Nei casi in cui l’ansia viene valutata come un segno di fragilità o debolezza personale è possibile che oltre a questo tipo di reazione emotiva si aggiunga anche uno stato di tristezza – Il webinar di Studi Cognitivi L’Aquila.
Quando vengono vissute delle esperienze di preoccupazione verso un obiettivo personale è possibile sperimentare un’attivazione emotiva di tipo ansiosa che ostacola il suo raggiungimento. Se questo tipo di reazione emotiva viene valutata come un segno di fragilità o debolezza si può ipotizzare che oltre allo stato iniziale di ansia si andrà ad aggiungere un’emozione di tristezza. Anche se quello che inizialmente non ci stava aiutando erano le nostre preoccupazioni, la tristezza che si è venuta a generare diventa il primo problema sul quale bisogna intervenire prima di poter gestire l’ansia.
Attraverso l’utilizzo di tecniche di monitoraggio è possibile elicitare i pensieri che generano gli stati ansiosi e allo stesso tempo le valutazioni che facciamo su di essi, che ci conducono alla tristezza, permettendo di fare ordine e avere una situazione più chiara di cosa ci sta accadendo.
L’obiettivo del webinar è stato quello di mostrare i processi cognitivi che, a partire da un’emozione di ansia, possono generare tristezza e cosa fare in questo tipo di situazione. Pubblichiamo per i nostri lettori il video dell’evento.
ANSIA O DEPRESSIONE? QUANDO LE PREOCCUPAZIONI GENERANO SCONFORTO
Guarda il video integrale del webinar:
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