero ridursi (Mallen, 2005). Inoltre il cliente ha la libertà di contattare ed incontrare un professionista le cui aree di intervento corrispondono alle sue esigenze (Fenichel, 2002).

Parallelamente esistono diversi svantaggi della e-therapy. In primo luogo la questione della privacy. Un utilizzo di siti web non sicuri o strumenti di comunicazione non criptati potrebbe non tutelare la privacy del paziente (Fantus, 2013), provocando di conseguenza una violazione del codice deontologico. Inoltre, il paziente potrebbe sentirsi a disagio a partecipare ad un colloquio psicologico nella propria casa, specialmente se non vive da solo. Uno degli svantaggi più discussi è l’assenza del linguaggio non verbale, che può portare a malintesi e a problemi di comunicazione (Bauman, 2015). Il clinico infatti, potrebbe non notare qualche aspetto utile per inquadrare al meglio il quadro clinico del paziente (Van Wynsberghe, 2009). Il ridotto numero di stimoli non verbali potrebbe portare ad una mancanza di intimità che provocherebbe un altro limite ampiamente trattato: una minore qualità della relazione terapeutica. Molti autori si sono domandati se fosse possibile costruire una buona alleanza con il proprio paziente da remoto (Richards, 2013) e se i molteplici benefici della relazione terapeutica potessero ridursi o sparire nella psicoterapia online (Baker, 2011).

Conclusioni

Nonostante i numerosi svantaggi, la lista dei vantaggi è notevole, soprattutto se si considera la flessibilità: in un mondo caotico dove i mezzi informatici eliminano sempre di più le distanze territoriali, la terapia online diventa una risorsa fondamentale. Ciò che risulta fondamentale è rimanere aggiornati e svolgere corsi per arrivare ad una competenza adeguata dei mezzi tecnologici in modo da poterli usare al meglio nel processo psicologico e psicoterapeutico.

Di sicuro il padre della psicologia Sigmund Freud non si sarebbe mai immaginato di appoggiare sul lettino del suo studio un computer, eppure, a distanza di un secolo, per abbattere i limiti dati dalle contingenze, gli psicologi e gli psicoterapeuti di tutto il mondo si sono dovuti interfacciare con un paziente nello schermo.

 

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Bauman S, Rivers I. Mental health in the digital age. New York, NY: Palgrave Macmillan (2015).
  • Chakrabarti S. Usefulness of telepsychiatry: A critical evaluation of videoconferencing-based approaches. World J Psychiatry (2015) 5(3):286–304.
  • Chester A, Glass CA. Online counselling: A descriptive analysis of therapy services on the Internet. Br J Guid Couns (2006) 34(2):145–60.
  • Fantus S, Mishna F. The ethical and clinical implications of utilizing cybercommunication in face-to-face therapy. Smith Coll Stud In Soc Work (2013) 83(4):466–80.
  • Fenichel M, Suler J, Barak A, Zelvin E, Jones G, Munro K, et al. Myths and realities of online clinical work. CyberPsychol Behav (2002) 5(5):481–97.
  • Joint Task Force for the Development of Telepsychology Guidelines for Psychologists (2013). Guidelines for the practice of telepsychology. AmPsychol 68(9):791–800.
  • Luxton DD, Nelson E-L, Maheu MM. Concepts, principles, and benefits of telemental health. In: Luxton DD, Nelson E-L, Maheu MM, editors. A practitioner"s guide to telemental health: How to conduct legal, ethical, and evidence-based telepractice. Washington, DC, US: American Psychological Association (2016a). p. 9–16.
  • Mallen MJ, Vogel DL, Rochlen AB. The practical aspects of online counseling: Ethics, training, technology, and competency. Couns Psychol (2005) 33(6):776–818.
  • Morland LA, Poizner JM, Williams KE, Masino TT, Thorp SR. Home-based clinical video teleconferencing care: Clinical considerations and future directions. Int Rev Psychiatry (2015) 27(6):504–12.
  • Rutter, M. (1985). Resilience in the face of adversity: Protective factors and resistance to psychiatric disorder. British Journal of Psychiatry, 147, 598–611
  • Van Wynsberghe A, Gastmans C. Telepsychiatry and the meaning of inperson contact: A preliminary ethical appraisal. Med Health Care Philos (2009) 12(4):469–76.
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