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Emozioni virali. Le voci dei medici dalla pandemia (2020) di Luisa Sodano – Recensione del libro

Leggere "Emozioni virali" significa comprendere un pezzo in più di quanto accaduto, farsi attraversare dalle emozioni e poi uscirne fuori più forti e uniti

Di Elena Caterina Ponzio

Pubblicato il 31 Mar. 2021

Emozioni virali è stato scritto a partire da un’idea nata in un gruppo Facebook e raccoglie storie autografe di medici che giorno dopo giorno, durante i primi mesi della pandemia del 2020, scrivevano le proprie impressioni, riflessioni, confidenze, paure…quasi come se fosse un diario di guerra.

 

…Un libro necessario ora a poche settimane dai fatti, ma anche per il futuro, per chi, fra 10 o 50 anni, vorrà sapere cosa sia successo in Italia nel primo semestre del 2020

così recita la prefazione a Emozioni Virali di Camillo Il Grande, e oggi, in piena terza ondata nel 2021, leggerne l’implicito ottimismo mette i brividi.. perché se è vero che alcuni passi avanti fondamentali sono stati fatti, è anche vero che la nostra vita è ancora travolta dalla sconvolgente presenza del virus e la pandemia non è ancora finita.

Emozioni Virali è una bottiglia del naufrago, abbandonata tra le onde del web giorno dopo giorno, destinata a portare lontano dall’isola deserta i messaggi da un mondo a sé dove solo operatori sanitari e pazienti sono ammessi ma anche, appunto, isolati.

Il libro raccoglie racconti autografi dei medici che giorno dopo giorno, durante i primi mesi della pandemia del 2020, scrivevano le proprie impressioni, riflessioni, confidenze, paure.. quasi un diario di guerra, caratterizzato dall’emozione e dall’urgenza di portare fuori dalle mura dell’ospedale la testimonianza di ciò che avveniva all’interno, le storie dei pazienti con cui con poche armi combattevano per la guarigione, la frustrazione dell’impotenza, l’esaltazione delle vittorie e la stanchezza di chi improvvisamente temeva per sé e per i propri famigliari, eppure lavorava senza sosta perché perdere significava perdere delle vite.

L’autenticità di questi racconti ne fortifica l’impatto, l’umanità di chi scrive mettendo in campo le proprie emozioni rende la lettura coinvolgente, veicolando ciò che di più prezioso in quei mesi abbiamo avuto, il senso di unione, di appartenenza, di fare fronte comune.

Capitolo dopo capitolo si entra in punta di piedi in tanti reparti, dall’ostetricia alla rianimazione, dalla geriatria alle molte medicine convertite da un giorno all’altro in reparti covid e si seguono le storie di tanti pazienti e operatori, storie di resilienza e di intraprendenza, di abnegazione e di coraggio e anche di paura.. storie che solo così sono sgattaiolate al di fuori delle mura invalicabili degli ospedali che ancora oggi ammettono la presenza di poche persone e racchiudono malati e operatori nel tentativo di contenere i contagi.

Altri racconti invece descrivono la guerriglia urbana, quella con poche armi, in solitudine, negli ambulatori di medicina territoriale, nelle visite domiciliari che nessuno sapeva come fare, alle prese con protocolli in continuo cambiamento, a volte discussi prima nel gruppo facebook o nei messaggi tra colleghi e solo dopo ratificati in abbozzi di linee guida condivisi per poi venire cambiati nuovamente, nell’affannosa ricerca di indicazioni evidence based che ancora oggi non abbiamo.

Una testimonianza tragicamente ancora attuale, ma anche un monito per chi è chiamato a decidere per gli altri e a garantire per tutti con le sue scelte. Ci sono state tante vittime, e ci sono stati tanti operatori sanitari che hanno perso la vita sul posto di lavoro ed è necessario fare tesoro di quanto abbiamo imparato da questa tragedia, rettificare e rafforzare le aree di fragilità che sono emerse affinchè si combatta, ma potendo pensare che è stato fatto tutto ciò che si poteva per valorizzare, rinforzare, sostenere il nostro sistema sanitario, così prezioso.

I proventi dei diritti d’autore sono devoluti ai sanitari vittime della pandemia e già questa è un’ottima ragione. Ma leggere questo libro significa comprendere un pezzo in più, farsi attraversare dalle emozioni, a volte commoventi a volte struggenti, e poi uscirne fuori più forti, motivati e uniti.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Sodano, L. (2020) Emozioni virali. Le voci dei medici dalla pandemia. Il Pensiero Scientifico Editore
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