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ADHD e disturbi psichiatrici: quale associazione?

Sembra che i bambini con ADHD mostrino una comorbidità molto alta con alcuni disturbi psichiatrici, come disturbi d'ansia, dell'umore o comportamentali.

Di Ilaria De Mola

Pubblicato il 28 Set. 2020

L’ADHD o disturbo da deficit di attenzione/iperattività è un disturbo i cui sintomi compaiono prima dei 12 anni, durano almeno sei mesi, e causano problemi in almeno due contesti di vita.

 

Sono generalmente presenti problematiche nel mantenere l’attenzione ed eccessiva attività e/o difficoltà nel controllare il proprio comportamento, interfererendo con il buon funzionamento dell’individuo e compromettendo la qualità della sua vita (American Psychiatric Association [APA], 2013). Infatti, possono presentarsi problemi scolastici, difficoltà relazionali e complicanze in ambito lavorativo (Massetti et al., 2008; Strine et al., 2006), oltre che comorbidità con altri disturbi.

Una datata meta-analisi ha messo a confronto la presenza di comorbidità con disturbi psichiatrici in bambini con e senza ADHD ed ha rilevato nei soggetti con ADHD una comorbidità del 10.7 % per i disturbi di condotta, del 5.5 % per i disturbi depressivi, del 3.0 % per i disturbi d’ansia (Angold, Costello, &Erkanli, 1999). Un recente studio (Larson et al., 2011) ha confermato i risultati precedentemente ottenuti, trovando che nei bambini tra i 6 i 17 anni con ADHD, il 33% ha una comorbidità con un altro disturbo psichiatrico, il 16% con due disturbi, e il 18% con tre o più disturbi psichiatrici.

A partire da queste premesse e volendo estendere i dati fino ad ora ottenuti, il presente studio (Cuffe et al., 2020) vuole indagare se i bambini con disturbo da deficit di attenzione/iperattività hanno più probabilità di avere una comorbidità con un altro disturbo psichiatrico in confronto a bambini senza ADHD, se coloro che presentano una comorbidità avranno maggiori problematiche rispetto a coloro che non presentano tale comorbidità o non hanno ADHD e, infine, se i bambini con ADHD e disturbo oppositivo provocatorio avranno maggiori problemi di condotta rispetto a coloro che hanno solo il disturbo di attenzione/iperattività.

Dopo aver individuato i bambini con ADHD nelle scuole del Sud Carolina e dell’Oklahoma, i loro genitori sono stati sottoposti al Diagnostic Interview Schedule for Children 4° versione (DISC; Shaffer, Fisher, Lucas, Dulcan, &Schwab-Stone, 2000), per valutare la presenza di disturbo di ansia generalizzata (GAD), di disturbo ossessivo compulsivo (OCD), di disturbo da stress post-traumatico (PTSD), di depressione maggiore o disturbo distimico, di mania/ipomania, di disturbo oppositivo provocatorio (ODD), di disturbo di condotta (CD), disturbo di ansia di separazione e fobia sociale in bambini con diagnosi di ADHD.

I risultati hanno rilevato che i disturbi psichiatrici sono prevalenti nei bambini con disturbo da deficit di attenzione/iperattività e che la probabilità della presenza di più di una comorbidità è molto alta, confermando le ipotesi iniziali. Tuttavia, si è trovato una differenza non significativa nelle performance scolastiche nei bambini diagnosticati con ADHD con o senza ODD e CD, disconfermando l’ipotesi secondo cui la presenza di un disturbo di condotta o di un disturbo oppositivo provocatorio possa compromettere il funzionamento dell’individuo in ambito accademico, relazione che è stata invece rilevata tra ADHD e disturbi d’ansia e/o dell’umore (Larson et al., 2011).

Alla luce di questi risultati, è opportuno incrementare il numero degli interventi di assessment e psico-educativi, per migliorare i risultati scolastici di coloro che presentano ADHD in comorbidità con disturbi d’ansia e/o dell’umore, e interventi preventivi per i bambini con ADHD e disturbo di condotta o disturbo oppositivo provocatorio, per evitare atti di delinquenza o problemi comportamentali in ambito scolastico, che i dati hanno evidenziato essere frequenti (Thomas, 2010).

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
  • Angold, A., Costello, E. J., &Erkanli, A. (1999). Comorbidity. Journal of Child Psychology and Psychiatry, 40, 57-87.
  • Cuffe, S. P., Visser, S. N., Holbrook, J. R., Danielson, M. L., Geryk, L. L., Wolraich, M. L. (2020). ADHD and Psychiatric Comorbidity: Functional Outcomes in a School-Based Sample of Children. Journal of Attention Disorders, 24(9), 1345-1354.
  • Larson, K., Russ, S. A., Kahn, R. S., &Halfon, N. (2011). Patterns of comorbidity, functioning, and service use for US children with ADHD, 2007. Pediatrics, 127, 462-470.
  • Massetti, G. M., Lahey, B. B., Pelham, W. E., Loney, J., Ehrhardt, A., Lee, S. S., &Kipp, H. (2008). Academic achievement over 8 years among children who met modified criteria for attention-deficit/hyperactivity disorder at 4-6 years of age. Journal of Abnormal Child Psychology, 36, 399-410.
  • Shaffer, D., Fisher, P., Lucas, C. P., Dulcan, M. K., & Schwab-Stone, M. E. (2000). NIMH Diagnostic Interview Schedule for Children Version IV (NIMH DISC-IV): Description, differences from previous versions, and reliability of some common diagnoses. Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 39, 28-38.
  • Strine, T. W., Lesesne, C. A., Okoro, C. A., McGuire, L. C., Chapman, D. P., Balluz, L. S., et al. (2006). Emotional and behavioral difficulties and impairments in everyday functioning among children with a history of attention-deficit/hyperactivity disorder. Preventing Chronic Disease, 3, A52.
  • Thomas, C. R. (2010). Oppositional defiant disorder and conduct disorder. In M. K. Dulcan (Ed.), Dulcan’s textbook of child and adolescent psychiatry (pp. 223-239). Washington, DC: American Psychiatric Publishing.
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