Quali effetti la pandemia da COVID-19 e l’isolamento forzato avranno avuto sulle caratteristiche della produzione onirica nella popolazione italiana e sulla qualità del sonno in generale? Aiutaci a scoprirlo!
Il periodo che stiamo vivendo, caratterizzato dal diffondersi del Coronavirus, ha comportato enormi cambiamenti nel nostro stile di vita. L’isolamento forzato ha prodotto drastiche modificazioni nelle nostre routine quotidiane, nell’attività lavorativa, nelle relazioni sociali e familiari. Potrebbe aver prodotto delle modificazioni anche sulla nostra attività onirica e, più in generale, sulla qualità del sonno. Il presente studio, avrà la finalità di indagare gli effetti della pandemia da COVID-19 e dell’isolamento forzato sulle caratteristiche della produzione onirica nella popolazione italiana.
Il questionario è anonimo, rivolto a persone maggiorenni, e dovrà essere compilato due volte, ora e quando l’emergenza sarà conclusa. L’indagine prevede la somministrazione di una batteria di test:
- raccolta di dati anamnestici e relativi ai cambiamenti nelle abitudini quotidiane a seguito dell’inizio della pandemia;
- il Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI) (Curcio et al., 2013), impiegato per distinguere buoni e cattivi dormitori, comprensivo di un addendum specifico per esperienze traumatiche (PSQI-A, Germain et al., 2005);
- il Beck Depression Inventory (BDI) (Beck et al., 1996) impiegato per valutare la presenza di sintomi depressivi;
- lo State-Trait Anxiety Index (STAI) (Spielberger et al., 1983) impiegato per valutare la presenza di ansia di stato e di tratto;
- un adattamento del Typical Dreams Questionnaire (Nielsen et al., 2003), impiegato per identificare i diversi temi caratterizzanti i contenuti onirici;
- una serie di domande atte a valutare i cambiamenti autopercepiti nella quantità (numero dei sogni) e qualità (vividezza, bizzarria, intensità emotiva, lunghezza) dell’attività onirica;
- resoconto scritto, opzionale, dell’ultimo sogno ricordato.
PER PARTECIPARE ALLA RICERCA: